Quando entrò nello Stadio Olimpico di Helsinki, tutti, anche i più compassati dei finlandesi, iniziarono a scandire " Za-to-pek! Za-to-pek!". Questo perchè l'allora cecoslovacco Emil Zatopek stava portando a termine un'impresa straordinaria: unico, nella Storia olimpica, a vincere in un'unica rassegna 5000, 10000 m e maratona! Il 20 luglio Emil si era affermato sui 25 giri, il 24 nella finale dei 5000. Nessuno, vedendolo alla partenza della gara più lunga del panorama atletico, avrebbe scommesso su di lui. Correva in maniera sgraziata, sembrava dovesse crollare da un momento all'altro, ma poi crollavano gli altri. Così, a metà gara c'erano solo lui e lo svedese Gustaf Jansson a condurre. L'inglese Peters, il primo a correre la distanza sotto 2h20'; era irrimediabilmente dietro. Al trentesimo Emil ha più di un minuto nei confronti dello svedese, che pagherà le fatiche iniziali finendo per essere superato dall'argentino Ronaldo Gorno. Zatopek si gira verso il pubblico e sorride all'entrata dello stadio: taglia il traguardo in 2h23'03".
35 anni fa...Sembra un'era fa. Allora il mezzofondo europeo continuava a dettare legge, anche se il marocchino Said Aouita iniziava a creare crepe nel monolite. Addirittura a Oslo, il 27 luglio del 1985, il confronto sembrava fra l'emergente Steve Cram e Sebastian Coe, detentore del record mondiale degli 800 m, campione olimpico in carica dei 1500. Ma Steve (Cram, non Ovett) aveva già suonato squilli di tromba il 16 luglio dello stesso anno, con il mondiale sui 1500 in 3'29"67. La gara fu impostata subito a gran ritmo da Cram, che non voleva portarsi dietro un finisseur pericoloso come il grande Coe.Il fatto è che giocò il ruolo del terzo incomodo lo spagnolo Josè Luis Gonzales, altro mezzofondista capace di tutto in volata. Cram riuscì a mantenere il primo posto fino al traguardo e a vincere in 3'46"32, nuovo record mondiale! Il runner di Toledo fu l'ultimo a staccarsi e fu secondo in 3'47"79. Obtorto collo, Seb Coe dovette accontentarsi del terzo posto con 3'49"22.