26 maggio 1996 Stragenova
- Dettagli
- Categoria: Non categorizzato
- Visite: 350
Fine maggio, tradizionalmente tempo di Stragenova...
Fine maggio, tradizionalmente tempo di Stragenova...
"Le più belle Maratone del mondo", scritto dal giornalista della Rosea Fausto Narducci , dallo storico e statistico Roberto Quercetani (Rip) e dall'ex maratoneta di livello mondiale Massimo Magnani (Sep, 2005) è un'opera ben fatta, ricchissima di contenuti con albi d'oro, curiosità sui vincitori, i percorsi delle maratone (sia al maschile che al femminile). Che si vuole di più? La presentazione di Stefano Baldini....
L'Atletica Nervi venne rifondata nel 1979 per volontà del coach Ferdinando Galeazzi (Rip). Il dinamico tecnico chiamò alla collaborazione un altro coach esperto come Dotti. Sotto la loro guida Danilo Azzarini conquistò la Coppa Bissolati nel 1982; idem Mauro Moretto nel 1985. Ricordiamo anche il titolo nazionale Aics sugli 80 m di Micaela Masina. La società ebbe fra gli atleti, negli anni settanta, Claudio Solone, poi campione italiano di cross e dei 10000 m.
Dopo una carriera ricca di gare, Dorando Pietri si trasferì nel 1923 a Sanremo, dove aprì un'autorimessa con servizio taxi.Fu anche osservatore tecnico della Fidal. Nella prima foto è ritratto mentre dà il via a una gara su strada nel centro della bella città ligure. Anni Venti.
La Liguria avrà l'onore (e l'onere) di aprire la mai tanto sofferta stagione 2020 dell'atletica all'aperto con il Meeting di Savona il prossimo 16 luglio, riunione in occasione della quale, probabilmente, Filippo Tortu gareggerà sui 100 m. Marco Mura e la Fontanassa così rivivranno sensazioni uniche quali quelle di due anni fa. Sono stati approvati inoltre, dal Consigli federale riunito in videoconferenza mercoledì 27 maggio, gli appuntamenti già previsti in bozza in pista, ossia- Campionati italiani assoluti e di società a Padova 28-29-30 agosto; campionati italiani e di società (Festa Endurance) a Modena il 17-18 o 24-25 ottobre; campionati italiani e di società allievi a Rieti 11-12-13 settembre; campionati italiani juniores e promesse italiani e societari a Grosseto 18-19-20 settembre; campionati individuali master a Arezzo 9-10-11 ottobre. Per quanto riguarda i campionati no stadia, a Casto (Brescia) il 4 ottobre si disputeranno i campionati italiani assoluti e master di lunghe distanze in montagna
Correre a Albaro significa non solo correre in corso Italia. Il quartiere più signorile di Genova, infatti, è ricco di stradine che, in alcuni casi, partono dal mare e vanno verso la collina, o viceversa. Impensabili angoli di tranquillità nella metropoli. Vi proponiamo alcuni itinerari.
1) da via Dassori si può prendere una scalinata piuttosto severa, come pendenza, che porta in via all'Opera Pia, a poca distanza dagli ex locali della facoltà di Architettura. A poco a poco la pendenza diminuisce, e così ci si può immettere nella magnifica ombra di via Byron. si passa vicino al Conservatorio Paganini.Si passa in stradine ricche di verde. Da lì ecco la discesa panoramica nella signorile via Zara. Si arriva in corso Italia. Circa due chilometri adatti a tutti.
2) da Corso Italia, in prossimità del Nuovo Lido, si inerpica verso la collina una scalinata. Vale la pena di percorrerla, perchè porta in zone lontane dal traffico, vicine a muri d'Edera e di altre erbe. Si percorre via Campanella, in prossimità delle piscine di Albaro. Si continua in salita in via Pisa, e si arriva nel verde di via Gambaro, in prossimità del parco Comunale. Circa due chilometri in salita.
3) Circuito ritmico. da via Nizza verso via Carlo e Nello Rosselli, via Gobetti, via Righetti, via de Gaspari. Si incrocia corso Italia. Se lo si percorre in senso contrario fino alle adiacenze di via Nizza, ecco circa quattro chilometri dove i più competitivi possono sviluppare ritmi.
27 maggio 2001. Per la seconda volta in carriera, la romana Franca Fiacconi vince la Maratona di Enschede (Olanda) in 2h31'30". Con la consueta grinta Franca va subito in testa e taglia il traguardo nettamente prima davanti alla russa Zhilyayeva, 2h33'21", e alla keniana Chelangat, 2h34'28". Ennesima perla di una collezione di più di trenta successi, fra i quali spicca il primo posto a New York nel 1998. Tra le altre vittorie Torino, Roma e Carpi. Anni prima (era 1l 13 giugno 1963) un altro azzurro, vero pioniere della distanza come il genovese Silvio De Florentiis, giunse secondo nella città del Twente Football Club in 2h29'26". Altri tempi, decisamente più pionieristici....
Gotzis, Austria, 27 maggio 2001. La tranquilla routine della cittadina è interrotta per la grandissima prestazione di un "titano" del decathlon, il 27enne ceco Roman Sebrle, che trova il "giorno dei giorni". Totalizza 9026 punti nel decathlon , specialità per la quale si scomodano mille definizioni , da "Fatica di Sisifo", a "Scala della sofferenza" e chi più ha più ne metta, dal mitico al poetico. Ecco tutte le prestazioni : 10"64 (100); 8.11 (lungo); 15.33 (peso); 2.12 (alto); 47"79 (400); 13"92 (110 hs); 47.92 (disco); 4.80 (asta); 70.16 (giavellotto); 4'21"98 (1500). Record ,mondiale! Incredibile la misura di 8.11 nel lungo ottenuta nei limiti (vento a +1.9 m/s), e prestigiosi i 110 hs (13"92). Per la prima volta un atleta totalizza più di 9000 punti nelle dieci specialità. Secondo è l'estone Erki Nool (8604), terzo l'altro ceco (ex primatista Tomas Dvorak). Foto di Erik Van Leeuwe.
Daniel Komen, chi era costui? Il longilineo keniano, diciotto anni dopo quella del connazionale Henry Rono, visse un'intensissima estate 1996.24 anni fa, circa, Daniel iniziò con 13'01"38 sui 5000 m. Era il Golden Gala di Roma del 5 giugno. Di lì a poco l'allora migliore prestazione mondiale sulle due miglia in Finlandia (8'03"54), e quindi, il 1 settembre, 7'20"67 sui 3000 m a Rieti, ancora adesso record mondiale. Ecco la sua stagione estiva del 1996
5 giugno 13'01"38 5000 m Golden Gala Roma
3 luglio 7'31"33 3000 m Grand Prix Losanna (Svi)
8 luglio 12'51"60 5000 m Grand Prix Stoccolma (Svi)
14 luglio 8'03"54 due miglia Lappeeranta (Fin)
10 agosto 7'25"16 3000 m Grand Prix Monaco
14 agosto 12'45"09 5000 m Grand Prix Zurigo
23 agosto 7'25"87 3000 m Grand Prix Bruxelles (Bel)
30 agosto 13'02"62 5000 m Grand Prix Berlino
1 settembre 7'20"67 3000 m Rieti
7 settembre 12'52"38 5000 m Finale Grand Prix
Ex azzurro, Michele Autore esplicò la sua attività di allenatore fra gli anni cinquanta e settanta. Ancora adesso molti ricordano l'attività instancabile sul campo del Pio XII a Pegli. A suo tempo Autore diede alle stampe "La corsa antica e moderna espressione dell'uomo" (contributo di Mario Lanzi, Cecchinelli Genova, 1966), interessante opera dove si può vedere lo "stato dell'arte" al momento dell'edizione. La pubblicazione contiene anche schede di allenamento di Bikila, Norpoth, Keino, Jazy.
30 maggio 1981. A Villa Gentile occasione classica come il Memorial Davoli, riunione regionale di solo mezzofondo alla memoria dell'azzurro degli anni trenta. Si corrono i cinquemila. Siamo allineati sulla linea di partenza. Viene osservato un minuto di silenzio. Rosolino Damele dice: "Quando morirò io, nessuno si ricorderà di me", frase forse con la quale vuole esorcizzare la tensione...fatto sta che vincerà lui, con la canottiera grigia della Perosino Asti. Ho ricostruito, per quanto possibile, l'ordine d'arrivo: 15'01"78 Pino Macrì (Cus Genova); 15'07"8 Massimo Cugnasco (Trionfo Ligure); 15'13"9 Marco Fregonese (Finalpia); 15'20"4 Danilo Mazzone (Cus); 15'21"8 Giuseppe Lombardo (Genoa Atletica); 15'22"4 Alberto Azzarini (Trionfo).
26 maggio 1991. Sulla pista di Orino il protagonista è lui, Gennaro Di Napoli. Il 23enne mezzofondista della Snam Milano interpreta al meglio i fatidici cinque giri di pista per chiudere in 4'55"0 manuale, migliore prestazione nazionale sulla distanza.. Genny migliora il record di Stefano Mei datato 1984 (4'58"65). Un anno prima Di Napoli aveva stabilito il record nazionale sui 1500 metri. Un altro record in vista, un anno dopo (era il 1992) del primo oro di prestigio in una rassegna internazionale: il primo posto sui 3000 indoor al Palasport di Genova, Campionati europei....
Il prossimo 11 giugno verrà disputato un incontro virtuale.....ma fino a un certo punto. Sulla pista di Oslo, in occasione di un meeting Bislett tutto particolare, correrà il team Ingebrigtsen con i fratelli Jacob (campione europeo in carica di 1500 e 5000 m), Henrik e Philip e altri due concorrenti. Il regolamento prevede che almeno tre insieme taglino il traguardo sulla distanza dei 2000 m. Contemporaneamente, sulla pista del Nyayo National Stadium di Nairobi (Kenya) al via un trio formidabile formato da Timothy Cheruyot, campione mondiale dei 1500 m in carica, da Eliah Manag'oi (iridato nel 2017) e dall'ottocentista Edwin Meli. Una sfida a distanza che, indubbiamente, darà pepe a un periodo dimesso e poco allegro come l'attuale.
25 maggio 1996. A Genova, sulla pista del "Pio XII " di Pegli tradizionalmente dedicata agli allenamenti del Genoa, si disputa la staffetta su pista più pazza del mondo. "Cento atleti che totalizzano 4000 anni, correranno 40000 metri con frazioni comprese fra 100 e 1200 metri", spiega Elio Boero, speaker, pubblicista, cabarettista e atleta dialettale, impegnato a 360 gradi nel mondo del podismo genovese. "Qust'anno abbiamo l'assicurazione di entrare nel Guinness dei primati", conclude l'estroso Elio. La manifestazione fu dedicata alla memoria di due azzurri del passato come Umberto De Florentiis e Egisto Pederzolli.
Lunedì 25 maggio, a conclusione della staffetta podistica "La Liguria riparte di corsa", organizzata dal team RunRivieraRun con il patrocinio della Fidal ligure e con l'aiuto di un pool di sponsor, una delegazione degli organizzatori ha incontrato in Regione gli assessori Ilaria Cavo e Andrea Benveduti, offrendo prodotti locali dei comuni attraversati dalla manifestazione. Il tutto a voler significare lo spirito di rinascita economico dopo la Pandemia.
Albisola (Savona), gennaio 1980. Prima prova societari di cross. Pochi minuti prima della partenza ognuno è in una sorta di "bolla". A cosa si pensa? Forse a nulla. Forse a tutto quello che si poteva fare senza andare al cross. Forse al percorso. Qualcuno non avverte il freddo, che c'era. Tra poco: "Un passo indietro...", e si entra nella dimensione della gara. Nella foto si riconoscono Luciano Fanni, Italo Oliva, Marco Fregonese, Mario Cappello, Marco Petenzi, Massimo Cugnasco, Pino Macrì.
Ecco un'altra perla della serie di manuali scritti dall'indimenticabile Enrico Arcelli. "Acido lattico e prestazione " (Cooperativa Dante Editrice, 1995) illustra bene la natura del "veleno", che intossica il sangue dell'atleta durante la sua attività sportiva preferita. Entra nel dettaglio scientifico e tecnico con grande competenza e capacità di divulgare. Come re Mitridate si abituava al veleno dei cospiratori bevendone poche dosi per volte, così chi allena seriamente il mezzofondo deve abituare l'atleta a sperimentarne quantità non elevate...Consentiteci un parallelo con la Mitologia.
Giuseppe Cindolo detto "Pippo" ha vinto per tre edizioni consecutive il Campionato italiano di maratona (1974-'75-'76). Il 29 maggio 1975 bissa a Reggio Emilia, in una cornice entusiasta di spettatori, che iniziano a apprezzare il "fenomeno corsa". Il runner dell'Alco Rieti deve fare i conti con Paolo Accaputo, che non molla. Così, nel finale, Cindolo prevale per una manciata di secondi: 2h18'11" contro 2h18'17" del finanziere. Poi, nell'ordine, Angelo Angeletti (Carabinieri Bologna), 2h19'17", Giuseppe Buttà (San Rocchino Brescia), 2h20'14", e Alessandro Cervigni (Recanati), 2h21'36". Un finale emozionante....
A poco a poco sta riprendendo l'attività atletica "all over the world". Intenso fine settimana a Fuzhou, in Cina: si mette in luce una nuova sprinter come Ge Manqi, una componente della 4x100 nazionale. Ge sabato ha vinto i 100 in 11"31 (ha un personale di 11"04), e il giorno dopo è volata sui 200 in 22"69, risultato che una cinese non conseguiva da 22 anni.In teoria, minimo per l'Olimpiade 2020, che non ci sarà....E' da tenere d'occhio la giovane velocista, che in questo periodo, nonostante la recrudescenza del coronavirus, sprizza adrenalina da tutti i pori.
Dimostra di essere una speranza dell'atletica americana il 20enne Leo Daschbach, di Highland, Arizona, che sabato 23 maggio ha vinto una gara universitaria imperniata sul miglio (1609,44 metri) in 3'59"59, undicesima prestazione sotto i quattro minuti nella storia universitaria degli States. Entusiasmante la sua prova: un terzetto (comprendente il diretto antagonista Cole Sprout) ha preso la testa dal plotoncino dei nove partecipanti. Negli ultimi 400 m Leo si è espresso in 56"54 per riuscire a entrare nel ristretto campo dei "sub four". Missione compiuta....Impresa resa ancora più "epica" dal clima di quarantena generale. Non a caso la gara, quasi a esorcizzare la paura, è stata chiamata "Quarantine mile".