"Il diritto all'attività motoria all'aria aperta, da soli e nel proprio circondario, è un diritto concesso per il proprio benessere psicofisico e sociale. Non è un diritto individuale, ma sociale". Massimo Cugnasco inizia così la propria considerazione rispetto alla difficile situazione determinatasi in seguito al propagare del Corona virus. Cugnasco, classe 1957, vanta un'attività lunghissima in quanto a mezzofondo e corsa su strada, con un record personale in maratona di 2h26'20". Ha iniziato nel lontano 1972 con una società di quartiere (Enzo Peri di Coronata), e si è tolto la soddisfazione di vestire la maglia azzurra di cento chilometri. E' anche allenatore."Mi atterrò alle disposizioni di legge (proprio nella sera di venerdì 20 marzo è arrivata la nuova circolare del Ministero della Salute-ndr) ma sono fermamente convinto che l'assenza di malattia si combatte con il movimento fisico". Certo, si è in presenza di un'epidemia terribile: "Si, ma correndo non mi sento di mancare di rispetto nei confronti di malati e delle vittime. Inoltre vorrei sottolineare alcune incongruenze: sono sicuro di avere messo a repentaglio la mia salute e quella degli altri recandomi in supermercati dove altri non rispettavano la distanza di sicurezza e non con la corsa
. Comunque mi atterrò alle regole".
Il Palio del Drappo Verde, originariamente previsto il 15 marzo scorso, è stato annullato e spostato al 2021. Si tratta di una delle corse su strada più antiche al mondo, e fu citata addirittura nella Divina Commedia.
La corsa del Drappo Verde venne organizzata per la prima volta a Verona nel 1207 per celebrare la vittoria di Verona sui conti di San Bonifazio e sulla famiglia Montecchi. I corridori veronesi vengono menzionati anche da Dante (1265-1321) nella Divina Commedia, Inferno, Canto XV, versi 121-4:
Poi si rivolse, e parve di coloro
che corrono a Verona il drappo verde
per la campagna, e parve di costoro
quelli che vince, non colui che perde.
Dante descrive anche la corsa che avviene nell'Inferno, dove i dannati devono correre in cerchio per l'eternità soffrendo i più atroci tormenti, spinti avanti da insetti che li pungono.La gara di Verona aveva luogo la prima domenica di Quaresima ed era una delle feste annuali alle quali partecipava tutta la cittadinanza. Nel 1393 venne aggiunta una seconda corsa e il primo premio venne cambiato da drappo verde in rosso.Il primo premio per le donne restò un drappo verde.