- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 417
21 aprile 1985. Londra cerca di replicare a Rotterdam, il giorno dopo il favoloso record mondiale di Lopes (2h07'11" in assoluta solitudine). Il ricco montepremi della gara sulle rive del Tamigi mette in concorrenza l'ex primatista all time Steve Jones (2h08'04") e la medaglia di bronzo di Los Angeles Charlie Spedding. Ce n'è abbastanza per capire che ci saranno fuoco e fiamme sulle strade che conducono al Big Ben.L'inizio è tattico, con i due che si controllano e passano a metà in 1h04'44", poi nella seconda parte Jones, come suo solito, accelera per staccare il compagno di avventure. Inizia a farsi più forte il ritmo e a passare ai 3'00" al chilometro. Nel finale Steve Jones, con passato più pistaiolo, va a vincere in 2h08'16". Ottimo, ma non basta per migliorare il mondiale del giorno prima. Secondo è Spedding in 2h08'36", al personale. Un 1-2 inglese che sarebbe stato merce rara di lì a poco...Ma è in campo femminile lo sfracello! La norvegese Ingrid Kristiansen parte fortissimo: 15'25" al primo cinquemila! Poi l'andatura scema (relativamente: 32'52" ai 10 km) ma al passaggio di metà gara (1h10'09") si capisce che la grande mezzofondista cerca di correre sotto le 2h20'00". Il sogno si infrange contro la fatica degli ultimi chilometri, ma alla fine Ingrid vince con 2h21'06", nuova migliore prestazione all time! Cancellato il 2:22'43" dell'americana Joan Benoit....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 455
Già, perchè corriamo? Ognuno se lo sarà chiesto, almeno una volta. Roberto Weber, direttore di un Istituto di Ricerca e scrittore, affronta il quesito in un libro uscito per i tipi dell'Einaudi nel 2007. La corsa è sottrazione del meraviglioso superfluo che anni di benessere ci hanno regalato. E produce ogni giorno eroi sconosciuti, che si aggiungono alle moltitudini che hanno percorso nel tempo le stesse strade e compiuto gli stessi gesti. Il libro contiuene istantanee di vita vissuta come la prima campestre o il primo infortunio (la perdita dell'innocenza).
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 393
Joe Zawinul alle tastiere; Wayne Shorter al sax; Miroslav Vitous al basso. Nel 1971 bastarono loro a far gridare al "supergruppo" quando si formarono i Weather Report. Zawinul e Sorter, in particolare , venivano dalla scuola del grande Miles Davis. Jazz unito ai ritmi del rock, quindi jazz-rock nella migliore delle maniere. Ritmi martellanti, con il dovuti spazi agli assoli. "Sweetnighter", del 1973, dopo gli sperimentalismi dei primi due Lp, è una miscela esplosiva di groove graffianti, di musica che sembra instancabile, in un'alchimìa che la rende sempre diversa come "125th street congress ", quasi un funky trascinante ante litteram, oppure il misticismo di "Adios". Un bel disco.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 432
20 settembre 1987. Un clima caldo umido tipo Bangkok accoglie circa 200 partenti in occasione della Maratona di Colombo. Il percorso: da piazzale Kenney nel centro cittadino, sopraelevata , Sestri Ponente, ritorno, Struppa e arrivo in piazzale Kennedy. Subito in testa la coppia Domenico Massari-Colin Moxsom (Gbr), quindi il sottoscritto e Massimo Cugnasco. Alla fine Massari insiste, stacca Moxsom e vince una delle sue innumerevoli gare del genere in 2h26'02". Stacca nettamente il britannico, secondo in 2h27'26". Terzo è Cugnasco (Aaa Genova), 2h39'14". Quarto il sottoscritto 2h40'59", incappato in un errore del percorso.Più qualificate le gare corte: nella mezza affermazione di Gianni De Madonna in 1h06'32" davanti a Lakhim Driss (Marocco) 1h06'33" e a Mariano Penone (Cus) 1h06'34". Sui dieci chilometri vittoria dell'inglese Steve Harris, mezzofondista da 13'30" sui 5000 m, davanti a Giuseppe Miccoli.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 441
Sotto la cura di Lucio Gigliotti, Gelindo Bordin effettuò il training fondamentale prima della maratona olimpica di Seoul'88, apice della carriera del runner veneto. Ecco alcuni stralci dell'imponente allenamento.
Lunedì 11 luglio- 3 km riscaldamento + 20 km medio-veloce (da 3'10" a 3'00" al km)- 2 km defaticamento
Martedì 19 luglio- Matt: 20' lenti + 5x9' rec3' fra una ripetuta e l'altra, 2 km defaticamento.Pom: 1h10' lenta
Sabato 23 luglio- Matt:10x1'30" forti+ 10x1' forte. Pom: 1h00' lenta
Domenica 14 agosto- Matt: 15' + 27 km medio. Pom: 3x7 km rispettivamente a 20'57", 20'54", 20'32" con rec 1000 m a 3'10" fra le prove.
Venerdì 26 agosto- Matt: (in salita) 30'+30'+30' a velocità comprese fra 3'10" e 3'00" al km. Pom: 1h00' lenta
In 84 giorni di preparazione Bordin percorse 2600 km (una media di 30.9 km al giorno)
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 474
25 aprile 1980. Il Campionato italiano di maratona si disputa nella "Città Eterna", e non sarà la prima volta... Gioca in casa Michelangelo Arena, siciliano trapiantato alle Fiamme Gialle, ma sulla sua strada incontra il marchigiano Anelio Bocci, che nel 1981 sarebbe stato capace di 2h12'11" a Tokyo, oltre che più di 20 chilometri nell'ora di corsa. Alla fine prevale Arena per una manciata di secondi. Da notare la prova del 41enne laziale Umberto Risi, a 41 anni capace di 2h21'02". Risultati-1° Michelangelo Arena (Fiamme Gialle) 2h16'17"; 2° Anelio Bocci (Telettra Rieti) 2h16'44"; 3° Giampaolo Messina (Cus Torino) 2h18'26"; 4° Gianni Poli (San Rocchino Brescia) 2h18'31"; 5° Ennio Colò (Valchiese) 2h19'11"; 6° Renzo Gorini (Pro Patria Milano) 2h19'20"; 7° Orlando Pizzolato (Emar Schio) 2h19'39"; 8° Antonio Erotavo (Fiat Bari) 2h20'49"; 9° Umberto Risi (Podistica Roma) 2h21'02"; 10° Benito Tullli (Podistica Roma) 2h21'42".
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 417
Diciamo la verità: man mano che si è alzata l'asticella delle prestazioni dai 10000 alla maratona, si è cominciato a intravvedere il limite delle due ore in maratona. In realtà partì tutto da lontano, ad esempio dai passaggi record di 59' e pochi al ventesimo chilometro dell'australiano Derek Clayton nel 1968...Poi vennero Belayneh Dinsamo, il povero Samuel Wanjiru, Geoffrey Mutai..Il libro di Ed Caesar "Due ore" (Einaudi, 2016)illustra l'attività dei pionieri del mezzofondo e della maratona, ed è ricco di episodi e interviste. Ah, dimenticavo: lo scorso 12 ottobre a Vuenna, anche se in maniera discussa, il keniano Eliud Kipchoge ha corso la maratona in 1h59'40"...
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 480
La prima parte di stagione era andata bene per Andrea Ghia del Cus Genova, capace di correre i 3000 indoor in 8'26"32 a Padova, poi la terribile e destabilizzante vicenda del Coronavirus lo ha toccato da vicino, visto che il 26enne mezzofondista lavora proprio a Milano, uno degli epicentri della malattia: "E' stato terribile- dice- attualmente lavoro in smart working dalla Versilia (ha preso una live inflessione tosca, fra l'altro, ndr), dove mi sono trasferito temporaneamente e dove vivo con Federica Baldini ". Sua fidanzata e ottima mezzofondista a sua volta. "Occorre equilibrio in questo momento. Da parte dei podisti, maratoneti e runner in generale serve il rispetto delle regole. Fino a qualche settimana fa , ad esempio, correvo mantenendo la distanza di 200 m; al tempo stesso trovo assurdi gli insulti nei confronti di chi corre". Andrea lavora come manager in un'azienda di software specializzati. A Milano ha sempre trovato modo di conciliare studi impegnativi di Economia, e poi il lavoro con attività a alto livello. "Qualche settimana fa ho avuto un calo di motivazioni, mi sono fermato completamente. Ho ripreso da qualche giorno. Pazienza, speriamo di riprendere a poco a poco". Già, la ripresa....gli chiediamo , a suo parere, quando si potrà riprendere con gli allenamenti: "Non prima di giugno, secondo me. Circa le gare in pista, proprio non saprei. L'obiettivo sportivo, adesso, è quello di riacquistare le motivazioni". Ritorneranno, ne siamo certi.....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 462
Aprile 1992. Un giovane Alessandro Lambruschini vince il Vivicittà genovese davanti a Roberto Porro e Massimo Cugnasco, entrambi dell'Associazione Amatori Atletica Genova. Uno dei più grandi siepisti di tutti i tempi è primo al termine di un circuito che si sviluppa fra Piazzale Kennedy, corso Italia, le strade della Foce. Fra le donne si impone Lucilla Andreucci della Forestale davanti a Elena Riva.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 446
Roma, 17 aprile 1982. Scatta la gara dell'ora in pista con un ospite illustre: l'australiano Robert De Castella, allora detentore della migliore prestazione mondiale in maratona: 2h08'18". Nella capitale sono riuniti i migliori specialisti azzurri, decisi a realizzare buone prestazioni, ma è proprio "Giuspin" Giuseppe Gerbi, due anni prima quinto all'Olimpiade di Mosca sui tremila siepi, a godere dei favori del pronostico. L'australiano inizia a girare con ritmi proibitivi per tutti gli altri e ben presto è solo al comando. Da dietro Giuseppe Gerbi e il veronese Loris Pimazzoni seguono a debita distanza. Il clamoroso è che De Castella, che in quel mondo chiuderà il tour italiano (dopo Mondiali di cross e Stramilano) , cede un pochino negli ultimi giri. Alla fine l'australiano sarà primo con 20.516 metri . Ed è uno spettacolo la volata per il secondo posto, con Gerbi che realizza la migliore prestazione italiana con 20.483, seguito a brevissima distanza da Loris Pimazzoni (Riccardi Milano), 20.467.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 437
Già dalla copertina del disco si capisce che non sarà una passeggiata...Nel lontano 1969 esci il doppio lp "Ummagamma" dei Pink Floyd. I Floyd faranno i soldi con "The dark side of the moon", ma l'utopia del pop è rappresentata proprio qui.La prima parte , dal vivo, comprende brani rock trascinanti come "Astronomy domine" o psichedelia pura come "Set the control fort the heart of the sun". Il secondo disco è sorprendente nell'incipit di "Sysyphus": atmosfere solenni (che poi verranno replicate in Atom Heart Mother) interrotte dal furore pianistico di Richard Wright, che sembra imitare lo stile del jazzista free Cecil Taylor. Il vero capolavoro della seconda facciata è Grantchester Meadows, tranquilla ballata country meditativa, quasi malinconica (ricorda le solitudini musicali di Nick Drake).Un disco unico.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 525
A 33 anni lo scrittore giapponese di successo Haruki Murakami decide di iniziare a correre. E' il 1973. E' una folgorazione. L'autore di romanzi come "Norwegian Wood" e "Kafka sulla spiaggia" vive meglio praticando una sport che, a sua detta, lo aiuta nello scrivere. C'è un parallelo fra coltivare il talento letterario e sportivo? Pare di sì, secondo Haruki. Che trova continuamente motivi di ispirazioni al termine della Maratona di Boston, o addirittura della Cento chilometri del Lago Saroma. Perchè lo scrittore è anche un maratoneta. Un bel giorno ha il privilegio di intervistare un eroe dell'atletica nipponica come Toshihiko Seko, vincitore a Boston, Chicago, Tokyo, Fukuoka. Gli chiede se non ha mai avuto poca voglia di correre o faticare in allenamento: "E me lo chiede? Certamente!", risponde il mitico runner. "In quel momento l'ho sentito vicino a un amatore come me", scrive Haruki. Tutto questo si trova ne: "L'arte di correre" (Einaudi, 2007)
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 451
Oggi compie 47 anni Haile Gebrselassie. A mio parere, il più grande mezzofondista di tutti i tempi. Ha stabilito le migliori prestazioni mondiali, nel corso della sua carriera, dai 3000 ai 5000 ai 10000 m e, su strada, nella maratona. Oltre a 21.285 metri nella gara dell'ora. Adesso è un uomo d'affari, e potrebbe raccontare ai suoi nipoti tanti episodi, anche curiosi. Come quando , in una finale mondiale dei 10000 m a Stoccarda, tolse inavvertitamente una scarpa a Moses Tanui, che si inferocì e poco mancò a una rissa , tagliato il traguardo. Ma è un dettaglio...Era impossibile, per molti, prevalere nei confronti di un mezzofondista dotato di una grande velocità di base (1'49"35 sugli 800, 3'31"76 nei 1500 m indoor. Volata lunga, volata corta, non c'era niente da fare....Un aneddoto? Il vostro redattore è a Vigevano, aprile 1999, per intervistare Paul Tergat, altro runner che ha fatto la storia. A un certo punto mi dice: "Gebrselassie? Un fenomeno".
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 445
1985-2020. In 35 anni la migliore prestazione mondiale di maratona è migliorata di 5'22" . Si è passati dal 2h07'11" di Carlos Lopes all'impresa di Eliud Kipchoge, primo sotto il limite delle 2h02'00" con 2h01'39" , attuale record. I primati si sono spostati da Rotterdam (due volte) a Berlino (8), con Londra e Chicago uno a testa. Vere e proprie pietre miliari 2h06'50" di Dinsamo (primo a correre la maratona a 3'00" al chilometro), quindi 2h03'59" di Haile Gebrselassie, 2h02'57" di Dennis Kimetto, e l'attuale capolavoro di Kipchoge, inizialmente pistaiolo, poi convertitosi alla pista.
Ecco in ordine cronologico la sequenza delle migliori prestazioni mondiali.
2h07'11 Carlos Lopes Por Rotterdam (Ola) 20.04.85
2h06'50" Belayneh Dinsamo Eti Rotterdam 17.04.88
2h06'05" Ronaldo Da Costa Bra Berlino (Ger) 20.09.98
2h05'42" Khalid Khannouchi Mar/Usa Chicago (Usa) 24.10.99
2h04'55" Khannouchi Londra (Gbr) 14.04.02
2h04'29" Haile Gebrselassie (Eti) Berlino 20.09.07
2h03'59" Gebrselassie Berlino 28.09.08
2h03'38" Patrick Makau (Ken) Berlino 25.09.11
2h03'23" Wilson Kipsang (Ken) Berlino 29.09.13
2h02'57" Dennis Kimetto (Ken) Berlino 28.09.14
2h01'39" Eliud Kipchoge (Ken) Berlino 16.09.18
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 475
Il belga Gaston Roelants è stato oro nei 3000 siepi all'Olimpiade di Tokyo'64. Ha stabilito anche il record mondiale della specialità portandolo a 8'26"4 nel 1965. Grande talento, ma capace anche di spaziare in maratona e nella corsa in montagna (prese parte anche alla Sierre-Zinal). E' singolare, nella sua preparazione, la combinazione di fartlek e ripetute.Ad esempio-
Aprile 1960: 10 volte i 100 m in 14" con 300 m di recupero. Altro intervallo di 10'- 10x600 m in 1'45" con rec 600 m di corsa facile. Ecco un altro esempio: 5 volte 60 m a velocità intensa con 200 m rec corsa facile- 4 x400 m in 65" con recup 400 m corsa facile- 5' recupero- 2x1000 m in 2'50" con rec 10' facili.
Luglio 1960- 8x200 m in 28" con 40" di rec corsa facile- 6x200 m con rec 1' facile
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 461
Nel 1972 i King Crimson si sciolgono. Ma, nel 1973, rinascono. E incidono uno dei dischi cardine del Progressive: "Larks' tongues in aspic". La formazione di Robert Fripp include il batterista Bill Bruford e il percussionista Jamie Muir. Dopo il pop rock di "In the court of Crimson King", inizio molto felice, ecco una musica ardua, intricata ma affascinante. "Larks' tongues in aspic" part one inizia con percussioni quasi etniche, poi continua con un assolo di violino, quindi si riprende il tema iniziale fino a un crescendo che sembra imitare la musica di Strawinsky. Pause e accelerazioni...nel 1973 questo è il sound della band di Fripp. Ma tutto cambia ancora con "Easy money", ballata fintamente scanzonata , che sembra riportare tutto nei termini di un pop melodico. Il finale è memorabile con "Larks' tongues in aspic"-part twuo: miscela di musica sperimentale con il ritmo che, all'improvviso, vira verso un heavy metal serrato. La rivista "Rolling Stone" lo inserisce nei primi venti album di Progressive della storia della Musica. Ci sarà un motivo....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 474
Solo un uomo è riuscito a vincere tre gare in un'Olimpiade: Emil Zatopek.Il libro "Emil Zatopek , una vita straordinaria in tempi non ordinari" (2016, 66thand2nd) del giornalista inglese Rick Broadbent è una bella biografia della "locomotiva umana", unico a vincere 5000, 10000 m e maratona in una sola Olimpiade (Helsinki 1952). "Amava correre, era nato per correre", si legge in un capitolo. Un atleta che precorse i tempi stabilendo fior di tempi. Ma un atleta che si calò perfettamente nei tempi difficili della sua ex Cecoslovacchia appoggiando il nuovo corso di Dubcek e la Primavera di Praga.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 446
8 febbraio 1998. Alla Fiera del mare di Genova, sulla pregiata pista del Palasport, si svolgono i campionati italiani assoluti indoor.Invitato d'eccezione ai 3000 metri è il keniano Moses Kiptanui, il "re" dei tremila siepi. Corre fuori gara, ma le luci della ribalta sono tutte per lui. E' stato il primo a scendere sotto gli otto minuti nella specailità conosciuta come "la campestre in pista". E' una giornata grigia, fuori. E sottolineo "fuori", perchè dentro c'è attesa per uno dei grandi dell'atletica e "uno dei grandi", anonima tuta blu e berretto a pon pon in testa per proteggersi dal freddo, fa un riscaldamento da 3'30" al chilometro sull'anello esterno del Palazzetto. Tempo venti minuti e parte la gara. Moses subito va in testa con passo leggero. 2'30" il primo mille, Nessuno osa raggiungerlo. Ha una falcata leggera, quasi da fenicottero che tocchi appena il legno della pista. Il passo si trasforma in una falcata che letteralmente divora lo spazio. In pieno controllo, Kiptanui vince in 7'46"89. "Sono qui in Europa per una serie di meeting- dice- bella questa pista!". Non ha neanche sudato. Gli chiediamo qualcosa circa la preparazione. "Tanti chilometri in altura, poi, quando si avvicinano le gare, aumentiamo la velocità nelle prove ripetute". Facile, no?: "Le siepi saranno la mia gara anche quest'anno. Poi, qualche 5000 m..". E ricapitoliamo i suoi record personali: 7'56"16 sui tremila siepi, 7'27"18 sui tremila, 12'54"85 sui 5000 m (in uma memorabile edizione del Golden Gala). Tre volte campione mondiale sulle siepi, argento olimpico a Atlanta. Gli chiediamo , quasi proivocatoriamente, se gli sembra di andare più forte sui tremila piani o con siepi: "Con le siepi!", risponde sorridendo. Un altro grandissimo che ha nobilitato la pista del Palasport....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 454
Nel 1972 i Genesis raggiungono l'apice della produzione discografica e del loro stile con "Foxtrot". A mio parere è una pietra miliare del Rock progressive. Atmosfere misteriose, solenni, che cambiano in "teatrini" come "Get'em out by friday". Il pezzo centrale di tutto il disco, nella seconda parte, è "Supper's ready", lunga suite dove cambi di ritmo si mescolano a favole bibliche, a reminescenze classiche, in quella miscela unica che ha reso famoso il complesso e la sua mente, Peter Gabriel. La copertina si è ispirata al Golfo di Napoli. Non a caso in Italia i Genesis hanno sempre riscosso un grande successo. Domanda: cosa sono stati senza Gabriel?
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 450
1988: anno cruciale per la Maratona. Sabato 17 aprile l'etiope Belayneh Dinsamo, con 2h06'50" stabilisce a Rotterdam il nuovo limite mondiale alzando notevolmente l'asticella del limite umano sui 42,195 chilometri. Il giorno dopo, 18 aprile, per la prima volta un keniano vince a Boston. E' Ibrahim Hussein, che stabilisce l'accoppiata con New York e che vincerà anche nel 1991 e 1992. Ma è anche la prima volta di due italiani che scendono entrambi sotto il record di 2h09'57" (Poli, Chicago 1985): Si tratta di Gelindo Bordin, quarto in 2h09'27", e dello stesso Poli, quinto in 2h09'33". Davvero una bella giornata.