Abdon Pamich ancora adesso è un mito della marcia. Campione olimpico a Tokyo 1964, campione europeo, 40 volte campione italiano. Ha lasciato in "Memorie di un marciatore" (Biblioteca dell'immagine, 2016) ricordi, testimonianze che illustrano un grande cuore, oltre che la classe immensa entrata nell'immaginario sportivo di una città come Genova, dove vestì la maglia della Aaa (Associazione Amatori Atletica). Ancora adesso, i "vecchi" della città lo ricordano quando, alle prime ore del mattino, macinava chilometri in corso Europa. "Abbedon", come lo chiamavano affettuosamente, rammenta i primi passi fatti sotto la guida di Malaspina, il triste primo dopoguerra vissuto da esule istriano, la nostalgia per la città natale, Fiume, oggi la croata Rijeka. Quanta rabbia anche nella vittoria olimpica dei cinquanta chilometri!
Nove aprile 1983. Non siamo in molti, sulla pista di Vado Ligure, un sabato pomeriggio di inizio aprile.Classica apertura di inizio stagione con l'ora di corsa. E ricomincia la solfa: Mariano Penone è già in testa dopo il primo mille (2'58"). Marco Pari non è in giornata, si fermerà poco dopo. Dopo, ci siamo io e marco Petenzi. Anche questo Marco oggi non è in grande forma. Dopo il passaggio in due in 3'05", si ferma. Tutto da solo, allora. Dopo i primi dieci minuti, di piccola trance, mi colpisce un urlo che proviene dalle tribune del "Chittolina": "Lucièn, Lucièn, forza Luciano...". Quasi quasi è un incitamento e nel contempo una sorta di incoraggiamento anche per me: mi rendo conto che Luciano Acquarone starà facendo una grande gara. Alla fine il dato è grandioso: a 53 anni "Lucièn" totalizza 18160 metri. E' un piccolo episodio nella carriera di un mezzofondista che ha scritto la storia dell'atletica master mondiale. E' stato capace, a 42 anni, di correre la maratona in 2h20'21" e di vestire la maglia della nazionale. Non ricordo più i record mondiali M40, M45, fino alla categoria M80 fra strada, indoor, mezze maratone....Oltre al mio ricordo, il mondiale M45 dei 10000 m strappato al campione olimpico Alain Mimoun una sera di ottobre del 1981 a Villa Gentile. Ebbene, c'ero anch'io...