- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 437
17 giugno 1980. A Villa Gentile si disputa un 1500 m. Vediamo nelle foto le fasi della gara. Nella prima foto Antonio Sollazzo del Cus Genova 8adesso apprezzato coach) tira il gruppo di testa. Lo seguono i consoci Marco Pari, Pino Macrì e Fulvio Fiorini. E nella seconda foto, ecco la micidiale volata di cui disponeva Marco Pari, che vince in 3'55"6 davanti a Macrì, 3'56"7. Tutti nello spazio di pochi metri. Una gara davvero avvincente.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 378
27 maggio 2001 a Eugene (Usa, Oregon). Eugene, affacciata sul Pacifico, è una città patria del mezzofondo statunitense. Si è fatta sempre atletica alla grande con l'Athletics West di Salazar, Prefontaine, tanti altri. Quel giorno, nel meeting su pista internazionale, il primatista mondiale dei 1500 m Hicham El Guerrouj vince il miglio (1609,44 m) con una grandissima prestazione. Senza dare l'idea di forzare, passa ai 1500 m in 3'35"24 già in solitudine e, con un ultimo giro attorno ai 53"0, sigla 3'49"92, lontano dal suo mondiale di 3'43"13, ma ottenuto praticamente in scioltezza già alla prima uscita all'aperto dell'anno. "Punto al mondiale sui 1500 m", dirà a fine corsa il campione marocchino. Sulla scia, l'americano Alan Webb con 3'53"43 è quinto e batte il record delle high school stabilito 36 anni prima da Jim Ryun.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 469
Edoardo Giorello, inesauribile pubblicista, statistico, allenatore, nel 2013 dà alle stampe : "Nomi, numeri e ricordi di tanti anni di atletica in Liguria" (Genova, con il contributo di Angela Cartesegna). Dietro a numeri, prestazioni cronometriche a 360 grandi dell'Universo atletica leggera ci sono uomini e donne con aspirazioni, pregi, difetti. E grandi assi come Stefano Mei. Il prezioso libro va a ritroso nel tempo, fino agli anni pionieristici ma ricchi di gloria di Emilio Lunghi, Gargiulo, Davoli. Passando per il dopoguerra con Pamich, De Florentiis. Fino ai nostri giorni. Completano il tutto foto d'epoca.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 398
Savona, 23 maggio 2018. Alla Fontanassa di Savona, in una giornata calda, anticipo quasi estivo, tutti sono concentrati sulla sfida dei 100 fra Filippo Tortu e Marcell Jacobs. Ma poco prima, ecco il pregiato sintetico caro a Marco Mura illuminarsi d'immenso grazie a Luminosa Bogliolo. La ragazza di Alassio vince i 100 hs in 12"99, con un responso cronometrico sotto i tredici secondi che da anni non si registrava in Italia. Di lì a poco per la 23enne cresciuta sotto la guida di Pietro Astengo, e poi affidata al tandem Madonia-Dotti, sarà un crescendo rossiniano: titolo italiano, poi, nel 2019, titolo mondiale universitario. Prima era arrivato anche l'argento ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona.....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 435
Grande successo della staffetta “La Liguria riparte di corsa”, organizzata dalla società RunRivieraRun con il patrocinio della Fidal ligure e di un pool di sponsor fra i quali la Genova Liguria Film Commission, che ha girato le riprese. Da Ventimiglia a La Spezia, la corsa (nel rispetto del distanziamento in base alle norme Covid) è partita da Ventimiglia sabato 23: primo staffettista il mezzofondista Luca Piccolo. Dopo avere fatto tappa al Porto Antico, si è ripartiti domenica 24. L’esperienza si è conclusa domenica alle 17.30, quando Massimiliano Ercolini (Dlf), Manuel Cecchinelli (Golfo dei poeti), Giovanni Miano (Arci Favaro) e Gianni Battola (Duferco), in rappresentanza delle società locali, hanno consegnato il testimone all’assessore Annamaria Sorrentino. “Un’esperienza straordinaria”- dice Luciano Costa, organizzatore- “si pensi a 273,5 chilometri percorsi su tutto l’arco ligure. I messaggi erano quelli di una rinascita della Regione per mezzo dello sport dopo la fase più brutta della Pandemia, e di dimostrare che i runner hanno piena dignità, visto che la corsa apporta benessere psicofisico e diminuisce la spesa sanitaria nazionale. Ringrazio le amministrazioni locali, che ci hanno sostenuto, e tutti i 157 partecipanti, che hanno trasmesso grande entusiasmo. Ce n’era bisogno”.Tra i partecipanti, runner top come Gebrehanna Savio, Khalid Ghallab, le maratonete Francesca Calcagno e Paola Noli, l’azzurro di ultramaratona Vincenzo Tarascio. Tutti uniti da un comune messaggio di rinascita.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 533
Maggio 2014. Al solito mese densissimo di corse su strada. Domenica 19 maggio a Chiavari la Marcia cittadina, una classica organizzata dai Maratoneti Tigullio, è vinta da Andrea Giorgianni del Delta Spedizioni in 38'41" dopo 11,5 chilometri. Precede nel cuore di "Ciavai" Davide Cavalletti della Peralto e Giulio Imberciadori delle Frecce Zena. Fra le donne svetta Daniela Olcese dei Maratoneti Genovesi.In 300 al via.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 379
30 maggio 1969. Com’era la corsa 51 anni fa? Era appannaggio di pochi. Non esisteva ancora come fenomeno di massa.I maratoneti provenivano dalla pista e usavano scarpe sottilissime che li esponevano a infortuni. L’australiano Derek Clayton quel giorno, a Anversa, era già primatista mondiale. Nel 1967 a Fukuoka (Giappone) aveva bruciato le tappe: 2:09’36”, primo a scendere sotto i limiti di 2:12’00”, 2:11’00” e 2:10’00” (!). A 27 anni ha ancora voglia di stupire; nella città belga passa a metà in 1:03’49” completamente da solo, con un passaggio che precorre i tempi (in tutti i sensi). Derek accusa la fatica e la solitudine nel finale, e comunque chiude in 2:08’33”, impresa epica. Ci vorranno dodici anni prima che un altro australiano (Robert De Castella) faccia meglio con 2:08’18” a Fukuoka. Ancora adesso nelle biografie per Clayton viene usato il termine “single minded” (unico). Giustamente……
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 411
Mosca, 24 luglio 1980. La venti chilometri di marcia sembra nelle mani del sovietico Solomin e del messicano Bautista. Invece, all'ingresso dello Stadio Olimpico, è un azzurro a presentarsi primo. Gli mancano solo quattrocento metri. Dopo circa due minuti, Maurizio Damilano è campione olimpico. Inizia così la leggenda del marciatore cuneese, icona del tacco e punta mondiale. Campione olimpico, mondiale nel 1987 sulla scia di Dordoni e Pamich. Esponente di una specialità particolare, vissuta sul bloccaggio del ginocchio. Specialiatà che , in un caldo pomeriggio estivo, fece innamorare gli italiani. Il libro "Maurizio Damilano, nella leggenda della grande marcia", di Osvaldo Bellino (Ghibaudo, 1992), è ricchissimo di dati e episodi.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 422
Proprio in questi giorni si sarebbe dovuta disputare la mitica Firenze-Faenza. E allora il ricordo va al settembre del 2000, quando l'allora 43enne Massimo Cugnasco vince il titolo italiano di categoria a San Giovanni Lupatoto (Verona) di cento chilometri in pista. 250 giri chiusi in 7:43'42". Nella foto, nonostante la fatica massacrante, Massimo ha il sorriso sulle labbra. Un anno dopo vestirà la maglia della nazionale.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 390
Si concluderà stasera, domenica 24 maggio, la stafffetta "La Liguria riparte di corsa", che abbraccia l'intero arco della Regione. Luca Piccolo, sabato 23, ha dato il via alla kermesse organizzata dalla società Run Riviera Run con la partenza ufficiale da Ventimiglia. Sabato sera i partecipnati hanno reso omaggio alla Mezza di Genova con l'arrivo-tappa al Porto Antico. Tutto sta procedendo bene. L'arrivo è previsto per le ore 21 a La Spezia.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 423
Si contano sulle dita di una mano le volte in cui gli africani abbiano perso i primi posti in una gara su strada internazionale. Succede il 23 maggio 2204 a Manchester (Gran Bretagna), la città simbolo della Rivoluzione Industriale. Quel giorno si scatena letteralmente l'australiano Craig Mottram, capace di scendere in carriera sotto i tredici minuti sui 5000 m , con esperienze significative di triathlon. Craig spine fin dall'inizio e, alla fine, vince nel ragguardevole crono di 27'54" davanti al primatista mondiale di mezza maratona Zersenay Tadese (27'58") e a sua maestà Paul Tergat, 28'04", che è addirittura quarto. Idem fra le donne: l'irlandese Sonia O'Sullivan vince in 32'11" davanti all'etiope Berhane Adere (32'15") e alla grande maratoneta Margaret Okayo (Kenya, 32'23").
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 404
4 maggio 2015. Lunedì. Due telefonate nel corso di un pomeriggio frenetico. La prima è di Nunzio Lo Muscio, padre del velocista Marco, al quale il Mercantile aveva dedicato il titolo dell'articolo sui Societari di atletica. Mi ringrazia dicendo che il figlio aveva ritrovato gli entusiasmi. La seconda, più tardi: "Ascolta....per un pò non mandare nessun articolo. Ti faremo sapere quando potremo riprendere". La notizia era nell'aria, si succedevano voci di corridoio. Tempo due mesi e il "Corriere Mercantile" chiuderà. Strana la vita, no? Ora, scusate l'esternazione, in questo periodo mi capita di leggere commenti poco lusinghieri, quasi di esultanza se il cartaceo è in crisi. Dietro gli articoli, al di là degli status di giornalisti, ci sono persone, famiglie che hanno rischiato e rischiano posti di lavoro. Riflettete, prima di scrivere.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 489
Nella foto Giorgio Venturini veste la maglia della Nazionale in un incontro indoor al Palasport di Genova. Cresciuto sotto la guida di Fernando Galeazzi nell'Atletica Nervi, Giorgio manifesta subito qualità di prim'ordine vincendo, a soli 14 anni, la Bissolati. E' il 1979. Di lì a poco il longilineo mezzofondista prenderà il volo giungendo a correre gli 800 m in 1'49"82 con la maglia della Snia Milano. Corse anche con la maglia dell'Aeronautica durante il periodo di leva.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 395
Genova, settembre 1982. La Podistica Amt organizza il Giro delle Rimesse, in pratica un circuito fra i depositi degli autobus cittadini. Si parte dalla Foce e si va verso la Valbisagno. L'arrivo sarà in prossimità dell'officina Guglielmetti di Staglieno, dove Vittorio Medica del Cus Genova, con un allungo dei suoi, vince davanti al sottoscritto e a Massimo Cugnasco. Nella foto della partenza da sin a des Pedemonte, Marini della Culmv, Carmelo Cambria, Angelo Morasso, io, Franco Roccella, Vittorio Medica, Pino Macrì (che ringrazio per la foto), Carolina Cascone e Giuseppe Vinci.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 392
Il 22 maggio 1987 una breve d'agenzia batte: "A Tsakhkadzor, località caucasica dell'Unione Sovietica, Robert Emmiyan ha saltato 8.60 metri nel lungo, avvicinando 8.90 mondiale di Bob Beamon". Giugno 1994 :Robert Emmiyan è una delle star del Meeting Arcobaleno di Celle Ligure. Anche se fa caldo, gareggia con una calzamaglia.Classe 1961, è alla fine di una carriera gloriosa. Ha ancora la forza di saltare 7.74 e di vincere. "Robert, come vanno le cose in Armenia?". "Io attualmente vivo a Parigi, dove insegno fitness. Sta cambiando tutto al mio paese"- e per un attimo sembra preoccupato-"tutto è diverso". Il crollo del Comunismo, la nascita dell'Armenia, paese crocevia di culture, tormentato. Là, nel Caucaso, è nato uno dei saltatori più grandi: "Hai qualche rimpianto per non avere realizzato il mondiale?". "No"- risponde sereno-"avevo davanti un atleta come Carl Lewis. Un mostro". E a sentirlo dire da lui: " A volte ho nostalgia della mia terra. Prima di saltare, guardo le foto dei miei genitori che sono morti durante il Terremoto. Mi danno forza". Estate 2014. Sono in Armenia in viaggio di piacere. Ho scoperto panorami magnifici, quasi da Arizona. Chiedo alla nostra guida se conosce Emmiyan "Chi è?". Non approfondisco il discorso. Certo, è una delusione. Giorgio Ferrando, manager del Meeting Arcobaleno, mi dice che Robert è andato a allenare nel Qatar. Ciao Robert, dovunque tu sia....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 380
Anche se dal titolo non sembra, "Il cimitero dei pianoforti" (Einaudi, 2010) è la storia del maratoneta portoghese Francisco Lazaro, che morì a causa di un'insolazione dopo aver corso trenta chilometri all'Olimpiade di Stoccolma 1912. Un romanzo opera di Josè Luis Peixoto, poeta, narratore e drammaturgo, che vinse il prestigioso Premio Saramago. Non è un libro classico di sport, ma quasi un romanzo crepuscolare , scritto con la tecnica del flash back. Una sorpresa
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 461
25 MAGGIO 1971. Nasce a Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia. Stefano Baldini. “Dio di maratona”, così lo definisce la Rosea in un memorabile titolo all’indomani della vittoria olimpica, 29 agosto del 2004, a Atene.Il punto più alto di una carriera sportiva costruita pazientemente, con raziocinio (Stefano è diplomato ragioniere) ma anche con una classe che si vede dai personali in pista: 13’23”43 sui 5000, 27’43”98 sui 10000 m. Nel 1996 conquista il mondiale di mezza maratona alle Baleari. Sotto la guida di Lucio Gigliotti è campione europeo di maratona a Budapest nel 1998. La sfortuna (acciacco) lo costringe al ritiro a Sydney 2000, ma il runner emiliano si rifarà a Atene, quando interpreta al meglio la gara e vince in 2:10’55” stroncando le ambizioni di grandi come Tergat e Gharib su un tracciato mitico, con arrivo nello stadio Panathenaiko, in uno dei momenti più belli dello sport italiano.Due anni dopo è il favorito agli Europei di Goteborg, e li vince nonostante la resistenza dello svizzero Viktor Rothlin. Nello stesso anno aveva stabilito con 2:07’22” il record nazionale, che è durato fino a qualche mese fa. Bronzo ai Mondiali di maratona 2001 e 2003, è considerato il più grande maratoneta italiano di tutti i tempi.
""
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 682
Purtroppo, per motivi di Coronavirus, è sttao annullato il 32° Meeting Arcobaleno in programma a Celle Ligure (Sv). Ecco in allegato il comunicato di Giorgio Ferrando.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 387
L’imminenza del tragico secondo conflitto non ferma lo sport. A Dresda (Ger) l’idolo locale Rudolf Harbig stabilisce la nuova migliore prestazione mondiale sui mille metri con 2’21”5. Gli finiscono dietro, nell’ordine, Ludwig Kaindl e Dieter Giesen, accreditati di 2’24”. L’alfiere del Dresdner Sportclub, “Rudi” per tutti, riuscì a migliorare il primato di 2’23”6 stabilito dal francese Jules Ladoumegue e vecchio di undici anni.Harbig aveva personali di grande valore anche sui 400 m (46”0) e sugli 800 m e fece passi da gigante sotto la guida di Woldemar Gerschler, che ogni tanto tirava fuori frasi a effetto come: “La grande malattia del nostro tempo si chiama mancanza di movimento”. Harbig morì proprio durante la Seconda Guerra Mondiale.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 1138
Lunedì 25 maggio riapre la pista di atletica dell'impianto polisportivo della Sciorba a Genova-Molassana.La pista sarà fruibile con i seguenti orari: da lun a ven 9-13 e 16-20.Il sabato 9-13. L'accesso avverrà con un percorso di entrata (e uscita) opportunamente segnalato. Non si possono usare nè spogliatoi nè docce. Il responsabile è Maurizio Ghigliotti.