- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 453
Dalle corse rituali dei Pima dell'Arizona alle sfide sugli 800 m dei temibili "Piedi Neri" del Montana. Fino a arrivare a Tom Longboat, irochese, acerrimo rivale di Dorando Pietri in tante corse su strada e maratone vere e proprie. "Correvano con lo spirito", di Giampiero Canneddu (Bradipo Libri, 2004) è una bella rassegna dello sport presso i Nativi Americani. Un pò necessità vitale (così nacquero il kayak e l'hockey su ghiaccio, un pò rito (corse connesse con i culti della Natura), l'atletica venne praticata sempre in quel vasto territorio "from east to west". Un libro interessante, con un ovvio tributo a Jim Thorpe, primatista mondiale del decathlon. Un libro che è anche un atto d' accusa contro un genocidio.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 450
Il mese di aprile, per diversi anni (se non decenni) disse molto per quanto riguarda la maratona mondiale.L'aprile del 1985, e precisamente il fine settimana 20-21, però, li superò tutti.Il 20 aprile a Rotterdam (Olanda) il portoghese Carlos Lopes, timidamente aiutato solo nella prima parte dal belga Vincent Rousseau, fece tutto da solo: 1h03'25" la prima metà gara, 1h03'47" la seconda. Alla fine: 2h07'11", il primo a scendere sotto il limite di 2h08'00". Lopes all'epoca aveva 38 anni...f quello anche il record mondiale M35!Solo una bava di vento contrario negli ultimi chilometri tarpò le ali al formidabile runner lusitano, che altrimenti sarebbe sceso sotto 2h07'00"!. Il giorno dopo, la palla passò simbolicamente all'inglese Steve Jones a Londra. L'ex primatista mondiale (detronizzato il giorno prima da Lopes), però non andò oltre 2h08'16", precedendo di circa 15 secondi Charlie Spedding, bronzo di Los Angeles.Quel giorno però arrivò lo squillo di tromba in campo femminile: infatti la norvegese Ingrid Kristiansen vinse in 2h21'06", nuova migliore prestazione all time!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 501
L'atletica italiana oggi è in lutto per la morte di Donato Sabia (classe 1963), mancato all'affetto dei suoi per coronavirus. Donato Sabia è stato primatista mondiale dei 500 m, e ha stabilito la terza prestazione italiana degli 800 m con 1'43"88. Ma, oggi, si fa fatica a parlare di tempi. Donato, dopo una battaglia terribile con il virus, non c'è più....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 509
Aprile, dolce maratona. Il mese ha sempre portato bene alla gara di 42,195 chilometri. Sabato 17 del 1988 Belayneh Dinsamo entra nella storia come primo a scendere sotto il limite di 2h07'00". Succede a Rotterdam, Olanda. L'etiope sconosciuto è autore di passaggi regolarissimi fra 3'00" e 3'01" al chilometro. Ecco le frazioni per 5000 metri: 15'05"; 30'05"; 45'06"; 1h00'21"; 1h03'21" (a metà); 1h15'12"; 1h30'13"; 1h45'22"; 2h00'20"). Alla fine 2h06'50" (1h03'21"+1h03'28"). Un metronomo umano, che schianta sul ritmo la formidabile resistenza di Ahmed Salah di Gibuti, 2h07'07", che diventerà per molto tempo il più veloce secondo di tutti i tempi. Entrambi scendono sotto il limite del portoghese Carlos Lopes (2h07'11) ottenuto a Rotterdam (guardacaso) tre anni prima. Sarà l'unico acuto in carriera del taciturno mezzofondista di Sidamo, al quale sarà dedicata una stanza nell'hotel che ospitava gli atleti d'èlite prima della gara.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 451
Il prossimo 18 aprile compie 47 anni forse il più grande mezzofondista di tutti i tempi: l'etiope Haile Gebrselassie. La biografia sportiva è da Guinness: non si sa da dove iniziare. 27 record mondiali . Dal 1992 al 2004 tredici vittorie su 19 gare in pista. Dal 2001 al 2010 dieci vittorie su dodici mezze maratone. Personali (e record mondiali a quei tempi) di 12'39"36 sui 5000 m, 26'22"75 sui 10000 m, 2:03'59" in maratona. A mio parere, forse l'unica specialità nella quale gli è mancato qualcosa...ma sarebbe ingeneroso nei suoi confronti. Migliaia gli episodi da raccontare. Giovanissimo, nel 1995 a Goteborg fa l'ultimo 200 m in 25"1 per stroncare Kalid Skah. Vince il titolo mondiale. All?Olimpiade di Atlanta (di nuovo i 10000 m) tutti si coalizzano contro di lui, ma , nonostante un secondo 5000 percorso in 13'11"6, vince ancora superando Paul Tergat! A Sydney ha un tendine malridotto ma conquista lo stesso il titolo olimpico (e sono due). Vorremo ancora vederlo correre, con il sorriso accattivante al traguardo!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 450
Abdon Pamich ancora adesso è un mito della marcia. Campione olimpico a Tokyo 1964, campione europeo, 40 volte campione italiano. Ha lasciato in "Memorie di un marciatore" (Biblioteca dell'immagine, 2016) ricordi, testimonianze che illustrano un grande cuore, oltre che la classe immensa entrata nell'immaginario sportivo di una città come Genova, dove vestì la maglia della Aaa (Associazione Amatori Atletica). Ancora adesso, i "vecchi" della città lo ricordano quando, alle prime ore del mattino, macinava chilometri in corso Europa. "Abbedon", come lo chiamavano affettuosamente, rammenta i primi passi fatti sotto la guida di Malaspina, il triste primo dopoguerra vissuto da esule istriano, la nostalgia per la città natale, Fiume, oggi la croata Rijeka. Quanta rabbia anche nella vittoria olimpica dei cinquanta chilometri!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 463
Nove aprile 1983. Non siamo in molti, sulla pista di Vado Ligure, un sabato pomeriggio di inizio aprile.Classica apertura di inizio stagione con l'ora di corsa. E ricomincia la solfa: Mariano Penone è già in testa dopo il primo mille (2'58"). Marco Pari non è in giornata, si fermerà poco dopo. Dopo, ci siamo io e marco Petenzi. Anche questo Marco oggi non è in grande forma. Dopo il passaggio in due in 3'05", si ferma. Tutto da solo, allora. Dopo i primi dieci minuti, di piccola trance, mi colpisce un urlo che proviene dalle tribune del "Chittolina": "Lucièn, Lucièn, forza Luciano...". Quasi quasi è un incitamento e nel contempo una sorta di incoraggiamento anche per me: mi rendo conto che Luciano Acquarone starà facendo una grande gara. Alla fine il dato è grandioso: a 53 anni "Lucièn" totalizza 18160 metri. E' un piccolo episodio nella carriera di un mezzofondista che ha scritto la storia dell'atletica master mondiale. E' stato capace, a 42 anni, di correre la maratona in 2h20'21" e di vestire la maglia della nazionale. Non ricordo più i record mondiali M40, M45, fino alla categoria M80 fra strada, indoor, mezze maratone....Oltre al mio ricordo, il mondiale M45 dei 10000 m strappato al campione olimpico Alain Mimoun una sera di ottobre del 1981 a Villa Gentile. Ebbene, c'ero anch'io...
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 427
I capoclan delle tribù scozzesi organizzano corse in montagna sulle Highlands già nel tredicesimo secolo. Dante Alighieri nella Commedia accenna al Palio del drappo verde di Verona. "Storia della corsa" di Thor Gotaas (Odoya, 2008) è una piacevole rassegna storica di traguardi, sfide, primati. E non mancano le sorprese che possono venire dal mondo letterario, con citazioni di ultramaratone fatte da Shakespeare , o racconti navajo...Un libro che si legge tutto d'un fiato.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 461
13 aprile 2003. Paola, fortissimamente Paola. Paula Radcliffe si avventura in un territorio nuovo per quanto riguarda lo sport in rosa. La ragazza di Nortwich entra nel trentesimo anno di età con 2:15’25” nella maratona. Succede nella London Marathon, ciliegina sulla torta di una carriera atletica ricchissima di risultati. Non ci sono questa volta mezzofondiste africane che ne sfruttino la ruota: la aiutano i keniani Samson Lopuyet e Christopher Kandie, poi Paula, con la caratteristica andatura ciondolante, è da sola e piomba sul traguardo migliorando di 1’29” il precedente record.Seconda è un’altra signora dei 42,195 chilometri come la keniana Catherine Ndereba, 2:19’55”. Il 2003 la vedrà ancora in grande spolvero a Chicago: prima anche nei Campionati mondiali di mezza maratona in Portogallo.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 434
La copertina del libro raffigura una scena diventata mitica per lo sport mondiale. Gelindo Bordin bacia il tartan dello Stadio di Seul dopo avere tagliato il traguardo della maratona olimpica del 1988. Il racconto "L'anello rosso" (Bur, 1989) è stato scritto proprio dal campionissimo veneto e narra la vita di un maratoneta che, dopo sofferenze e sacrifici, riesce a trionfare alle olimpiadi. La storia si svolge in una città semidistrutta da una catastrofe nucleare e retta da un governo in persona. Chi comanda aiuta i cittadini a primeggiare , ma impone i propri sistemi e le droghe. Buona lettura!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 499
18 aprile 1974. Metà anni settanta. Conosciuti anche come "Anni di piombo". A Genova un commando delle Brigate Rosse rapisce il giudice Mario Sossi. Giugno 1983: Mario Sossi è l'organizzatore della prima Stragenova, trenta chilometri da Nervi a Voltri, patrocinio de "Il Secolo Xix". In questo lasso di tempo cos'è avvenuto? "Dopo l'esperienza nel "carcere" delle Brigate Rossi- ci spiegò Mario- avevo avuto degli scompensi cardiaci. Ci vollero anni per rielaborare il trauma". Mario inizia a corricchiare per le vie di Albaro, un suo classico è il Forte di San Martino. Diventa presidente del Gruppo Sportivo Alpini. Nel 1984 la Stragenova decolla: arrivano atleti come Claudio Solone, Orlando Pizzolato, Massimo Magnani, Valter Merlo. Alain Capovani....Vita nuova.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 436
Il 2 aprile 1995 il messicano Dionicio Ceron diventa il primo a avere vinto per due volte consecutive la London Marathon. Il primo posto è un confronto appassionante, incerto sino all'ultimo chilometro, con uno altro "crack" dello scenario mondiale come l'australiano Steve Moneghetti . In prossimità del Big Ben l'elegante mezzofondista "chicano" allunga imperiosamente e vince in 2h08'30". Steve fa appello a tutta la grinta ma cede per soli tre secondi. Completa il podio il portoghese Antonio Pinto (2h08'48"). Qualche mese dopo Dionisio sarà argento nei Mondiali di Goteborg, preceduto dallo spagnolo Martin Fiz. L'anno dopo è di nuovo lo scatenato messicano a fare tris nella ricchissima kermesse in riva al Tamigi con un millimetrico 2h10'00". Re di Londra, è il caso di dire....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 410
Uscito in tempi non sospetti (era il 1978) "Il potere psichico della corsa", dell'americana Valerie Andrews, è un piacevole libro-manuale ricco di consigli riguardanti proprio gli aspetti psicosomatici del correre. Soffrite di ansia? O, peggio ancora, di attacchi di panico? Imparate a correre ascoltando i messaggi che vi manda il vostro corpo. C'è tutta una serie di esercizi introduttivi alla corsa, e non solo. E' presente una rassegna di corse rituali in culture diverse (es.:Bali) dove l'attività fisica è una liberazione della mente.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 763
Luca Schiasselloni è un medico di Rapallo impegnato in prima linea nella lotta al coronavirus. Luca è anche runner e triathleta di buon livello.Riportiamo l'intervista fatta da Silvia Pedemonte sul "Secolo XIX" di venerdì 3 aprile.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 491
Marco Pari oggi, 3 aprile 2020, compie 62 anni. Non si sarebbe certo immaginato di trascorrere un compleanno all'Ospedale. Ma sta combattendo alla grande con un'antagonista certo più subdolo e cattivo di un mezzofondista. E ce la farà, lo sappiamo, tirando fuori le energie proverbiali delle sue volate. Quelle che ci sono rimaste nel cuore. Quelle che ci spingono a dire: "Forza Marco!". La sorella Stefania dice che gli incitamenti (anche virtuali) gli fanno un gran bene.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 453
Grand'Italia il 16 aprile 1989....Milano ospita una delle ultime edizioni della Coppa del Mondo di maratona. Circuito con arrivo sul tartan della mitica Arena. Subito si forma un gruppone comprendente gli etiopi Metaferia Zekele, il navigato Dereje Nedi, Gianni Poli, Saalvatore Bettiol e il francese Dominic Chauvelier. Si viaggia su ritmi abbastanza tranquilli fino circa a metà gara. A quel punto si intravvede il disegno tattico della corsa: Dereje Nedi, l'esperto della situazione, opera un allungo micidiale.Lo seguono solo Zekele e Poli. Si crea un vuoto che accusano tutti gli altri.La folla assiepata lungo il percorso fa un grande tifo per Poli, il bresciano d'acciaio, il primo, nella storia dell'atletica italiana, a scendere sotto 2h10' sulla distanza. Però non c'è niente da fare contro la freschezza di Metaferia Zekele, che compie l'ultimo chilometro in 2'55" e va a vincere in 2h10'28" davanti a Nedi, 2h10'36" e Poli, 2h10'49". Settimo Bettiol in 2h12'41". l'Italia sarà seconda , preceduta dalla sola Etiopia. Sarà l'ultima volta della rappresentativa della Germania Orientale, sesta e preceduta (indovinate un pò) dalla Germania Occidentale.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 451
La gara dell'Acquedotto, originariamente in calendario ai primi di marzo, poi rimandata al primo maggio per problemi di coronavirus, è stata definitivamente rimandata a data da destinarsi. Questo per il protrarsi della situazione di emergenza e, non ultime, per le disposizioni federali (Fidal), che hanno annullato tutte le manifestazioni di atletica e corsa su strada fino al 31 maggio. E' quanto comunica il settore podismo della Gau Struppacon a capo la dinamica Giulia Merlano.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 511
Il famoso scrittore israeliano David Grossman nel breve racconto "Jogging" (compreso nel numero di Micromega del marzo 1988) descrive la corsa notturna di un soldato israeliano . Nel semplice gesto di correre, c'è la ricerca di quiete nella terribile realtà della guerra. "è il rumore dei tuoi passi, e anche la ben conosciuta tranquillità della corsa- o per meglio dire, la ben conosciuta sonnolenza della corsa- anch'essa ti renderà più facile sopportare il peso delle prossime ore...". Nel racconto ecco una bella descrizione di una gara: "...e tutte le roche canzoni si smorzano velocemente dopo il terzo o quarto giro di pista, e al loro posto si sente negli orecchi il battito fisso e tambureggiante del sangue, e fulge e sorge la luce della morbida carne delle conchiglie del pensiero...". "Strana è la corsa, stanotte; e stancante tanto da purificarti, e ti aiuta molto bene a collegare assieme le radici nascoste degli attimi...". Da leggere.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 407
6 aprile 1957. Nasce a Scarnafigi (Cuneo) Maurizio Damilano. Lui e il fratello gemello Giorgio sono attratti dalla marcia. Si distinguono prima nei Giochi della Gioventù, poi negli incontri internazionali giovanili. Passano alla Sisport Fiat di Torino. Maurizio è sesto agli Europei di Praga 1978: arriva poi il magico giorno dell’Olimpiade di Mosca, 24 luglio 1980. A pochi chilometri dalla fine in testa alla venti chilometri sono Maurizio, il messicano Daniel Bautista e il sovietico Solomin. Solomin e Bautista accelerano il ritmo in un modo che sarà loro fatale: vengono squalificati. E così Damilano entra trionfalmente primo nello Stadio Lenin accolto da un boato. Campione olimpico! “Marcia trionfale”, titola la Rosea il giorno dopo. Non basterebbe una rubrica a raccontare le imprese di un monumento del tacco e punta di tutti i tempi. Campione mondiale 1987 a Roma e a Tokyo 1991 (sempre nella 20 km), 21 volte campione italiano su tutte le distanze della marcia. Ha stabilito anche le migliori prestazioni mondiali di 30 chilometri e due ore in pista.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 506
Il francese Jean Baudrillard (1929-2007) è stato un filosofo e sociologo che, nei suoi libri, si è occupato con spirito caustico di mode e modi di vivere. Nel libro "L'America" (1987) ha dedicato un capitolo alla corsa a New York. Ecco alcuni passi: " Si può fermare un cavallo imbizzarrito, npn si ferma un jogger. Eccolo con la schiuma alla bocca, spasmodicamente intento al suo interiore conto alla rovescia, all'istante in cui passa allo sttao di trance...Guardatevi soprattutto dal fermarlo per chiedergli l'ora, sarebbe capace delle peggiori reazioni. Non ha il morso in bocca, ma può tenere dei pesi in mano , o anche nella cintura. Ciò che lo stilita del III secolo cercava nella penitenza e nell'immobilità orgogliosa, lui lo cerca nell'estenuazione muscolare del corpo". Parole che sembrano terribilmente al passo con i tempi....