Chioma bionda, sorriso irresistibile. Chi segue, in Liguria, le corse su strada resta colpito da Laila Hero. L'ultima sua affermazione, sabato 7 agosto, a Bardino, entroterra di Savona, dove la runner dell'Atletica Arcobaleno ha colto l'ennesimo primo posto: "Qual'è la mia distanza?- dice- bella domanda, di preciso non lo so nemmeno io! Forse la mezza maratona. Ho un personale di 1h27'43" sulla distanza a Verona che, secondo me, è migliorabile". Dalla strada alla pista in un tourbillon di gare. L'estate genovese della corsa su strada sembra l'estate di Laila, origini croate, precisamente istriane (di Rijeka, per diversi anni Fiume sotto la dominazione italiana). Volontà e resistenze forse retaggio austro-ungarico...Scherziamo: " Ho giocato a clacio a livello amatoriale.Correvo avanti e indietri sulla fascia. Poi, a 35 anni, mi sono innamorata della corsa". Innamorata di che cosa, nello specifico!?:"Caratterialmente, la corsa mi ha cambiato la vita.Prima ero molto insicura, avevo paura di sbagliare. Con la corsa no.Sono cresciuta molto a livello di autostima.Per un'impiegata l'adrenalina del podismo è fondamentale". Non si è lasciata andare durante il prim, pesante lockdown: "Pedalavo sui rulli, non so quanti chilometri abbia fatto....ma non potevo restare ferma. Per il resto mi sono attenuta alle regole". E nel futuro c'è forse una maratona?"Non saprei, è una distanza che mi fa paura. Ammiro molto i maratoneti. In fondo, il risultato che mi ha soddisfatto di più è stato un diecimila su strada dove, finalmente, sono scesa sotto il limite dei 40 minuti. Devo ringraziare anche coach Giorgio Fazio che mi segue e mi sopporta". Un altro particolare non da poco: "Nella corsa su strada è fondamentale il confronto con se stessi, piuttosto che non gli altri. Dietro ogni runner ci sono sacrifici, tanto impegno, volontà , tutte cose da rispettare". Nell'immediato di Laila ci sono altre corse su strada a cavallo di Ferragosto. Ci auguriamo di vederla sempre sorridente e generosa....
Buoni tempi all'arrivo, domenica 8 agosto, per la Dieci chilometri di Berlino, che ha visto tremila al via su un percorso che ha portato nella suggestiva residenza regale di Charlottenburg. Si è trattato di un testa a testa fra i keniani Bernard Wambua e Isaac Too, con volata vincente del primo, al record personale su strada con 28'35". Sei i secondi di distacco nei confronti di Too. Terzo il sorprendente belga Nicolai Sake in 29'05". Per una volta, in campo femminile, il successo è andato a una runner polacca. Primo posto, infatti, per Isabela Paskiewicz in 32'12" davanti alla keniana Agnes Mumbua, 32'20". Terza Kristina Handel in 32'56".