Un disegno ambizioso, non a caso sviluppato in quasi 400 pagine. "Storia agonistica, sociale e politica dell'atletica leggera italiana" del prolifico Sergio Giuntini (Aracne, 2017) è un libro che analizza gli inizi pionieristici dell'atletica nostrana, gli anni fra le due guerre, il boom, quasi l'ebbrezza del periodo nebiolano, l'avvento della scuola di maratona italiana, con dovizia di documenti, . Le grandi epopee di Pietri, Frigerio, Beccali, Valla, Consolini, Dordoni, Berruti, Pamich, Mennea, Simeoni, Damilano, Bordin, May, Baldini...Un documento prezioso.
Febbraio 1998. Fiona May ha appena vinto il titolo italiano indoor nel lungo.Scenario, il Palasport della Fiera del mare di Genova. Molte volte faceva più freddo là dentro che fuori, vicino al Mar Ligure. Così, vestita con un vistoso piumino, la campionessa scambia due parole con il vostro redattore. Fiona non mai stata banale nelle dichiarazioni. "Bella pista, ma avrei potuto fare meglio", ci disse. Ha sempre cercato di analizzare ogni suo salto, ogni sua prova, senza atteggiamenti divistici. Speriamo di vedere al più presto la figlia Larissa, grandissimo talento, di nuovo in azione sulla pista della Foce. Un'utopia? Spero proprio di no.