Il keniano Cosmas Ndeti era specializzato soprattutto nella Maratona di Boston. Visse i magic moment in tre anni di fuoco: 1993-1994-1995. Prese l'ideale testimone di plurivincitore della classica del Massachusetts da Ibrahim Hussein, altro grande mezzofondista della Valle del Rift.Straordinaria la vittoria del 1994, con il nuovo record della corsa :2h07'15". La partenza fu lenta, con un gruppone di 12 concorrenti a scandire il ritmo. Fra di loro ospiti illustri come il campione olimpico Hwang, Moses Tanui, il messicano Andres Espinoza e l'americano Bob Kempainen. A metà gara si passa in 1h05'00", poi iniziano i fuochi d'artificio. Sulla "Collina spezzacuore" si muovono Ndeti, Espinoza, il namibiano Luketz Swartbooi , il grande Artuto Barrios e Jackson Kipngok. Quando inizia la discesa, prende il volo Cosmas. Arretra anche Hwang. Il finale, in una giornata solare, è drammatico: "Espinoza is catching Ndet", dice il commentatore americano. Ma, forse, perchè la gara è incerta fino alla fine, ne scaturiscono grandi prestazioni. Vince Ndeti in 2h07'15", nuovo record della corsa, allora quinta prestazione mondiale all time. Secondo è il messicano Espinoza, 2h07'19", terzo Jackson Kipngok (2h08'08"), solo quarto il campione olimpico di Barcellona'92 Hwang (2h08'09"), quinto Arturo Barrios, 2h08'28". Che grande gara!
Giuseppe Cindolo è stato un precursore della maratona in Italia.Verso la fine degli anni settanta riuscì a dare un forte impulso alla specialità. Il tutto dopo mola attività in pista (ricordiamo il terzo posto agli Europei di Roma sui 10000 m).Il 25 aprile 1976 a Reggio Emilia si disputò il campionato italiano. "Pippo" (com'era chiamato), nonostante avesse sofferto per problemi al tendine, partì forte. A metà gara aveva due minuti di vantaggio su Franco Fava, siepista di grande valore all'esordio sulla distanza.I passaggi quasi da record nazionale (che qualche mese prima Cindolo aveva portato a 2h11'45" nella classica giapponese di Fukuoka) fecero cedere Cindolo, che però riuscì a resistere al recupero di Fava, a sua volta fermo per tachicardia verso il 35° chilometro, e all'emergente Massimo Magnani. Alla fine vinse Cindolo in 2h11'50" davanti a Franco Fava, che all'esordio firmò un eccellente 2h12'54", e a Massimo Magnani, 2h13'05". La new wave della maratona azzurra....![](images/cindolo.jpg)