Cambia tutto, è inutile. Così, non ci sono più i cinghiali di una volta. Sui sentieri in salita del parco del Righi, dove arranco ormai da anni cercando di mantenere una forma sbiadita, i pelosi e setolosi ungulati non ci sono più. Dove sono finiti? Qualcuno dice sul greto del Bisagno, più a valle, qualcun altro per le strade di Quezzi, quartiere del quale sono originario. Ma sotto le maestose mura settecentesche, sulle ripide erte al quindici per cento che fanno venire in mente i tapponi dolomitici o il Tourmalet francese, nisba! Sento quasi la nostalgia degli incontri con "Mario", così era stato battezzato dagli abitanti di via Carso. Più che un cinghiale, una specie di facocero urbano, un bestione: le prime volte mi faceva fare i mille in discesa anche attorno ai 3'10" (ho 60 anni, più di tanto...), poi mi abituai alla figura scura e quasi simbolica dei confini della città. Lo spazio urbano stava arretrando rispetto allo spazio bestiale , zoologico...Ma chi era la bestia? Adesso che non ci sono più, vista la fatica bestiale che faccio in salita, mi sto convincendo di essserlo diventato io.
Atletica Arcobaleno Savona
SI TORNA ALLE GARE… A DONNAS BENE BISCUOLA, BIANCARDI E GIRARDI
Contesto storico sicuramente molto particolare: da un lato la voglia di uscire da questa sorta di stato d’assedio dovuto ad una pandemia che si rivela giorno dopo giorno più complicata da superare o quantomeno da arginare. Dall’altra le inevitabili difficoltà, per gli atleti, nel riprendere gesti agonistici a dispetto di una preparazione ancora logicamente sommaria. Ed in contesti comunque condizionati dalle doverose misure preventive.
Anche in casa Arcobaleno si riparte, con la “capitana” Stefania Biscuola che conferma una volta di più quanto può essere “tosta” una donna con le sue caratteristiche.
Già sotto i 2.10 in due occasioni (prima a Pavia, poi in quel di Losanna) sui suoi 800, ieri è scesa in pista a Donnas sui 400: non male il riscontro cronometrico, 57.25, che le ha consentito di chiudere la prova in seconda posizione.
Torna sui blocchi Luca Biancardi. Per lo sprinter un 100 che lascia intravvedere più luci che ombre: partenza sicuramente da rivedere, ma ottima spinta sul lanciato: l’11.01 finale (viziato da vento +2.5) vale comunque la 7° posizione in un contesto quanti-qualitativo d’eccellenza.
Cresce ancora il lunghista Francesco Girardi: nuovo personale sui 100, 11.40 con vento regolare. Ottimo 6.78 nel lungo (5° posizione per lui) purtroppo viziato da una bava di vento in eccesso (+2.1).
In pista a Donnas anche Benedetta Barroero (13.43 ventoso sui 100) e, sempre sui 100, Carlo Agosto (lontano dai suoi migliori crono).
Nelle giornate precedenti segnaliamo, tra gli altri, Mirko Morando e Walter Pagliaro (tornati in pista nello sprint) ed il lanciatore Gioele Buzzanca.
Obiettivo per tutti gli Arcobaleni, confidando in una evoluzione favorevole della situazione generale, trovare la condizione giusta per realizzare a settembre crono e misure non troppo lontani dagli obiettivi di stagione.
Gife – 19/07/2020iscuola milano.jpg" alt="" /></p>"