- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 159
Con la prestazione, domenica 18 febbraio, di Yeman Crippa a Siviglia (2h06'04") e il record italiano, è stata riscritta la graduatoria all time dei migliori italiani. Eccola:
2h06'06" Yeman Crippa Siviglia 18.02.24
2h07'09" Eyob Faniel Siviglia 18.02.24
2h07'16" Ilias Aouani Barcellona 19.03.23
2h07'22" Stefano Baldini Londra 23.04.06
2h07'49" Daniele Meucci Siviglia 18.02.24
La scuola italiana rialza decisamente la testa....
""""""""""""""""""""""""""""""</p>"
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 183
www.corriliguria.it Record italiano in maratona di Yeman Crippa! Straordinaria gara in recupero del campione europeo dei diecimila, quarto nella Maratona di Siviglia in 2h06'06" più di un minuto di miglioramento rispetto a 2h07'16" di Iliass Aouani! Una gara tatticamente perfetta, senza seguire il ritmo dei primi che erano passati a metà in 1h01'49". Finalmente la migliore prestazione italiana si avvicina a quelle di èlite. E Eyob Faniel soffre nel finale dopo una gara coraggiosa, ma comunque chiude in 2h07'09".Grande anche Daniele Meucci, al record personale in 2h07'49"! Gara molto veloce: vince l'etiope Deresa Geleta in 2h03'25", migliore prestazione mondiale dell'anno: secondo il francese di Portovecchio (Corsica) Mourad Amdouni, che realizza il record europeo in 2h03'42".
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 175
www.corriliguria.it Guarda che coincidenza....fra qualche minuto inizia la Maratona di Siviglia, dove potrebbe arrivare il nuovo record italiano, e oggi compie 77 anni Carlos Lopes , portoghese, che stabilì il record mondiale a Rotterdam il 20 aprile 1985 correndo in 2h07'12", primo a scendere sotto il limite di 2h08'00". Lopes, dopo una bella carriera come specialista dei cross (tre volte campione mondiale) e dei diecimila, decide di darsi alla maratona. Titolo olimpico a Los Angelese nel 1984, quindi record iridato. Nel 1986 smette con la corsa a alto livello.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 129
Per correre ci vogliono anima e cuore, razionalità e passione. Se corri e osservi da una parte il verde dei boschi, delle conifere, tipico dell’alta montagna e poi, d’improvviso, si apre uno squarcio di orizzonte marino blu, con tutte le gradazioni dal celeste allo scuro, sei sul magnifico percorso di Alvi Trail. Un messaggio di corsa sul crinale alpino prima, appenninico poi, antico quanto l’uomo, ancestrale come i sentieri percorsi dai nostri antenati secoli fa, alla ricerca di materia prima, di cibo per le necessità primarie, ma al tempo stesso mood di comunicazione fra culture, etnìe e popoli diversi, e quindi capacità di confrontarsi con usi e costumi disparati in un mix di aromi, ideali, fatica. Ma cos’è la fatica? Nulla, se attraversi il sentieri di Rcchetta Nervina, magìa che ti offre il senso della vertigine, con gli strapiombi rocciosi che si estendono, nella prima tappa, lungo le pendici dei monti Toraggio e Pietravecchia. Lo attraversi come in sogno nei cinquanta chilometri da Rocchetta Nervina a Mendatica. E’ la prima tappa. Gli antichi muri a secco ci parlano come ricordi pietrificati di una civiltà rurale affascinante, abituata a guadagnarsi spazi e vita grazie a una virtù contadina, tipica dell’ambiente ligure: la fatica. Quella stessa che adesso diventa anche una full immersion nella natura selvaggia, dove annullare i veleni del sedentarismo. E tu, trailer, podista, escursionista, frasi che interpretano il tuo avanzare su un crinale, una linea di spartiacque che ricalca in parte l’Alta Via, continui il cammino attraverso fitti boschi di conifere dove fioriscono distese di rododendro e altre eccellenze della flora di Liguria. Ti inoltri nelle boscose pendici del Monte Saccarello,una delle vette per eccellenza delle Marittime, prima di raggiungere il pittoresco borgo di Mendatica, dove si conclude la prima tappa. Il 15 giugno, caro podista, sarà una giornata speciale, perché è la prima di quella magnifica avventura dello spirito che è Alvi Trail. Non andiamo avanti nella narrazione, perché vogliamo darti il senso della sorpresa continua, quasi un caleidoscopio di sogni e visioni, che ti aspetta nel corso di 440 chilometri sempre cangianti, quasi la trama di un film dove ci sono due protagonisti: tu e la Natura. Una fusione cinestetica di sensi, aromi ora della macchia mediterranea, ora delle piante, degli alberi. Un organismo vivente. Alvi Trail ha il carattere leggendario di una gara fra le più lunghe, dure e affascinanti del panorama mondiale. 440 chilometri da Rocchetta Nervina a Portovenere, dal 15 al 22 giugno 2024. Si tratta dell’unica gara a tappe del panorama italiano a attraversare interamente una Regione. Si caratterizza anche come la scoperta dei prodotti naturali e eno-gastronomici attraverso un’esperienza non solo sportiva ma anche turistica. Nelle tre precedenti edizioni Regione Liguria ha concesso il patrocinio e un contributo economico. Prinicipali partner sono il Cai Liguria, la Fie Liguria, l’Anpas (che fornisce l’assistenza sanitaria), i Comuni e le Pro Loco sedi di tappa, molte associazioni liguri, sportive e non, gli albergatori. E allora, cosa aspetti a iscriverti? Tutte le informazioni sul sito www.alvitrail.com</a></p>"</a></p>"</a></p>"
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 174
Ultra del Conero, record italiano per la Moroni
E’ lo svizzero Pascal Rueger il nuovo re dell’Ultramaratona del Conero, classica del calendario nazionale Fidal. La terza edizione della corsa marchigiana sui 100 km ha premiato il corridore elvetico, secondo lo scorso anno alla Lake Zurich 100 Endurance Run e che sulle strade di Porto Recanati si è esaltato, cogliendo una vittoria per molti versi inattesa. Con il tempo di 6h41’32” Rueger ha preceduto i due precedenti vincitori della prova, Marco Menegardi (Gs Orobie) che difendeva il titolo e che ha chiuso a 7’31” e Massimo Giacopuzzi (Us Dolomitica) primo nel 2022 e staccato di 9’25”.Fra le donne Federica Moroni aggiunge un’altra perla al suo palmarés. L’ex campionessa italiana di maratona, tesserata per la Dinamo Sport, si è aggiudicata la prova in 7h27’50”, tempo che le ha permesso di chiudere sesta assoluta ma che soprattutto è il nuovo record italiano sulla distanza, caduto dopo ben 21 anni. A farle compagnia sul podio Eva Grisoni (Atl.Paratico) staccata di 24’33” e la campionessa italiana sulla distanza Ilaria Bergaglio (Atl.Novese) a 39’53”. Nella 50 km prima posizione per Marco Redaelli (Avis Oggiono) che in 3h03’03” ha prevalso per 1’41” su Giacomo Ambrosini (Pol.Santa Lucia), terzo Michele Placucci (Gs Lamone) a 10’19”. A Elena Fabiani della società organizzatrice Grottini Team la gara femminile in 3h49’23” con 11’05” sull’australiana compagna di colori Angela Emily Castellani, terza la rumena Monica Ionica Circiu (Club Super Marathon Italia) a 28’01”. Sui 30 km successo per il francese Guillaume Ruel (Stade Saint-Lo), primatista nazionale sui 100 e 50 km, che in 1h40’40” ha staccato di 5’03” il marocchino Ismail El Haissoufi (Atl.Rimini Nord), grande specialista della mezza maratona. Terzo a 7’41” Gabriele Turroni (As 100 Km del Passatore). Pronostici confermati in campo femminile con Denise Tappatà (Sef Stamura Ancona) prima in 1h53’55” infliggendo un distacco di 14’44” a Michela Boniello (Pol.Servigliano) e 17’41” a Michela Barberini (Atl.Winner Foligno). In programma anche la prova sui 10 km dove a primeggiare è stato Emilio Perco (gs Fraveggio) in 32’21” davanti a Luigi Del Buono (Sef Stamura Ancona) a 27” e a Davide Poggi (Atl.Rimini Nord) a 50”, mentre fra le donne ha prevalso Azzurra Ilari (Circolo Minerva) in 38’06” con 26” su Maria Vittoria Mari (Atl.Urbania) e 2’49” sull’ucraina Yana Savechko (Grottini Team). Clamoroso il successo di partecipazione alla gara, con oltre 440 arrivati. Per gli organizzatori del Grottini Team, che hanno intitolato la gara alla memoria di Mimmo Strazzullo è stato un risultato molto importante, ottenuto grazie negazione dei tanti che hanno gestito il percorso cittadino di 10 km èper svariate ore. Un grazie anche alla Regione Marche e al Comune di Porto Recanati che hanno dato il loro patrocinio e a tutte le associazioni che non hanno fatto mancare il loro appoggio: la Croce Rossa di Porto Potenza Picena, Porto Recanati Solidale, l’Associazione nazionale Carabinieri di Porto Recanati e Montefano, l’Associazione nazionale Bersaglieri di Porto Recanati, il Gruppo comunale di Protezione civile di Porto Recanati, Recanati, Mogliano, Montecassiano, Matelica, Morrovalle e Civitanova Marche, l’Associazione New Social Group, l’Avis “Alberto Giattini” Porto Recanati, l’Associazione nazionale Alpini di Recanati. Appuntamento al prossimo anno per una gara ormai entrata nel calendario di tanti appassionati anche stranieri, considerando le tante nazioni rappresentate.
"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 118
www.corriliguria.it Dopo avere realizzato il personale stagionale in batteria con 8"05", Oliver Mulas della Maurina Imperia, sabato 17 febbraio, è stato ottavo nella finale dei 60 ostacoli indoor agli Assoluti Italiani di Ancona chiudendo in 8"14 in finale. Gara di elevato livello tecnico: basti pensare che Lorenzo Simonelli ha realizzato il nuovo record nazionale con 7"48. Sfortunata la prova nei cinque chilometri di marcia di Mattia Braggio (Duferco Spezia), squalificato in gara. Foto archivio
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 118
WWW.CORRILIGURIA.IT "Tu vuò fà l'americano...", e lo sta facendo benissimo il genovese dell'Arcobaleno Savona Ludovico Vaccari,, che venerdì 16 febbraio ha chiuso i tremila indoor di un meeting del Tennessee in 8'24"81, record personale e davvero salto di qualità per il mezzofondista seguito da Sauro Ivani. Al momento attuale si tratta dell'undicesima prestazione italiana 2024 per la categoria promesse.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 186
Samuele Angelini, spezzino, da qualche tempo si cimenta con successo nel triathlon. Dopo molte vittorie a livello regionale, sabato 17 febbraio il granitico atleta, che è anche mezzofondista di buon valore con l'Arcobaleno Savona, ha toccato un "picco" a Wanaka, in Nuova Zelanda. Samuele è stato infatti convocato in nazionale per l'Oceania Cup. Una gara di alto livello, che lo ha visto protagonista assoluto. Infatti Angelini si è battuto alla grande, sfiorando il podio e cogliendo un quarto posto che, scusate la retorica, sa di oro. E' stata una giornata trionfale per lo sport italiano, visto che ai primi posti si sono pizzati Alessio Crociani (Fiamme Oro, la stessa società di triathlon del campione ligure), e Ilaria Zane. Molto probabilmente "Samu" verrà convocato per la prossima tappa di Coppa del Mondo.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 142
www.corriliguria.it Quarant'anni fa, era il 1984, la prestigiosa rivista Runner's World diede vita a una votazione fra esperti circa i più grandi maratoneti di tutti i tempi. Questi i primi tre:1)Abebe Bikila (Etiopia); 2° Waldemar Cierpinski (allora Germania Est); 3° Derek Clayton (Australia). Bikila e Cierpinski furono gli unici a vincere due edizioni consecutive delle maratone olimpiche. Qualche parola di più per Derek Clayton, australiano, capace di correre la maratona in 2h08'33" nel 1969 a Anversa, un marziano. Il record fu battuto solo nel 1981 da un altro australiano, Robert De Castella. Macinatore instancabile di chilometri, arrivava a dosi di 200 miglia la settimana (!).Quasi come il povero Kelvin Kiptum
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 161
www.corriliguria.it Si allarga la Commissione atleti della Fidal Liguria: sono entrati a farne parte, dopo la riunione di giovedì 15 febbraio, la martellista Ilaria Marasso (foto archivio) e Francesco Calamai. La commissione , adesso al completo, è pronta a trattare tematiche importanti che riguardano l'atletica ligure nella sua trasformazione, anche attraverso il recente decreto di Riforma dello sport. Il tutto alla presenza del presidente Carlo Rosiello.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 124
www.corriliguria.it Si può parlare di corsi e ricorsi inquietanti. "The master", fu chiamato Abebe Bikila, "running animal". Il padre di tutti i maratoneti, per la prima volta vincitore di due maratone olimpiche (Roma'60 e Tokyo'64), capace di 2h12' nel 1964, si vide la vita cambiata in negativo in seguito a un incidente stradale che lo costrinse su una sedia a rotelle . Era il 1969.Quell'incidente fu abbastanza misterioso. Fatto sta che quattro anni dopo, a soli 41 anni, Bikila morì.Ancora adesso la figura del fuoriclasse etiope è avvolta nel mito.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 130
Riuscirà Yeman Crippa, domenica 18 febbraio, a migliorare il record nazionale in maratona, riportando i 42.195 chilometri a un livello più consono con graduatorie mondiali sempre più in divenire e aggiornate da esordi eccellenti? Si saprà fra qualche giorno in quel di Siviglia, profonda Andalusia, sui llanos della città famosa per Plaza Espana e altre bellezze turistiche in riva al Guadalquivir, il fiume chiamato dai Romani Betis. Nelle corde del campione europeo dei 25 giri , personale di 2h08'57", l'obiettivo di fare meglio di 2h07'19" di Eyob Faniel, egli stesso in gara nella città spagnola. Un confronto davvero speciale fra gli azzurri, e anche con il toscano Daniele Meucci. Tutti e tre in gara....Ci saranno atleti di vaglia come l'etiope Gadisa Birhanu, 2h04'59" il record personale, e l'Etiopia farà parlare di sè anche fra le donne con Azmera Gebru, 2h20'48" il personal best. Insomma, potrebbe davvero saltare fuori qualcosa di bello per l'atletica italiana.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 163
La figlia d'arte si fa sempre valere....Aurora Bado veste la maglia della Nazionale universitaria di cross in occasione dei Mondiali di specialità che si disputeranno nel fine settimana a Muscat, nell'Emirato arabo dell'Oman. Una location decisamente originale, ma d'altra parte è il trend orientaleggiante di molte manifestazioni mondiali, ivi compreso quello delle campestri. La ragazza di Imperia in questo squrcio di stagione è pssata dalla Free Zone ai Carabinieri Bologna.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 128
www.corriliguria.it "Chiamami Rono, sarò il tuo ritmo", diceva un mio amico al Campo Scuola di Villa Gentile. Estate 1978. Fu l'epopea di un mezzofondista keniano dalla classe incredibile. Il 13 maggio di quell'anno un'agenzia di stampa batte il nuovo record mondiale dei cinquemila metri a Berkeley (Usa) con 13'08"4. Lo stabilisce un certo Henry Rono, classe 1951. Un certo Henry Rono diventa il grande Henry Rono con una serie indimenticabile di successi: mondiale dei 3000 siepi a Seattle il 10 giugno con 8'05"4, e anche dei diecimila a Vienna l'undici giugno con 27'22"5, e dei tremila a Oslo il 27 giugno con 7'32"1. Troppo in una volta, forse. Da lì in poi la vita del formidabile runner è costellata di alti e bassi, con problemi di depressione e alcolismo. Si rialza il 13 settembre 1981 a Knarvik, in Norvegia, altro mondiale sui cinquemila in 13'06"20. Poi scompare, si parla dei suoi problemi, poi riprende a correre da amatore. Fino alla terribile new di oggi. Addio, genio e sregolatezza dei ricordi della mia gioventù, delle cronache della Rosea lette con avidità, delle prime corse su pista con impressi i tuoi passaggi favolosi....Addio.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 122
www.corriliguria.it E un'altra notizia terribile arriva: è morto circa mezz'ora fa a Nairobi Henry Rono. Formidabile mezzofondista, in un solo anno, anzi, in una sola estate indimenticabile, migliorò i record mondiali di 10000, 3000, 5000 e 3000 st. Era il 1978. Risposi in pace...
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 144
Massimo Magnani, ferrarese, classe 1951, è stato un pioniere della maratona azzurra. Ottavo all’Olimpiade di Montreal, vincitore della Coppa Europa nel 1981, più volte azzurro, è stato anche direttore tecnico della Nazionale e attualmente è tecnico stimatissimo. Iniziamo con lui una conversazione-intervista sullo stato dell’arte della maratona azzurra. A livello maschile il record italiano (2h07’16”) è ancora lontano dai record non solo delle nazioni africane, ma dei paesi europei più importanti. Siamo a livello del record di Carlos Lopes, datato 1985 (2h07’12”). Perché? “Per una serie di motivi. Intanto- dice Magnani- vedo troppa dispersione nelle corse su strada. Se andiamo a vedere, tranne casi rari, non ci sono tante maratone, e le varie distanze sono concepite più dalla parte degli organizzatori, che degli atleti. Gli organizzatori pensano soprattutto a fare cassa, alla partecipazione, non al livello tecnico. Si può parlare di tossicità dell’ambiente”. Non mancano disamine tecniche:”Molti pensano ancora alla maratona in termini di potenza aerobica, come se la gara di 42,195 chilometri sviluppasse solo questo, e non alla potenza lipidica. In realtà la qualità del maratoneta è quella di consumare soprattutto grassi, e non carboidrati. Abbiamo esempi illustri come MO Farah, fenomenale sui diecimila, ma incapace di realizzare le sue potenzialità sui 42,195 chilometri. In maratona si parla di come svuotare il serbatoio non di sviluppare una velocità. Tutto deve essere pianificato”. Un altro aspetto viene di conseguenza:” Ci si deve specializzare. Non vedo tante occasioni del genere qui da noi. In passato, e parlo della generazione dei Bordin, poi dei Baldini, avevamo runner da 2h12’ . Più di uno. Ora niente. Altro aspetto: si ha ancora paura di far gareggiare un giovane, per paura di bruciarlo sulla distanza. In realtà nello scenario mondiale vediamo ragazzi di 20 anni già in grado di fare bene alla prima esperienza. Parlo anche di esempi illustri: se Haile Gebrselassie, Kenenisa Bekele, avessero esordito sulla distanza più giovani, sarebbero andati ancora più forti. E qui parliamo già di mostri sacri…”. Ultimo motivo:”Purtroppo vedo una certa distanza fra federazione e tecnici che operano nel settore. MI dispiace”.
""""""""""""""""""""""</p>"
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 179
Domenica 18 febbraio a Borgaretto di Torino si disputano i societari e individuali italiani master di corsa campestre. C’è un team ligure, la Cambiaso Risso di Genova, che vanta scudetti tricolori importanti, nel corso degli anni. E quest’anno?: “Portiamo 39 iscritti- spiega Mario Codella, responsabile del team bianconero- fra i quali runner forti e motivati, ma sarà dura competere con società molto numerose come, ad esempio, Paratico Brescia e compagini torinesi. Però, ce la giocheremo”. In gara l’eterno Valerio Brignone, più volte campione europeo e italiano di categoria, quindi il campione europeo M40 Carlo Cangiano, mezzofondisti quotati come Moreno Dalmasso, Alessandro Arnaudo e Mauro Biglione. Un assieme che ha sempre portato punti pesanti in competizioni tecnicamente qualificate. In campo femminile Emanuela Massa, una delle F55 più forti d’Italia, quindi la novità Laura Scarafone, la campionessa europea Silvia Bolognesi. Citazione anche per il Delta Spedizioni, che può contare su Andrea Giorgianni e Giovanna Mazzucco.
https://www.fidal.it/calendario/CAMPIONATI-ITALIANI-INDIVIDUALI-e-di-SOCIETA-DI-CROSS-
MASTER/COD11511
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 153
Atletica Arcobaleno tra lanci lunghi e cross
Week end ricco su due fronti per l’Atletica Arcobaleno; sabato a Genova in scena la seconda prova invernale
dei lanci lunghi, dove nonostante una pioggia continua ed insistente si distinguono il giavellottista Denis
Canepa con la misura di 65 metri e 76 centimetri e il martellista Rodrigo Adriano con la misura di 40metri e
98centimetri, entrambi alla vittoria assoluta delle rispettive gare. Tra gli allievi 1° e 2° posto per Francesco Musante e Riccardo Bonato nel lancio del disco, 1° posto per Gabriele Carta e per Serena Rossetto entrambi nel giavellotto. A San Colombano Certenoli su un percorso tecnico e molto fangoso va in scena la seconda prova del campionato regionale di cross dove l’Arcobaleno fa bottino pieno con la vittoria a squadre nella classifica
combinata femminile grazie ai risultati di Elena Cusato, seconda junior al traguardo, Laila Hero terza nella
gara assoluta e Anna Riggio seconda nel cross corto.
Tra gli uomini ritorno alle gare dopo quasi un anno con vittoria e titolo regionale per Marco Zunino nel cross
corto, con il secondo posto del compagno di squadra e di allenamento Samir Benaddi.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 133
Ultimo week end al coperto per i liguri costretti, ancora una volta, a migrare sulla dorsale adriatica e a varcare la soglia del Palacasali di Ancona in occasione dei Campionati assoluti indoor. "Ancona tu", verrebbe da scrivere parafrasando una canzone di Lucio Battisti, e mai titolo potrebbe essere più azzeccato. Viene un pò di nostalgia pensando al Palasport della Fiera, ma è il caso di pensare al "qui e ora". La considerazione va a Ludovica Cavalli, che ha il miglior tempo sui 3000 quest'anno con 8'48"79 ottenuto a Metz: la genovese dell'Aeronautica gode dei favori del pronostico. Oliver Mulas della Maurina Imperia ne viene dal secondo posto sui 60 indoor dei Campionati promesse, e sembra in forma. Una finale dovrebbe ottenerla. Idem Chiara Smeraldo del Cus Genova, che cerca conferme dalla finale del triplo. Sui 5 chilometri di marcia gareggia Mattia Braggio della Duferco Spezia.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 171
www.corriliguria.it "Il rosso è il sangue dei nostri eroi, il bianco la purezza, il verde il colore dei nostri monti, il nero il colore della nostra pelle", così Ibrahim Hussein, tre volte vincitore a Boston, spiegava i colori della bandiera del Kenya. Oggi quella bandiera è a mezz'asta per la tragedia che ha coinvolto il povero Kelvin Kiptum, che oggi ha raggiunto nell'Olimpo dei maratoneti Samuel Wanjiru,talento cristallino mancato troppo presto all'affetto dei suoi cari. Ritorno sull'argomento perchè ogni persona che corra, in fondo, ha un debito di riconoscenza nei confronti di una Nazione che ha sfornato campioni olimpici, mondiali nel mezzofondo , nei cross (padroni assoluti) , primi, ad esempio, a scendere sotto gli otto minuti nei tremila siepi con Bernard Barmasai, sotto i 27 minuti nei diecimila con Yobes Ondieki. Per non ricordare il primo a impegnare i miler americani come Kipchoge Keino, l'Immenso Paul Tergat, re delle campestri, Douglas Wakiihuri, il primo a conquisare un titolo mondiale di maratona per il supo paese(foto archivio). Oggi, il resto è solo grigiore.