- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 520
Celle Ligure (Savona), 2 maggio 1992. Prima prova dei societari su pista. In una delle sue ultime competizioni, Stefano Mei vince i 10000 m con 29'12"13, nuovo record regionale, perchè ottenuto con la maglia della Carispe. Il crono migliora di circa quattro secondi il tempo ottenuto da Marco Pari del Cus Genova nel 1983.Siamo lontani dal 27'43"97 ottenuto a Oslo nel 1986, preludio al magnifico successo europeo di qualche mese dopo; ma è un segno di attaccamento ai colori del sodalizio spezzino, dove ha mosso i primi passi.Ecco l'ordine d'arrivo: 1° Mei (Carispe) 29'12"13; 2° Zandonella (Cus Genova) 31'12"84; 3° Penone (Maurina Imperia) 31'32"93; 4° Damele (Libertas Alba Docilia) 31'47"50; 5° Calia (Gillardo) 31'48"10.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 561
La Coppa Bissolati, una serie di manifestazioni giovanili su strada, portò l'atletica leggera sul territorio a Genova e provincia per almeno trent'anni. La foto in questione si riferisce a una gara nel quartiere di San Fruttuoso. Primo da sinistra, in abiti borghesi, Domenico Camponizzi, figura impagabile dell'Aics Enzo Peri di Cornigliano. Quindi, Vito Baldassarre, di lì a pochi anni siepista del Cus Genova, il mezzofondista della Gau Struppa Ricci e un imberbe Massimo Cugnasco.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 395
Circa 40 anni fa (era il maggio del 1980) Ian Curtis, leader dei Joy Division, avvertì "un peso insostenibile sulle spalle dei giovani uomini", come aveva cantato qualche anno prima, togliendosi la vita. Qualche mese prima era uscito "Closer", il disco più riuscito nella breve storia della band di Manchester. In due anni il complesso inglese era passato da un punk grezzo a una musica ricca di atmosfere cupe, che sembrava rifarsi ai Velvet Underground, fino a una new wave indefinibile. Gemme di "Closer"? Il ritmo martellante, con assoli di chitarra angoscianti, di "Atrocity Exhibition" (ispirato a un racconto di Ballard) e la preghiera elettronica di "The Eternal", dedicato a chi non c'è più. A proposito: la copertina è la fotografia di un sepolcro del Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova. Diversi fan dei "Joy" ancora adesso la vanno a visitare....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 415
Stanford, California, 1 maggio 2010. E' molto affollata la riunione internazionale imperniata sui 10000 m. Tre batterie, cosa inusuale per i tempi. Nella prima serie si viaggia subito a ritmi alti : il keniano Samuel Chelanga, il canadese Simon Bairu, Galen Rupp passano in 13'35" a metà. Li segue un mezzofondista alto, muscoloso, all'esordio in gara. Si tratta di Chris Solinsky, dello Wisconsin, che indossa la mitica canottiera verde con il pino stilizzato dell'Athletics West. Lo segue, a bordo campo, Alberto Salazar. Gli occhi della folla sono tutti su Rupp. Sembra maturo il record americano. A circa un chilometro dalla conclusione in testa Rupp, Solinsky, Chelanga. E qui avviene l'imprevedibile. Chris si allarga e supera Rupp e Chelanga. Se ne va con una progressione devastante: 1'00" il 400 metri intermedio. Salazar inizia a sbracciarsi, il pubblico è in delirio. Quasi 80 metri il "gap" su tutti. Ma è nell'ultimo giro che il Carneade diventa re: 54"00 , secondi quasi scanditi dall'applauso della folla. Alla fine Solinsky taglia il traguardo in 26'59"60, record americano, primo mezzofondista a scendere sotto il limite dei 27'00" a non essere nato nel continente africano! Straordinario. Peccato che Chris sia stato una meteora.....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 477
Genova, città in salita. Le creuze e le stradine (le antiche "montate") che dal centro cittadino salgono verso il parco del Peralto rappresentano, soprattutto d'inverno, un valido mezzo di allenamento e un'alternativa al traffico. Proponiamo diversi itinerari.
Manin-via Domenico Chiodo. Da piazza Manin si va verso la sede della Coop e quindi si intraprende una salita che, via via, si fa sempre più impegnativa. Si tratta di via alla Stazione di Casella. Dopo circa due chilometri si incrocia via Carso. A poco a poco si percorre un viale ombroso (l'ombra è ben accetta d'estate) , si percorre un'ampia curva e, con pendenza minore, si inizia via Domenico Chiodo. Il panorama è magnifico: il centro cittadino, il Promontorio di Portofino, la costa savonese.dopo un tratto pianeggiante, dove si può rifiatare, ecco uno strappetto che ci porta in prossimità di un archivolto.Si tratta del "culmine" del nostro percorso. Si affronta, poi, un rettilineo che , in pratica , segna il confine fra Castelletto e Oregina. Da qui fino in via Maculano si percorre un tratto rettilineo, dove eventualmente si può tenere un buon ritmo. Si arriva in fondo a via Maculano. Sono circa sei chilometri.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 417
Le imprese sportive e i record del marocchino Said Aouita hanno influenzato la prima parte degli anni ottanta. Campione olimpico sui 5000 m nel 1984, campione mondiale 1987, primo a scendere sotto i tredici minuti nei dodici giri e mezzo con 12'58"39: Aouita era in grado di spaziare con successo dagli 800 (1'43"86), ai 1500 (3'29"46, allora record mondiale) ai 10000 m (27'26"11). Ecco stralci della sua preparazione.
Periodo invernale- Sabato: 7x1000 m da 2'55" a 2'45". Domenica: fartlek. martedì: 30' risc- 1x2000 in 5'40"- + 2x1000 da 2'50" + 1x500 in 1'20".
Giovedì: fartlek. Sab: 30' risc- 8x500 in 1'25"- 30' facili
Periodo agonistico- Merc- 30' risc- 4x500 in 1'13"-1'13"-1'12"-1'14" con rec completo. Ven: 30' risc- 1x600 in 1'24"- 2x400 in 54"- 4x200 in 26"-25"-26"-25". Dom: 30' risc- 8x300 m in 45"-48" in leggera salita - 30' corsa facile. Martedì: 30' risc- 15x100 m in 12" -defaticamento.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 411
Negli ultimi anni è sempre più stato rivalutato l'aspetto psicologico nello sport. Anche innovatoive teorie psicosomatiche consentono un approccio nuovo e inquadrano in una nuova prospettiva il lato "freudiano" dell'attività agonistica. Il valdostano Pietro Trabucchi vanta una ricca produzione di libri in merito, grazie anche all'attività di consulente dell'Istituto di Scienze dello Sport del Coni e della Federazione di Triathlon. "Preparazione mentale agli sport di resistenza (Elika Editrice, 1999) è un manuale che include capitoli importanti come la gestione dello stress e dell'ansia pre gara con esempi illuminanti.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 453
Il 26 aprile 1980, 40 anni fa, l'olandese Gerd Nijboer, fino a quel momento sconosciuto, fa notizia: il longilineo assistente sociale vince la Maratona di Amsterdam in 2h09'01", nuovo record europeo. Completamente da solo, Gerd è regolarissimo, con 15'35" ai 5000 metri, 31'20", 1h02'02" al ventesimo chilometro. Non viene afflitto dalla "solitudine del maratoneta" nella seconda parte, anzi percorre a meno di 3'00" al chilometro gli ultimi duemila metri. Migliora il record di 2h09'12" stabilito dall'inglese Ian Thompson nel 1974.Il 1980 sarà un anno felice per l'atleta orange: all'Olimpiade di Mosca sarà secondo, preceduto da Waldemar Cierpinski. Due anni dopo vincerà il titolo europeo a Atene. Un leader della specialità negli anni ottanta.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 616
Sabato 28 aprile 1984. A Milano si disputa il Campionato italiano di Maratona. Oltre allo scudetto, in palio il viaggio all'Olimpiade di Los Angelese. Parte subito fortissimo Gianni Poli. Il mezzofondista di Lumezzane vuole il titolo. Evade ben presto dal gruppetto che comprende il siciliano Armando Scozzari, il bresciano Osvaldo Faustini, Rosolino Damele da Varazze, l'emiliano Vito Basiliana e Mariano Penone del Cus Genova. L'anno prima, a Roma, Mariano era arrivato a un passo dalla migliore prestazione regionale: 2h20'24", a soli tre secondi da Luciano Acquarone. A metà gara Poli è in testa con più di un minuto di vantaggio. Vincerà in 2h11'05" nonostante crampi al polpaccio nell'ultimo chilometro. Dietro, è lotta dura: Penone classe 1954,è quarto in 2h15'37", riportando il limite ligure su posizioni di assoluto valore. "E' andata bene- mi disse- certo, oggi Poli si è dimostrato di una classe superiore".
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 479
Gebrehanna Savio aveva iniziato alla grande la stagione 2020 on the road: prima il quarto posto alla Mezza Maratona delle due perle, poi 31'14" sui dieci chilometri di Fucecchio di inizio marzo, una delle ultime gare prima della terribile pandemia: "E pensare che, in Toscana, quasi ironizzavano sulle preoccupazioni di noi liguri!- dice con un tono di amarezza- Peccato davvero, perchè stavano maturando le premesse per correre al meglio la Mezza di Genova....ma adesso il problema principale è la salute pubblica". La pandemia ha avuto ripercussioni su tutto il mondo sportivo, in particolare quello podistico: "All'inizio ho interpretato la sosta forzata come un recupero per le gare fatte. Poi ho ricominciato a fare attività fisica: ginnastica in casa, qualche corsa attorno a casa". Gebrehanna vive sulle alture di Campomorone, nel verde. "Mai avuto nessun problema quando faccio la mia corsetta. Qui non si avvertono nè cattiveria, nè astio nei confronti dei podisti. Mi è dispiaciuto molto leggere certe cose sui media". Gli chiediamo cosa gli manca dello sport: "Più che altro correre insieme agli altri, fare gruppo, l'atmosfera che si crea. Le gare? No, quelle no". Ci si chiede quando si potrà riprendere a gareggiare: "Si possono fare solo delle illazioni. tarda estate? Non lo so. Andiamo verso un periodo di incertezza". Nel frattempo, il 27enne del Team della Salute ha riscoperto vecchi interessi: "La lettura. Sto completando Anna Karenina di Lev Tolstoj. Vorrà dire che mi farò una cultura". L'incipit del grande romanzo è: "Tutte le famiglie felici sono simili fra loro.". E di felicità se ne ha un grande bisogno....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 569
Il 2 luglio 1984 il portoghese Fernando Mamede stabilì a Stoccolma il record mondiale dei 10000 m portandolo a 27'13"81 dopo una gara a due con l'inseparabile amico-rivale Carlos Lopes.Fu quello uno dei momenti più alti del mezzofondo lusitano, costruito con l'aiuto e la supervisione di coach Moniz Pereira. Allenamenti di intensità, alternanze di terreni in modo da essere bravi anche nei cross: questi i principi del training del quale estrapoliamo alcuni momenti.
Novembre: (ripetute) 2x3000 m in 8'30" rec 3-5' facili; seconda settimana: 3x2000 m in 5'28"-5'30" stesso recupero.; terza settimana: 4x1500 m in 4'03" stesso recupero.
Gennaio: (ripetute) 3x2500 in 5'50" rec 5'; (seconda settimana) 4x2000 m in 5'30" rec 4' facili; quarta settimana 6x1000 m in 2'38" rec 3' facili
Negli altri giorni mamede effettuava ripetute su 200 e 400. Mamede correva "poco" (massimo 1h15') con 11 sedute settimanali. Nella stagione estiva si aumentava la velocità delle ripetute.Indubbiamente molta qualità
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 425
Gli "Who" sono stati, all'inizio, un complesso rock di rottura. Irridenti, provocatori, autoironici e nel contempo autori di un rock blues sanguigno, torrenziale. Tutto questo si incarna in "Live at Leeds" del 1970. La band è veramente carica: rivisitazioni di classici come "Summertime blues" , dove Roger Daltrey e John Entwistele duettano a meraviglia, fino ai deliri psichedelici di "Shakin' all over" e "Magic bus". Un pulsare continuo di energia, dove anche la batteria e le continue rullate di Keith Moon (Rip) trovano spazi incredibili. E' considerato il migliore album dal vivo del Rock.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 450
Genova, 8 febbraio 1984. La pista pregiata del palasport della Fiera conosce uno dei suoi classici magic moment: Il Memorial Pavolini. Per l'occasione, ecco una gara su distanza spuria, i 600 metri, che promette grandi cose. Arrivano appositamente dagli Usa Walter Mc Cpy e Mel Lattany. Stranamente, Donato Sabia non si fa sentire. Ci vuole, secondo una leggenda metropolitana, una telefonata concitata del paròn Mauro Cecchinelli, per farlo arrivare in fretta e furia a "Zrena". Cecchinelli cambia l'orario della gara: alle 19.30. E Donato ricambia con grande generosità: record italiano (1'02"0) ai 500 metri, europeo (1'08"2) alle 600 yards, 1'15"77 ai 600, meglio di Lee Evans, uno dei quattrocentisti più forti al mondo!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 419
Per la prima volta un keniano vince la Maratona di Londra: di lì a poco , fra Kenya e Etiopia, solo le briciole agli altri...E' Douglas Wakihuri, che l'anno primo era stato secondo nella gara di Seoul vinta da Gelindo Bordin, a menare le danze sul magnifico percorso che si snoda dal Meridiano di Greenwich. Con lui il gibutiano Ahmed Salah, ricco di gloria, e l'australiano Steve Moneghetti, uno "duro a morì". Il finale è una volata a tre emozionante: Wakihuri fa valere le sue doti di finissuer vincendo in 2h09'05" e precedendo di un secondo Moneghetti. Questa volta, dopo tanti secondi posti, Ahmed Salah è solo terzo in 2h09'09". Wakiihuri lo si potrebbe definire un vincente: poche gare, ma quasi tutte vinte. Ricordiamo il successo in Coppa del Mondo 1995 a Atene.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 406
Eric Liddell conquistò l'oro nei 400 m all'Olimpiade di Parigi 1924. Quella fu un'edizione fortunata per la Gran Bretagna, visto che Harold Abrahams vinse l'oro nei 200 . I due sono i protagonisti del film capolavoro: "Momenti di gloria". Il Libro "Momenti di gloria. La vita di Eric Liddell da eroe olimpico a martire moderno" di Duncan Hamilton (66thA2nd, 2016) è una biografia curata e ricca di fotografie dell'epoca. Dai trionfi di Parigi agli ultimi anni di vita da missionario della Croce Rossa in Cina, viene delineata la vita di un atleta animato da valori come la fratellanza, l'umanità, la fede. Uno stoico dello sport, fu Eric Liddell: "Ho corso i primi 200 più veloce che potevo.Poi gli altri 200 con l'aiuto di Dio".
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 421
Classe 1957, genovese, Massimo Cugnasco è un personaggio "storico" del mezzofondo ligure. Dopo un'onorata carriera su pista (30'40"9 sui 10000 m), 18.615 nell'ora, iniziata nel 1972, verso i 40 anni si diede alle ultra maratone con il bel 4° posto della categoria M40 ai Mondiali di 100 km di Cleder 2001 (chiusi con 7h24"01). Riportiamo alcuni stralci della preparazione da centista poco prima del mondiale in terra di Francia.
Lun: 4x10 km a 4'15" al km con rec 4'55" al km
Giov: 45 km a 4'25" al km
Dom: 5 ore a 500" al km
Merc: 2h45' corsa continua
Sab- Matt: 1h collinare. Pom: 1h corsa progressiva
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 428
Genova, aprile 1995."Eravamo tutti là", sembra una canzone di Adriano Celentano. Classico Vivicittà genovese di 12 km con partenza da Villa Gentile, via Albaro, corso Buenos Aires, via XX Settembre, piazza De Ferrari, viale Brigate Partigiane, corso Italia e arrivo al campo.Vincerà il keniano Shem Kororia, che poi sarebbe arrivato terzo sui 5000 m ai Mondiali di Goteborg. Un fuoriclasse: una leggenda metroplitana vuole che il capo dell'Uisp di allora, Scarabelli, lo abbia invogliato a schierarsi alla partenza piuttosto decisamente, perchè Shem, fino aa qualche minuto dallo sparo, era assorto in preghiera. Forse per quel contrattempo Shem non fu presente nel gruppo di testa delle prime battute (Peola, El Wafa, Ambrosino, Simeoni, il sottoscritto). Ci passò in prossimità di via Albaro con effetto "beep-beep" dei fumetti di Hanna e Barbera...In corso buenos Aires era già un puntino bianco. In concomitanza, in piazza De Ferrari, c'era il comizio dell'onorevole Fini allora di Alleanza Nazionale...Pare che, a circa un chilometroi dall'arrivo, in via Cavallotti, qualcuno avesse gridato a Kororia: "Tranquillo! Gli altri sono ancora a De Ferrari!".
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 418
Il mito di Stefano Baldini è anche legato alla Maratona di Londra. il 23 aprile 2006 Stefano è già campione olimpico dopo il magnifico primo posto di Atene 2004. E quindi è fra i favoriti della Maratona di Londra. Si parte forte, grazie alla presenza dei keniani Felix Limo e Martin Lel e del neoamericano Khalid Khannouchi, primo a scendere sotto le 2h05'00". Con 14'54" ai 5000, 29'53" ai 10000 e 1h03'21" alla mezza il runner emiliano sembra in grado di chiudere sotto 2h07'00". Gli altri sono più avanti, con un minuto di distacco. Nel finale Baldini accusa un pò la fatica, ma toglie quattro secondi alla migliore prestazione italiana conquistando il quinto posto in 2h07'22". Ecco l'arrivo: 1° Felix Limo (Kenya) 2h06'38"; 2° Martin Lel (Kenya) 2h06'41"; 3° Hendrik Raamaala (Sudafrica) 2h'06"55; 4° Khalid Khannouchi (Usa) 2h07'04"; 5° Stefano Baldini (Italia) 2h07'22".
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 432
Ornella Ferrara, lombarda di nascita ma poi ligure di matrimonio e residenza, ha conquistato nel 1995 la medaglia di bronzo nella maratona ai Mondiali di Goteborg 1995.Ecco stralci del training svolto sotto la regìa di Renato Canova pochi mesi prima del magnifico piazzamento.
(In quota- al Sestrière). Domenica 21 maggio- Mattina: 40' a 4'30" al km+ 10x200 m in 37"-38". Pomeriggio: 1h lenta con saliscendi
Mercoledì 24 maggio- Mattina: 20' risc- 1x3000 in 11'30" +1000 m in 3'34" rec 2'30" + 10x200 in 35"-36" con rec 200 m in 1'15". Pomeriggio: 1ha 4'30" al km.
Martedì 30 maggio- Matt: 30' risc- 10x300 m in 56" rec 100 m in 50"- 6' rec- 10x200 in 36" rec 200 m- 6' rec- 10x100 m in 15" rec 100 m in 1'15". Pomeriggio: 1h a 4'30" al km
Martedì 6 giugno-Matt: 1h20' a 4'20" al km. Pom: 50' a 4'30" al km
Domenica 25 giugno: 2h a 4'15" al km
Giovedì 6 luglio- Matt: 30' risc- 23 km in 1h22'50" con 8x2000 m in 6'56" -7'03"-6'59"-6'59"-7'00"- 7'03"-7'02"-7'00" con recuperi 1 mille attorno a 3'50". Pom: 40' lenti
Domenica 9 luglio: 34 km in 2h04'14"
Venerdì 21 luglio- Matt: 30' risc- 3x1000 in 3'22" rec 200 m- 3' rec- 6x200 in 34"-35" con rec 1'00"- rec 3'- 4x300 in 53"0 rec 1'- Pom: 40' a 4'30" al km
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 384
Maggio 1992. Facile vincere in casa, no? Danilo Azzarini del Circolo Luigi Rum vince la Straquinto, cinque chilometri veloci e senza respiro dall'ex Tiro al piccione e ritorno passando per i terribili strappetti delle vie antiche Romane e delle creuze, un alternarsi micidiale più consono forse a un mezzofondista. Alle sue spalle, nell'ordine, Alberto Azzarini (il cugino) e il sottoscritto. Una delle poche gare su strada urbane di allora....