Tortu secondo nella finale dei 100 a Rieti
LARISSA IAPICHINO 6.57 A VITTORIO VENETO. Nel meeting di Vittorio Veneto, al secondo tentativo 6.57 nel lungo con vento regolare per Larissa Iapichino. La figlia d'arte avvicina il proprio personale /(6.64). E la gara è ancora in corso!
RE VINCE I 200 in 20"69! Al personale Davide Re, che vince a Rieti i 200 della Fastweb Cup dopo un bel confronto (almeno fino ai 100 m) con Antonio Infantino. Ma Re, dopo avere corso i 100 in 10"41 si dimostra un iron man con gli ultimi cinquanta metri in forte progressione. Nel mirino del ragazzo di Imperia, il 23 maggio, il sogno di correre i 500 m in meno di un minuto...
GRANDE LUMINOSA! Già 12"93 nella prima batteria a Rieti! Schierata in quinta "Lumi" parte bene, forte, senza sbavature. Sotto i tredici secondi nei 100 ostacoli alla prima uscita dopo il lockdown. Tra qualche ora la aspettiamo in finale....
TORTU 10"28 IN BATTERIA A RIETI. Sabatoi 4 luglio parte male in quinta corsia ma poi si distende bene Filippo Tortu , negli ultimi metri della prima batteria dei 100 della Fastweb Cup di Rieti. Vince con 10"28 che non è male come prima uscita dopo il lockdown. Conferma le qualità intraviste sui 150 Chituru Ali. Il guiante del Cus Insubria è secondo con 10"41. Fa freddo a Rieti dopo un temporale pomeridiano. Nella seconda batteria vince, e non è la sua gara, Davide Re con 10"47. Un crono molto significativo.(IN AGGIORNAMENTO)
Sabato 4 luglio, all'Ullevi di Goteborg (Svezia), impianto famoso anche per questioni calcistiche, Khaddi Sagnia (Svezia) ha saltato nel lungo 6.64 (0.0), misura di buon valore mondiale. La statuaria saltatrice di origini africane ha mostrato ottima forma. Nell'analoga gara maschile 8.13 di Thobias Montler però con vento oltre la norma (+2.5). Nell'asta uomini 5.50 del belga Ben Broeders.
A dispetto del periodo di lockdown, si è cominicato a fare sul serio, venerdì 3 luglio, in occasione del Meeting di Lucerna(Svi). Risultati di valore mondiale sono venuti dai 400 hs uomini, vinti dal tedesco Costantin Preis in 49"49 (secondo Joshua Abuaku, 50"24), e dalla giavellottista Christine Hussong, sempre tedesca, che ha vinto con un bel lancio a 64.10, quasi tre metri in più dell'islandese Annoud Hjalmsdottir, 61.32.Negli 800 donne affermazione di Christina Hering (del Monaco di Baviera), in 2'03"27 davanti all'elvetica Selina Buchel, 2'03"28. Bel crono dai 400 donne, vinti dalla spagnola Lorena Aauri Bokesa in 53"03. L'analoga gara uomini ha visto il primo posto di Manuel Sanders (Ger) in 46"11. Nei 200 primo posto dello svizzero William Reais con 20"78 (+1.0).
Anche i miti cessano. Il 4 luglio 2003 si interrompe la striscia di imbattibilità sui 5000 di Haile Gebrselassie. Sui dodici giri e mezzo del meeting Iaaf della Banlieu di Parigi il grande campione etiope trova sulla sua strada il keniano Abraham Chebii. Gebre si incarica di scandire il ritmo andando in testa per diversi giri, ma Abraham lo tallona. Con gli ultimi 200 m in 25"00 Chebii vince in 12'53"37 davanti all'asso dell'Etiopia, secondo in 12'54"36. Un ordine d'arrivo di qualità sopraffina: terzo il keniano Benjamin Limo (12'54"99), quarto Eliud Kipchoge (12'55"52), quinto il marocchino Salah Hissou (12'59"15). Ma anche le altre gare offrono emozioni: il francese Mehdi Baala vince i 150 in 3'30"97, record nazionale, davanti a Bernard Lagat, ancora keniano, 3'31"40. Negli 800 donne lotta terribile fra Maria Mutola e la slovena Jolanda Ceplak (1'57"78 contro 1'57"84).
Franco Fava è stato uno dei più forti siepisti e maratoneti italiani. Un precursore delle lunghe distanze. Ma anche nel cross seppe dire la sua. Nella foto a Volpiano, il 4 gennaio 1975, tallona il campione mondiale di cross Erick De Beck (Belgio). C'è sempre stato un legame curioso fra il crossista belga e l'Italia: qualche mese prima Erick aveva vinto il Cross delle Nazioni disputato a Monza; a Volpiano, come riportato in cronaca, vincerà. Dieci anni dopo (singolare!) nel gennaio del 1985, riuscirà a vincere di nuovo il cross della località torinese nonostante la neve e la presenza di grandi atleti come Gelindo Bordin e il grande Steve Jones, allora primatista mondiale di maratona. "L'Italia mi porta bene", dichiarò.
BUON COMPLEANNO, LUMINOSA! Di lei abbiamo già scritto parecchio, e volentieri. Perchè? Perchè, fedelmente al nome, Luminosa Bogliolo è una ragazza solare, e non è retorica. Nata sotto il segno del Cancro a Albenga, "Lumi" è diventata un simbolo dell'atletica italiana nei 100 ostacoli. Domani a Rieti fa l'esordio sulla sua distanza, ma non parliamo adesso di cifre, secondi, e centesimi. Per un attimo, vogliamo solo augurarle "Happy Birthday!".