Geoff Smith...chi era costui? I cronisti , per buona parte della New York Marathon, si erano chiesti chi fosse quell'atleta di struttura massiccia, che aveva risposto con un allungo all'andatura del tanzaniano Gidamis Shahanga per portarsi in testa poco prima di metà gara nella gara più famosa al mondo, la New York Marathon. Geoff attaccò a testa bassa, senza mai guardarsi indietro, da solo sul piede del tre al chilometro. A metà era in vantaggio sull'allora record del mondo di Robert De Castella (2h08'18"), poi la fatica iniziò a farsi sentire...Così, in maniera sorniona, iniziò a stagliarsi in fondo agli infiniti rettilinei della Grande Mela, la sagoma del miler di fama mondiale Rod Dixon . Nessun calcolo, però, nella mente di Smith, che continuò a spingere....E così , all'ingresso del Central Park, inizia a consumarsi il dramma: il neozelandese bracca Geoff, che sembra sprofondare in una sabbia mobile. L'incredibile a trecento metri dal traguardo: Rod Dixon raggiunge e sorpassa Geoff Smith, ormai esaustp, e vince sotto la pioggia battente in 2h08'59". Smith taglia il traguardo in 2h09''08" e si accascia al suolo. Forse l'edizione più emozionate della New York Marathon!
Proprio in coda alla compressa stagione su pista, ecco una bella vittoria in Svizzera di Federica Baldini del Cus Genova, che mercoledì 21 ottobre ha vinto i 5000 della riunione di Capriasca (Svizzera ticinese) in 17'28"49, migliore prestazione ligure 2020 per la categoria promesse, nonchè sesta d'Italia. Federica ha colto il primo posto staccando nettamente l'elvetica Lorenza Martinelli, 17'47"72, l'unica che sia riuscita a stare in scia. Nelle altre gare da segnalare il primo posto sui 1000 della tredicenne della Pro Patria Virginia Oliveri con 3'06"68. Nei 5000 uomini affermazione dello svizzero Roberto Delorenzi in 14'54"22.