- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 543
È la più longeva velocista della storia dell'atletica. Una classe immensa manifestatasi già da bambina, visto che a 15 anni già correva i 200 m in 25,9″, a 20 anni ha vinto la sua prima medaglia con la staffetta giamaicana ai Giochi di Mosca 1980. A oltre 40 anni è diventata, con il terzo posto ottenuto a Sydney ancora con la staffetta, la sportiva più anziana che abbia conquistato una medaglia nell'atletica alle Olimpiadi. Una collezionista di medaglie: ben 35 nelle principali manifestazioni internazionali, di cui otto ai Giochi Olimpici e ben 14 ai Mondiali (ai Giochi due argenti e tre bronzi, più altri tre bronzi con la staffetta; ai Mondiali due ori nei 200 m, tre argenti, cinque bronzi più un oro, un argento e due bronzi con la staffetta). Peccato che non abbia mai vinto un oro olimpico, ma si può parlare anche di sfortuna.Dal 1980 al 1998 è stata sempre tra le prime dieci velociste del mondo. Dal 21 maggio 1989 all'8 marzo 1996 è arrivata prima in 73 gare consecutive, batterie escluse. Ha corso per 66 volte i 100 m sotto gli 11″ e per 106 volte i 200 sotto i 22,50″. Ai Mondiali di Stoccarda 1993 vinse i 200 m e perse i 100 m per un millesimo di secondo a vantaggio di Gail Devers. Ai Giochi di Atlanta 1996 fu di nuovo seconda nei 100 m, sempre sconfitta da Devers, stavolta per 5 millesimi di secondo. E’ molto conosciuta in italia, perché fu legata al velocista Stefano Tilli. Nel luglio del 1999 fu trovata positiva, per uso di nandrolone, a un controllo antidoping a Lucerna, ma l'anno successivo la IAAF la graziò. Intanto si era trasferita in Slovenia, nazione di cui ha poi preso la cittadinanza. Nel marzo 2003 è tornata alle gare ‒ nonostante un intervento al ginocchio sinistro che qualche tempo prima aveva gettato seri dubbi sulle possibilità di una ripresa agonistica ‒ giungendo quarta ai Mondiali indoor. I suoi record sono: 10,74″ sui 100 m (1996) e 21,64″ sui 200 m (1991).
mg src="images/merlne ottey.jpeg" alt="" /></p>"
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 426
Venerdì 1 giugno- mattt: 57' a 3'50" al km; pom: 20' risc- 14 km a 3'02" al km con 5x2000 m in 6'00" rec 1 km
Sabato 2: matt- 50' a 4' al km; pom- 50' a 4' al km+ azioni tecniche
Domenica 3: 2h con 1h facile + 1h in progressione
Lunedì 4: matt- 1h a 3'40" al km; pom- 40' a 4'00" al km + azioni tecniche.
Martedì 5: matt- 53' a 3'45" al km; pom- 1h a 3'40" al km
Mercoledì 6: riposo
Giovedì 7 pom- 2h a 4' al km
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 426
Con la tecnica dell'intruder, dell'infiltrato, il giornalista inglese Adharanand Fin è andato in Kenya, a scoprire i segreti dei formidabili e mitizzati corridori degli altopiani. Uno dei loro cavalli di battaglia? Un fartlek consistente in un minuto forte, seguito da un minuto lento alle sei del mattino, nell'aria rarefatta. Esperienza in gruppo, motivazioni. L'unicità del correre keniano.Ci sono gli incontri con il tecnico Renato Canova, che gli spiega come i più forti mezzofondisti keniani diventino, al loro paese, anche oggetto di estorsioni, con lo specialista degli 800 m David Rudisha. Alla fine...tanto Mal d'Africa. Il libro è "Nati per correre" (Sperling & Kupfer, 2012).
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 499
Peccato davvero che ci sia stato l'annullamento della Berlin Marathon, perchè la gara tedesca è diventata un appuntamento fisso nello scenario mondiale. Un dato statistico: negli ultimi tredici anni in campo maschile sono stati sei i record mondiali. L'ultimo , 16 settembre 2018, di Eliud Kipchoge con 2:01'39". Ma la storia di questa gara è anche quella di una città divisa fino al 1989. Ricordo con piacere la vittoria dell'australino Steve Moneghetti il 30 settembre 1990: 2h08'16" a festeggiare la riunificazione.E poi il primo uomo sotto 2h03'00": la meteora Dennis Kimetto , 2h02'57" il 28 settembre 2014. Il primo sotto 2h04'00": Haile Gebrselassie, 2h03'59" il 28 settembre 2008. L'esordiente più veloce nella storia della specialità: l'etiope Guye Adola, 2h03'46" il 24 settembre 2017.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 491
La Fidal nazionale ha preparato una bozza organizzativo-legislativa concernente le gare su strada, in corso di approvazione, da proporre al governo, chiamata "L'Italia torna a correre", che in sostanza contiene misure di contenimento dell'emergenza Corona virus, ripensando drasticamente il settore corse su strada. Vediamole:
1) Una App. Nacerà una app da installare sul proprio smartphone previa partecipazione a un breve corso sul Corona virus.Consentirà di verificare la scadenza del certificato medico, mappatura dei percorsi nel verde con eventuale scelta degli orari più sicuri, e altre opzioni.
2) Iscrizione gare. Sarà rigorosamente on line.
3) Ritiro pettorali. Spedizione a casa obbligatoria per gli iscritti fuori regione bo provincia. Negli altri casi, riguarderà un solo rappresentante per società
4) Accesso area corse su strada.L'accesso dovrà avvenire con sufficiente anticipo sia per gli atleti, che per gli addetti. Con ogni probabilità verranno effettuate misurazioni della temperatura corporea
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 434
Il cardiologo Gabriele Rosa da oltre trent'anni è allenatore dei più grandi maratoneti del mondo. Il libro "Correre la vita" (Il Melangolo, 2014) raccoglie biografie, o sotto forma di racconti degli stessi runner, o sotto descrizioni accurate dello stesso Rosa, di grandi campioni come Gianni Poli, che da operaio compie la scalata, a volte sofferta, vero il trono di "re" di New York; del keniano Moses Tanui, che dalla pista si inventa un futuro carico di gloria su strada riuscendo, primo nella storia, a scendere sotto l'ora di corsa nella Stramilano. E poi la vita ascetica di Sammy Korir, la lotta per l'emancipazione di Margaret Okayo, il mito di Paul Tergat....un libro ricco di testimonianze.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 495
Stefano Baldini è considerato il più grande maratoneta italiano di tutti i tempi. Campione olimpico 2004, europeo 1998 e 2006, bronzo ai mondiali 2001 e 2003: il campione di Castelnovo di Sotto ha anche stabilito la migliore prestazione italiana con 2h07'22". Riportiamo parte del programma svolto nel maggio 2001, poco prima il Mondiale di Edmonton (Canada).
Lunedì 14 maggio-matt: 40' facili; pom: 1h01' a 3'40" al km
Martedì 15: matt- 30' facili + azioni tecniche; pom- 1h a 3'40" al km
Mercoledì 16- matt: 40' facili; pom: 30' + 3 serie di (1500 m con rec3'- 1000 m rec 2'- 500 m) (4'09"6- 2'45"0- 1'18"6; 4'08"4-2'44"2-1'18"0; 4'08"6-2'42"6-1'18"4).
Giovedì 17: matt- 58' a 3'50", pom- 40' a 3'35" al km
Venerdì 18: matt- 32' facili + azioni tecniche ; pom- 53' a 3'40" scalando a 3'30" al km
Sabato 19 maggio: 1h facile.
Domenica 20- matt: 28' facili; pom: gara 3000 m
Lunedì 21 maggio: matt- 1h20' da 3'40" a 3'35";
Mrt: 22 maggio-matt: 40' facili; pom: 50' a 3'45" al km
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 444
Ero passato in 1h43'30" al trentesimo chilometro. Proiezione di 2h25'. Un rettilineo infinito. Quasi due ore dalla partenza sparata nel centro di Ferrara, fra due ali di folla. E vento contrario. Adesso però il motore inizia a battere in testa. Qualcuno, dal gruppetto dove sono (Michele Ieva, Giulio Angelino, Elvezio Monastra) se ne va. E io sono lì, a confrontarmi con un senso di intorpidimento. Altro rettilineo, poi svolta a sinistra. Con la coda dell'occhio mi accorgo che Massimo Cugnasco, mio compagno di allenamento, sta rientrando. C'è tanta gente, tutti aspettavano Massimo Magnani. Siamo partiti forti (per le mie possibilità): 16'15" ai primi cinque chilometri. Sotto i 3'20" al chilometro. Un azzardo...Me ne accorgo in prossimità di una porta della città. Cugnasco mi ha raggiunto: "Forza Danilo!". Non ce la faccio a stargli al traino. Ed ecco cos'è la maratona negli ultimi chilometri: una lotta interiore. Tu e la fatica. Tu e i chilometri. La gente applaude. A circa tre chilometri dalla fine un omino urla: "Ha vinto Gerbi davanti a Magnani!". Su uno degli ultimi rettilinei Sergio Lo Presti grida: "Devi arrivare qui!". Racimolo qualche energia e parto. Bene, siamo attorno a 2h28'...No, arrivato in fondo, vedo che ci sono ancora 200 m. E' stato uno stratagemma per farmi sprintare. In questo modo, con i sampietrini davanti al Castello Estense, riesco a scendere sotto le 2h30'00". Chiudo in 2h29'46" , record personale. Vicino i miei consoci e compagni di avventure Marco Pari (2h25'17"), Mariano Penone (2h25'35"), e Massimo Cugnasco (2h29'05"). Quarti come società. Nessuno riesce a parlare. Ascoltiamo solo la fatica e l'acquietarsi della passione.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 418
Città del Messico, 16 ottobre 1968.Due atleti con i pugni alzati, i guanti neri, la testa china e gli sguardi immobili sopra il podio.E' la premiazione dei 200 metri.I due uomini sono Tommie Smith e John Carlos. Siul secondo gradino, con una spilla del Progetto Olimpico per i diritti umani, l'australiano Peter Norman. Una foto fra le più celebri del Novecento. Il libro di Lorenzo Jervolino "Trentacinque secondi ancora", illustra le vite di Carlos e Smith, le battaglie contro la segregazione razziale , la loro emarginazione dopo il gesto di protesta (66th A2ND, 2017). Carlos e Smith hanno lasciato un testimone di dignità e civismo.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 519
Con la presente rinnoviamo l'invito, già espresso telefonicamente, alla videoconferenza che si terrà il giorno 2 maggio alle ore 17, che rappresenterà un momento di incontro e di aggiornamento sulle tematiche che coinvolgono il nostro sport, ed in particolare l 'attività su pista, in questo delicato frangente.
Considerato che il 28 aprile si terrà una videoconferenza fra la struttura nazionale ed i Presidente dei Comitati Regionali, speriamo per il 2 maggio di poterVi fornire un ordine del giorno più dettagliato sul nostro incontro e pertanto nuove indicazioni sulla gestione dell'attività nei mesi futuri ( norme di comportamento, calendario, organizzazione manifestazioni) .
Di seguito troverete il link alla piattaforma sulla quale si terrà la videoconferenza.
Cr Partecipa alla mia riunione da computer, tablet o smartphone.-Liguria Presidenti società
https://global.gotomeeting.com/join/936058749
Puoi accedere anche tramite telefono. Italia: +39 0 247 92 13 01
Codice accesso: 936-058-749
È la prima volta che usi GoToMeeting? Scarica subito l'app e preparati all'inizio della tua prima riunione:
https://global.gotomeeting.com/install/936058749
Per necessità di supporto tecnico potrete contattare Elena Lo Presti al numero di servizio 3293682061.
Con la presente rinnoviamo l'invito, già espresso telefonicamente, alla videoconferenza che si terrà il giorno 2 maggio alle ore 10, che rappresenterà un momento di incontro e di aggiornamento sulle tematiche che coinvolgono il nostro sport, ed in particolare l 'attività su strada, in questo delicato frangente.
Considerato che il 28 aprile si terrà una videoconferenza fra la struttura nazionale ed i Presidente dei Comitati Regionali, speriamo per il 2 maggio di poterVi fornire un ordine del giorno più dettagliato sul nostro incontro e pertanto nuove indicazioni sulla gestione dell'attività nei mesi futuri ( norme di comportamento, calendario, organizzazione manifestazioni) .
Identiche le modalità di accesso
Cambia solo il codice di accesso alla chiamata via telefono: Codice accesso: 128-370-933
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 420
Aprile-giugno 1978. In Italia si vivono giorni terribili per la stagione degli Anni di piombo.Il piombo nelle gambe, invece, non esiste per Henry Rono, mezzofondista keniano che studia negli Usa.La sua sarà una stagione su pista formidabile, visto che Henry stabilirà quattro record mondiali in 80 giorni. Uomo ritmo, troverà sulla sua strada il solo Alberto Salazar a contrastarlo. La leggenda prende contorno il giorno 8 aprile a Berkeley, dove il mezzofondista africano demolisce il primato mondiale sui dodici giri e mezzo con i seguenti passaggi: 2'41"4 (1 km); 5'17"0 (2 km); 7'55"0 (3 km); 10'34"7 (4 km); 13'08"4 (5 km, ultimo mille in 2'33"7). Il 13 maggio a Seattle, sulla costa pacifica, nemmeno gli ostacoli e le barriere lo fermano: Henry chiude in 8'05"4, mondiale sui tremila siepi. l'undici giugno Rono è ormai atteso sui 25 giri: non tradisce le aspettative vincendo in 27'22"5, altro record in anticipo sui tempi. Nel fresco di una sera norvegese, il 27 giugno, arriva il mondiale sui 3000 metri a Oslo: 7'32"1. Un'estate mitica.Peccatoi davvero che tali prodezze si siano alternate a momenti di auto distruzione (problemi di alcolismo): resta comunque grandissimo per quello che ha fatto.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 421
Genova, Palasport della Fiera del Mare, 4 febbraio 2001. Un giovanissimo Ennajeldrissi Aziz , tesserato per il Cus Genova, vince i 1000 cadetti in 2'51"1 davanti a Mauro Servalli della Maurina Imperia, 2'51"4. Il tutto a 15 anni.Inizia a far parlare di sè un grande talento, che poi realizzerà grandi cose da maratoneta vincendo la Turin Marathon e vestendo la maglia marocchina all'Olimpiade di Pechino 2008.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 430
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 526
Il keniano Kipchoge Keino è stato campione olimpico dei 1500 a Città del Messico 1968 e dei tremila siepi a Monaco Di Baviera 1972. La sua preparazione si svolgeva a 2000 m di quota, alle falde del Monte Kenya. Era una combinazione di trail e pista. Ecco uno schema settimanale
Lunedì: ore 6: 3 miglia (4800 m ) di corsa per le colline; mezzogiorno: 4x400 yards in 53"-55" su pista; tardo pomeriggio: interval training sulle 300 yards (45").
Martedì: mattino: 4000 m su strada, seguiti da variazioni. Tardo pomeriggio: 6-8 x 440 yards in 53" con 3' recupero
Venerdì: mattino- 4000 m saliscendi su strada; mezzogiorno: 7 km corsa lenta; tardo pomeriggio: 1h comprendente (in pista) 175 yards in 20"-25" di cui 6 a velocità massimale.
Tempo permettendo, Keino mercoledì o giovedì corre 4x1200 m a ritmo gara dei 1500 m intervallati da 5' facili.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 510
A Ferrara si disputa il Campionato italiano di maratona.Tutta la città si stringe, con tanto di cartelli da tifosi, attorno a Massimo Magnani, uno dei padri della specialità in Italia, vincitore in Coppa Europa l’anno prima a Agen. Molti i sorvegliati speciali in vista degli Europei di Atene. Spira un leggero vento contrario sui tanti presenti attorno al Castello Estense, ma la partenza è a bomba: Magnani passa in 9’00” ai primi tremila metri. Mentre si ritirano Marco Marchei e Stefano Brunetti, il maratoneta ferrarese insiste, ma al 15° chilometro è raggiunto da Giuseppe Gerbi.Magnani tenta di allungare molte volte fuori mura, sui lunghi rettilinei periferici, ma l’alfiere del Cus Torino lo tallona. Il finale, in volata, è impietoso per Massimo: prevale Giuseppe in 2:11’25” per soli tre secondi. Classifica: 1° Giuseppe Gerbi (Cus Torino) 2:11’25”; 2° Massimo Magnani (Cus Ferrara) 2:11’28”; 3° Michelangelo Arena (Fiamme Gialle) 2:15’07”; 4° Antonio Erotavo (Fiat Bari) 2:16’52”; 5° Vito Basiliana (Cus Ferrara) 2:16’58”.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 433
Nel corso di una riunione congiunta tra il Consiglio federale ed i Presidenti di Comitato regionale, tenutasi martedì 28 aprile in videoconferenza, la FIDAL ha formulato la propria proposta circa la composizione del gruppo di atleti di interesse nazionale che alla data indicata dal DPCM 26 aprile 2020, ovvero il 4 maggio, potrà riprendere la preparazione all’interno degli impianti secondo le linee guida che saranno diramate.
Sono da considerarsi “atleti di interesse nazionale” ai fini suddetti, coloro i quali, alla data di svolgimento dei campionati italiani individuali assoluti e di categoria outdoor dell’anno 2019, abbiano: 1) ottenuto lo standard di partecipazione alla manifestazione dei campionati italiani individuali assoluti e di categoria outdoor dell’anno 2019, e 2) abbiano raggiunto, alla data del 4 maggio p.v., anche la maggiore età (nel caso in cui alla prima condizione non facesse seguito la seconda, esplicita richiesta di autorizzazione potrà essere avanzata da chi esercita la potestà genitoriale dell’interessato). Tale norma avrà validità dal 5 al 18 giugno prossimi.
Sono da considerarsi altresì “Atleti di interesse nazionale”, anche coloro i quali nel corso della stagione 2020 si siano classificati ai primi tre posti dei Campionati italiani indoor Assoluti e di categoria Promesse e Juniores (per questi ultimi, sempre premesso il raggiungimento della maggiore età alla data del 4 maggio p.v.; anche in questo caso, ove la condizione della maggiore età non sia stata raggiunta, una richiesta di autorizzazione potrà essere presentata da chi esercita la potestà genitoriale dell’atleta interessato).
Per quanto riguarda i tesseramenti, i cartellini verranno prorogati fino al 2021 per quanto riguarda le categorie da esordienti a cadetti. E’ allo studio analoga proposta per le altre categorie federali.
Il parere della FIDAL sarà trasmesso al CONI affinché lo veicoli, come da testo del DPCM 26 aprile, all’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cui compete la cura delle linee guida di ripresa delle attività sportive sul territorio nazionale.
"""""
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 445
Nell'antologia "Dissolvenze-corpi e culture nella contemporaneità", curata da Nicoletta Vallerani (Il Saggiatore, 2009) è presente un interessante contributo di Antonio La Torre, attuale direttore tecnico della Nazionale di atletica. nel capitolo "Atleta come Dio", La Torre esamina il rapporto fra corpo e superamento del limite nella performance sportiva. Alcuni passaggi sono illuminanti riguardo alla cura eccessiva del sè: "....Corpi palestrati e scultorei rischiano oggi di diventare immagini patinate che nascondono una profonda fragilità interiore, una perdita di valori morali e spirituali di riferimento. Inoltre l'esasperazione dell'esteriorità fa le sue vittime". La Torre si occupa anche della piaga del doping.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 445
Allenato da Federico Leporati, lo spezzino Stefano Mei è stato uno dei più grandi talenti dell'atletica italiana.il 1986 fu il suo anno d'oro: primo agli Europei di Stoccarda nei 10000 m, secondo nei 5000. Ecco la preparazione svolta dal campione ligure nei medi di aprile e maggio di quell'anno.
Aprile 1986- giovedì 17- matt: 30' cross, 20' facili+10' a 2'55"-3' al km. pom: 8x1200 m rec 2'. ven 18 forza generale con sovraccarico (8 serie) mezzo squat, divaricate, jump, polpacci +40' cross facile. sab 19: matt- 40' cross + andature . Pom: 3x3000 m con rec 4'30". dom 20: cronoscalata 6.5 km. Lun 21: matt 30' progressivo + allungi; pom: 2000 m+ 2x600 tre volte.. mar 22: fondo medio in pista. mar 23: matt 40' cross da 3'30" a 3'10". Pom: forza generale con sovraccarico , gemelli, squat + 30' cross facilie. Giov 24: matt- 30' cross facile; pom- esercizi di rapidità, ritmica+ 50' cross facile. ven 25: cronoscalata in salita 6,5 km.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 467
E' il 1 maggio 1976 quando, sulla pista olandese di Papendal, Jos Hermens alza l'asticella dell'ora di corsa. Termine un pò banale, forse, ma il baffuto mezzofondista, noto fino a quel momento come buon mezzofondista (27'41"25 sui 10000 m) occupa spazi sportivi importanti di cronaca con 20994 metri nell'ora. Migliora il "se stesso" del 28 settembre 1975 (20907 metri). Hermens, l'olandese volante, sfiora (per soli sei metri!) l'andatura di 2'55" al chilometro che, invece, verrà realizzata dal messicano Arturo Barrios nel 1991. Fino a quel momento il confronto nella gara dell'ora era stato molto europeo. Nel 1975 Hermens superò il quasi connazionale Gaston Roelants (belga), che aveva corso 20784 metri a Bruxelles nel 1972. Lo strano è che, da mezzofondista, Jos si convertì in brillante manager di grandissimi come Gebrselassie e Bekele. Geb stabilì l'attuale record (indovinate un pò) dell'ora di corsa, spronato a bordo pista da Jos!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 509
Dal quartiere signorile di Castelletto si dipartono molte salite e creuze che consentono di raggiungere punti molto panoramici. Vi proponiamo alcuni itinerari
1) Corso Paganini- villa Gruber- archivolto di San Bernardino- sentiero sotto le mura del Righi- zona tiro con l'arco. Da corso Paganini si può accedere alla bella zona parco di villa Gruber, dove l'ombra e il verde consentono attività motoria anche d'estate. Non è un'area molto grande, ma può essere utile per sedute tipo ripetute in salita brevi di 200 m. Se si continua, si percorre in salita una bella creuza che , nel giro di cento metri, porta al campetto di calcio di San Bernardino. Si intraprende un'aspra salita asfaltata, che poi conduce a un sentiero sterrato sotto le mura del parco Urbano del Righi. Si continua: ne vale la pena, immersi nel verde rilassante. L'ultimo tratto, in prossimità dell'Osservatorio, è da skyrunner. Al termine della salita ecco un panorama magnifico della Valbisagno. Sono circa quattro chilometri.
2) Corso paganini- villa Gruber- Chiesa Santa Maria della Sanità- creuza che accede a via Domenico Chiodo. Itinerario più urbano, ma non per questo meno impegnativo. Salite che si inerpicano vicino a orti, e che sboccano in via Domenico Chiodo. Assicurato panorama cittadino gratis. Circa tre chilometri.