- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 407
Genova, Palasport della Fiera del Mare, 4 febbraio 2001. Un giovanissimo Ennajeldrissi Aziz , tesserato per il Cus Genova, vince i 1000 cadetti in 2'51"1 davanti a Mauro Servalli della Maurina Imperia, 2'51"4. Il tutto a 15 anni.Inizia a far parlare di sè un grande talento, che poi realizzerà grandi cose da maratoneta vincendo la Turin Marathon e vestendo la maglia marocchina all'Olimpiade di Pechino 2008.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 415
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 512
Il keniano Kipchoge Keino è stato campione olimpico dei 1500 a Città del Messico 1968 e dei tremila siepi a Monaco Di Baviera 1972. La sua preparazione si svolgeva a 2000 m di quota, alle falde del Monte Kenya. Era una combinazione di trail e pista. Ecco uno schema settimanale
Lunedì: ore 6: 3 miglia (4800 m ) di corsa per le colline; mezzogiorno: 4x400 yards in 53"-55" su pista; tardo pomeriggio: interval training sulle 300 yards (45").
Martedì: mattino: 4000 m su strada, seguiti da variazioni. Tardo pomeriggio: 6-8 x 440 yards in 53" con 3' recupero
Venerdì: mattino- 4000 m saliscendi su strada; mezzogiorno: 7 km corsa lenta; tardo pomeriggio: 1h comprendente (in pista) 175 yards in 20"-25" di cui 6 a velocità massimale.
Tempo permettendo, Keino mercoledì o giovedì corre 4x1200 m a ritmo gara dei 1500 m intervallati da 5' facili.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 497
A Ferrara si disputa il Campionato italiano di maratona.Tutta la città si stringe, con tanto di cartelli da tifosi, attorno a Massimo Magnani, uno dei padri della specialità in Italia, vincitore in Coppa Europa l’anno prima a Agen. Molti i sorvegliati speciali in vista degli Europei di Atene. Spira un leggero vento contrario sui tanti presenti attorno al Castello Estense, ma la partenza è a bomba: Magnani passa in 9’00” ai primi tremila metri. Mentre si ritirano Marco Marchei e Stefano Brunetti, il maratoneta ferrarese insiste, ma al 15° chilometro è raggiunto da Giuseppe Gerbi.Magnani tenta di allungare molte volte fuori mura, sui lunghi rettilinei periferici, ma l’alfiere del Cus Torino lo tallona. Il finale, in volata, è impietoso per Massimo: prevale Giuseppe in 2:11’25” per soli tre secondi. Classifica: 1° Giuseppe Gerbi (Cus Torino) 2:11’25”; 2° Massimo Magnani (Cus Ferrara) 2:11’28”; 3° Michelangelo Arena (Fiamme Gialle) 2:15’07”; 4° Antonio Erotavo (Fiat Bari) 2:16’52”; 5° Vito Basiliana (Cus Ferrara) 2:16’58”.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 422
Nel corso di una riunione congiunta tra il Consiglio federale ed i Presidenti di Comitato regionale, tenutasi martedì 28 aprile in videoconferenza, la FIDAL ha formulato la propria proposta circa la composizione del gruppo di atleti di interesse nazionale che alla data indicata dal DPCM 26 aprile 2020, ovvero il 4 maggio, potrà riprendere la preparazione all’interno degli impianti secondo le linee guida che saranno diramate.
Sono da considerarsi “atleti di interesse nazionale” ai fini suddetti, coloro i quali, alla data di svolgimento dei campionati italiani individuali assoluti e di categoria outdoor dell’anno 2019, abbiano: 1) ottenuto lo standard di partecipazione alla manifestazione dei campionati italiani individuali assoluti e di categoria outdoor dell’anno 2019, e 2) abbiano raggiunto, alla data del 4 maggio p.v., anche la maggiore età (nel caso in cui alla prima condizione non facesse seguito la seconda, esplicita richiesta di autorizzazione potrà essere avanzata da chi esercita la potestà genitoriale dell’interessato). Tale norma avrà validità dal 5 al 18 giugno prossimi.
Sono da considerarsi altresì “Atleti di interesse nazionale”, anche coloro i quali nel corso della stagione 2020 si siano classificati ai primi tre posti dei Campionati italiani indoor Assoluti e di categoria Promesse e Juniores (per questi ultimi, sempre premesso il raggiungimento della maggiore età alla data del 4 maggio p.v.; anche in questo caso, ove la condizione della maggiore età non sia stata raggiunta, una richiesta di autorizzazione potrà essere presentata da chi esercita la potestà genitoriale dell’atleta interessato).
Per quanto riguarda i tesseramenti, i cartellini verranno prorogati fino al 2021 per quanto riguarda le categorie da esordienti a cadetti. E’ allo studio analoga proposta per le altre categorie federali.
Il parere della FIDAL sarà trasmesso al CONI affinché lo veicoli, come da testo del DPCM 26 aprile, all’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, cui compete la cura delle linee guida di ripresa delle attività sportive sul territorio nazionale.
"""""
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 433
Nell'antologia "Dissolvenze-corpi e culture nella contemporaneità", curata da Nicoletta Vallerani (Il Saggiatore, 2009) è presente un interessante contributo di Antonio La Torre, attuale direttore tecnico della Nazionale di atletica. nel capitolo "Atleta come Dio", La Torre esamina il rapporto fra corpo e superamento del limite nella performance sportiva. Alcuni passaggi sono illuminanti riguardo alla cura eccessiva del sè: "....Corpi palestrati e scultorei rischiano oggi di diventare immagini patinate che nascondono una profonda fragilità interiore, una perdita di valori morali e spirituali di riferimento. Inoltre l'esasperazione dell'esteriorità fa le sue vittime". La Torre si occupa anche della piaga del doping.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 434
Allenato da Federico Leporati, lo spezzino Stefano Mei è stato uno dei più grandi talenti dell'atletica italiana.il 1986 fu il suo anno d'oro: primo agli Europei di Stoccarda nei 10000 m, secondo nei 5000. Ecco la preparazione svolta dal campione ligure nei medi di aprile e maggio di quell'anno.
Aprile 1986- giovedì 17- matt: 30' cross, 20' facili+10' a 2'55"-3' al km. pom: 8x1200 m rec 2'. ven 18 forza generale con sovraccarico (8 serie) mezzo squat, divaricate, jump, polpacci +40' cross facile. sab 19: matt- 40' cross + andature . Pom: 3x3000 m con rec 4'30". dom 20: cronoscalata 6.5 km. Lun 21: matt 30' progressivo + allungi; pom: 2000 m+ 2x600 tre volte.. mar 22: fondo medio in pista. mar 23: matt 40' cross da 3'30" a 3'10". Pom: forza generale con sovraccarico , gemelli, squat + 30' cross facilie. Giov 24: matt- 30' cross facile; pom- esercizi di rapidità, ritmica+ 50' cross facile. ven 25: cronoscalata in salita 6,5 km.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 458
E' il 1 maggio 1976 quando, sulla pista olandese di Papendal, Jos Hermens alza l'asticella dell'ora di corsa. Termine un pò banale, forse, ma il baffuto mezzofondista, noto fino a quel momento come buon mezzofondista (27'41"25 sui 10000 m) occupa spazi sportivi importanti di cronaca con 20994 metri nell'ora. Migliora il "se stesso" del 28 settembre 1975 (20907 metri). Hermens, l'olandese volante, sfiora (per soli sei metri!) l'andatura di 2'55" al chilometro che, invece, verrà realizzata dal messicano Arturo Barrios nel 1991. Fino a quel momento il confronto nella gara dell'ora era stato molto europeo. Nel 1975 Hermens superò il quasi connazionale Gaston Roelants (belga), che aveva corso 20784 metri a Bruxelles nel 1972. Lo strano è che, da mezzofondista, Jos si convertì in brillante manager di grandissimi come Gebrselassie e Bekele. Geb stabilì l'attuale record (indovinate un pò) dell'ora di corsa, spronato a bordo pista da Jos!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 501
Dal quartiere signorile di Castelletto si dipartono molte salite e creuze che consentono di raggiungere punti molto panoramici. Vi proponiamo alcuni itinerari
1) Corso Paganini- villa Gruber- archivolto di San Bernardino- sentiero sotto le mura del Righi- zona tiro con l'arco. Da corso Paganini si può accedere alla bella zona parco di villa Gruber, dove l'ombra e il verde consentono attività motoria anche d'estate. Non è un'area molto grande, ma può essere utile per sedute tipo ripetute in salita brevi di 200 m. Se si continua, si percorre in salita una bella creuza che , nel giro di cento metri, porta al campetto di calcio di San Bernardino. Si intraprende un'aspra salita asfaltata, che poi conduce a un sentiero sterrato sotto le mura del parco Urbano del Righi. Si continua: ne vale la pena, immersi nel verde rilassante. L'ultimo tratto, in prossimità dell'Osservatorio, è da skyrunner. Al termine della salita ecco un panorama magnifico della Valbisagno. Sono circa quattro chilometri.
2) Corso paganini- villa Gruber- Chiesa Santa Maria della Sanità- creuza che accede a via Domenico Chiodo. Itinerario più urbano, ma non per questo meno impegnativo. Salite che si inerpicano vicino a orti, e che sboccano in via Domenico Chiodo. Assicurato panorama cittadino gratis. Circa tre chilometri.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 474
Si tratta di una delle famiglie più sportive d'Italia, almeno per quanto riguarda il mezzofondo. Una foto li ritrae giovanissimi sulla pista dell'impianto di corso Montegrappa a Genova. Da sin Guido Persi (1'50" sugli 800 e 3'53" sui 1500 m), le cugine Maria Luisa e Daniela (azzurra di maratona), le sorelle Paola (mezzofondista di valore nazionale, 16'47" sui 5000 m) e Anna e "u zio" Giobatta Persi, loro coach, nonchè attualmente validissimo ciclista master.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 420
Attendo con ansia l'uscita di "Athletics 2020", l'annuario di atletica del quale si occupa, dalla sua nascita, Peter Matthews.La "Bibbia" annuale per chi si occupi, a vario titolo, di atletica all'aperto, indoor, cross, strada: tutto, ma proprio tutto. Graduatorie maschili e femminili di tutti i tempi, annuali, biografie degli atleti di interesse mondiale, hall of fame. Per ogni anno le prime 200 prestazioni per ogni specialità. E si capisce anche la selettività dell'atletica. Tanto per fare un esempio, nel 2018 la migliore prestazione femminile di maratona era 2h18'11", la 200esima 2h30'30"! Sono entrate in queste preziose pagine, nel corso degli anni, le nostre Emma Quaglia, Silvia Salis, Luminosa Bogliolo, e Emanuele Abate, Davide Re. Un "must".
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 424
Sulla pista di Iffley Road, il 6 maggio 1954 Bannister , poco prima di partire, pensò ai preparativi: aveva riposato sei giorni per non disperdere energie, e il giorno della gara aveva mangiato frittata, lattuga e pomodori, e prugne alla panna. Si era astenuto dal bere. L'allora primatista, Gunder Hagg, aveva pronosticato in lui il successore al record. Lo aiutarono come "lepri", i compagni di allenamento Chris Brasher e Chris Chataway. I passaggi furono: 57"5, 1'58"2, 3'00"5 con 3'43" ai 1500. Alla fine: 3'59"4. Frantumato il crono di 4'01"3 dello svedese Gunder Hagg. Roger vinse il confronto virtuale, con la sagoma del fuoriclasse scandinavo. Del resto il record è un'astrazione ed è destinato a essere battuto...il 21 luglio dello stesso anno l'australiano Landy lo portò a 3'57"9. Ci fu un fiorire di leggende metropolitane. Pare che, il giorno dopo, Roger avesse sostenuto un esame universitario a Medicina. Il professore, ammirato, gli disse: "Ma lei è Bannister!". "Purtroppo si", rispose educatamente il futuro neurologo.L'attuale limite mondiale (3'43"13) è del marocchino Hicham El Guerrouj.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 440
Roger "Gilbert "Bannister, inglese, potente (1.80 x 70 kg) , aveva fatto la gavetta, come si sul dire, nel mezzofondo.Classe 1929, era progredito da 4'53" a 4'02"2 nel miglio, la distanza più anglosassone che ci sia (1609,34 metri). Ai campionati europei di Bruxelles Roger era stato terzo negli 800 m con 1'50"7. Fu allenato dall'austriaco Franz Stimpfl. Ecco alcuni stralci del suo training, molto qualitativo.
12 aprile 1954: 7x880 yards con recupero di 3' fra una prova e l'altra.
14 aprile: tre quarti di miglio in 3'02"0.
15 aprile: 880 yards in 1'53"0
16-19 aprile: escursioni sulle montagne scozzesi
22 aprile: 10x440 yards alla media di 58"9
24 aprile: tre quarti di miglio in 3'00"0
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 428
I Giochi Olimpici intermedi, probabilmente, negli intendimenti degli organizzatori, volevano creare qualche stimolo agli atleti in vista della rassegna a cinque cerchi. Così, a metà strada fra St.Louis 1904 e Londra 1908, si tennero nel 1906 a Atene. Il primo maggio la maratona fu vinta dal canadese Willlam Sherring, che fu primo in 2h51'23" davanti allo svedese John Svanbeg, 2h58'20". Dorando Pietro si ritirò al 24° chilometro, anticipando così la sfortunata prova londinese del luglio 1908.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 436
Il nome di Plutarco (50-120 d.c.) , filosofo e scrittore greco, è associato a temibili versioni dei tempi del Liceo. In realtà l'autore delle "Vite parallele", si occupò anche di benessere fisico. Nel libro "Consigli per mantenersi in buona salute" (Il Melangolo, 2015), l'autore raccomanda esercizi fisici semplici come corse e passeggiate a ritmo blando, per creare l'equilibrio fra anima e corpo. Il tutto all'insegna del motto "Conosci te stesso", che è eterno. Un piacevole vademecum.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 504
In base all'Ordinanza 22/20 della Regione Liguria....è consentito svolgere in Liguria le seguenti attività motorie e attività all'aria aperta:- corsa e utilizzo della bicicletta , dalle ore 6 alle 22, e esclusivamente in modalità individuale , nell'ambito del comune di residenza (o abituale domicilio) o del municipio di residenza (o abituale domicilio) per quanto riguarda il territorio del Comune di Genova. Tale ordinanza ha validità a partire dal giorno 27 aprile 2020 e fino alle ore 24 del 3 maggio 2020.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 444
Forse l'Ellesse Shoes Trophy di Perugia, che si disputò circa 34 anni fa (era il 19 aprile) è stata, come cast di partenti, la più grande corsa su strada di tutti i tempi. Circa 18 i chilometri con arrivo in salita da Corciano a Perugia, quindi con l'ultimo mille decisamente in contropendenza.In gara c'erano un primatista mondiale dei 10000 m (il portoghese Fernando Mamede), il primatista americano della stessa distanza (Mark Nenow), il bronzo 1983 del Cross delle Nazioni (il keniano Some Muge), e altri due mezzofondisti che avrebbero recitato grandi ruoli di lì a poco come l'inglese Roger Hackney (argento a Spalato 1990 nei 3000 siepi dietro a Panetta), e il keniano Paul Kipkoech (campione mondiale 1987 dei 10000 m). Ebbene, nell'ultima salita bruciò tutti l'inglese di origine indiana Steve Harris, primo in 51'46" davanti al keniano Mike Muyoki (51'49") e all'inglese John Solly (51'50") . Poi, nell'ordine. Muge (51'51"), Kipkoech (51'56"), Nenow (52'00) e Mamede (52'00"). Primo italiano Salvatore Bettiol, 16° in 53'33", seguito da Salvatore Antibo. Un ordine d'arrivo impressionante!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 554
Il finlandese Lasse Viren è stato il primo, nella storia dell'atletica, a vincere 5000 e 10000 m in due Olimpiadi consecutive: a Moanco'72 e Montreal '76, dove fu anche quinto in maratona, sfiorando il mitico triplete di Zatopek. Viren, allenato da Haikkola, era capace di percorrere 200 km alla settimana.Nel 1972 il suo allenamento base consisteva in 30 km di corsa continua a 4'00" al km , alternati a 15-20 km a 3'30" al km. D'inverno Lasse effettuava sedute di corsa in salita. Nel periodo preagonistico Viren inseriva prove di resistenza alla velocità , corsa continua e fartlek in natura. Nel periodo agonistico si inserivano corse a ritmo gara, fartlek e progressivi. Un ruolo importante era assunto da un test-gara consistente in 30' risc- 30' corto veloce (ritmo leggermente superiore a quello di un 10000 m)- 30' recupero- 3x3000 a ritmo gara 5000 m con 3' rec facili- e 3x mille metri alla stessa velocità con 1' recupero. Un lavoro di sintesi davvero pesante.....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 437
Chiunque pratichi o abbia praticato sport sa che c'è una correlazione con l'aggressività, con le pulsioni freudiane e con la parte oscura dell'animo umano. E' ancora attuale "Sport e aggressività "(Elias, Dunning, Il Mulino 1989), dove il grande sociologo tedesco Norbert Elias fa un'analisi dell'evoluzione dello sport e dei cambiamenti dovuti all'introduzione delle regole, interpretate dallo studioso come parte del processo di civilizzazione. Non a caso Elias aveva scritto il monumentale "Il processo di civilizzazione". Un'eccitazione controllata, la famosa "scarica di adrenalina", è il fulcro delle attività di sport e tempo libero. Fondamentale.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 446
Il 25 aprile 1974 a Cassinetta, vicino a Varese, inizia il tris di vittorie in maratona di Giuseppe Cindolo. Dai 5000 e 10000 m (sarà terzo agli Europei di Roma) non è passo semplice, ma "Pippo" ha i numeri per fare bene. E il mezzofondista dell'Alco Rieti ha il controllo perfetto della gara. Sempre in testa, chiude al primo posto in 2h15'41" rifilando quasi cinque minuti al siepista romano Umberto Risi, 2h20'06". Terzo è Giuseppe Buttà (Fiamma Tirrenica Barcellona), 2h20'18". Si fa notare al quarto posto un ferrarese, Massimo Magnani, 2h20'26". Farà parlare di sè....Per l'estroso maratoneta laziale è l'inizio di un magnifico tris: 1974-'75-'76, arricchito dal record italiano (2h11'45" a Fukuoka nel 1975)