- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 395
Il genovese Armando Valente (1903-1997) fu marciatore dallo stile elegante. Negli anni trenta stabilì molti record mondiali. Quelli dei 20 e 25 chilometri, delle 15 miglia e delle 2 ore. Nei 20000 m ottenne 1h39'24" (1936) e 1h36'34" (nel 1930). Nelle due ore percorse 24.277 il 21 settembre 1930 e 24.373 iòl 16 settembre 1931, trionfando nel Criterium degli Assi di Parigi. La seconda foto è una vignetta della Pravda, che lo ritrae nel gruppo di testa di una gara. Vinse la 15 chilometri. Personalmente lo ricordo vivacissimo, energico, negli ultimi anni di vita, come invitato alle riunioni sportive del Panathlon e dell'associazione Amici Museo dello sport di Genova.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 377
Nella sua Novi Sad (provincia autonoma della Vojvodina, Serbia) in una gara di lungo che il coach Goran Obradovic ha definito "test controllato" Ivana Spanovic sabato 6 giugno ha saltato 6.80 nel lungo, con vento nei limiti. Il bronzo degli ultimi Mondiali ha ottenuto la misura al quarto salto. "Siamo contenti, ha commentato l'allenatore, Ivana sta recuperando la forma in vista dei prossimi appuntamenti di Diamond League". La fortissima specialista serba aveva avuto un infortunio e sta dimostrando di avere lavorato proficuamente anche nel terribile periodo di lockdown.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 433
Purtroppo la cronaca registra il decesso di un podista avvenuto la mattina di sabato 6 giugno a Arenzano (Ge). Flavio Fanni, 64 anni, dopo la corsa mattutina, si è accasciato su una panchina del lungomare e non ha più dato segni di vita. Questo a una prima ricostruzione . Il runner ligure era tesserato per la Polisportiva Arenzano. Il mondo del podismo genovese si stringe attorno alla famiglia.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 392
Albi è una città della Francia meridionale nel Dipartimento di Tran. Negli anni ottanta si organizzava una campestre alla quale partecipammo in molte edizioni, grazie anche ai buoni rapporti fra il club locale e il savonese Luciano Fanni, figura storica del mezzofondo ligure. Sabato 6 novembre 1982 Mariano Penone del Cus Genova giunse terzo, preceduto solo dal campione europeo indoor 1980 dei 3000 m Alex Gonzales e da Bernard Duqueroy. Riccardo Amendola della Maurina fu quinto; il sottoscritto 14°. Grazie anche ai piazzamenti di Angelo Facco e di altri, la nostra rappresentativa vinse. Fantastica l'atmosfera, con tantissimi ragazzini delle categorie giovanili: il percorso era un continuo saliscendi davvero impegnativo e molto muscolare. Una bellissima esperienza.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 497
Curiosità della statistica e dell'atletica! Il 6 giugno sembra davvero favorevole per la storia del mezzofondo mondiale femminile. Il 6 giugno 2008, nel corso del leggendario Meeting Bislett di Oslo (Norvegia), l'etiope Tirunesh Dibaba vince i 5000 m in 14'11"15", con cinque secondi di miglioramento nei confronti della connazionale Meseret Defar (14'16"63 il 15 giugno 2007 l'anno precedente). Un primo posto in solitaria, una prestazione che solleva l'asticella sempre più in alto, facendo sembrare meno lontano il limite dei 14 minuti. Lo stesso giorno di cinque anni prima (il 2003) è la 30enne keniana Tegla Loroupe, una delle regine della maratona di quegli anni, a stabilire la nuova migliore prestazione mondiale dei trenta chilometri su pista. Tegla, che non viene messa in crisi dalla monotonia dei 75 giri nè dalla fatica, conclude in 1h45'00" a Warstein (Germania).
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 381
Chi pensi all'atletica come a un monolite sul quale sono incisi secondi, minuti e ore si sbaglierebbe di grosso. "Storia dell'Atletica Europea- 1793-1968" (Edizioni di Atletica Leggera, 1969) scritto da Luciano Serra (Rip) è un magnifico viaggio , un'incursione nelle vite di grandissimi come l'inglese Alfred "Alf" Shrubb, che il 5 novembre 1904 percorse all'Ibrox Park di Glasgow 18,741 chilometri. O di eccentrici professionisti come il britannico Gordon Pirie, capace di accettare sfide contro mezzofondisti spagnoli nella Plaza de toros di San Sebastiano. Imperdibile.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 373
La sua tattica era semplice: starsene incollato al gruppo e poi recuperare nel finale con un "kick" prodigioso, con una volata rabbiosa. Il russo Yurij Borzakovskiy si propose come alternativa al dominio africano nei primi anni del 2000 cogliendo, come alloro della vita, l'oro olimpico sugli 800 m a Atene nel 2004. Realizzò un personale sulla distanza di 1'42"47. Il 7 giugno del 2003 a Siviglia, in una fornace, Jurij , con tattica simile a quella che rese famoso l'americano Dave Wottle, trovò però sulla sua strada il keniano Wilfred Bungei., capace di passare al primo giro in 50"0. Il primo giro asfissiante svuotò leggermente di energie il mezzofondista della Dinamo, che dovette cedere: 1'43"62 di Bungei contro 1'43"93 di "Borza"; terzo un grandissimo come il sudafricano Hezekiel Sepeng, argento a Atlanta'96: 1'44"18. Due giri davvero ad alta tensione. L'emiliana Ester Balassini fu autrice di un lancio nel martello di 70.30, nuovo record nazionale.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 394
"Avrei voluto finire in 7'26", ma le lepri andavano piano nei primi chilometri- dice Hicham El Guerrouj dopo la gara- così ho cercato di incrementare negli ultimi giri". Il 6 giugno 2003 il grande mezzofondista marocchino vince i 3000 m del Memorial Primo Nebiolo a Torino in 7'30"23. Con l'ultimo giro in 58"17 Hicham aumenta fortemente il ritmo, ma certo non avvicina il record personale di 7'23"09 che, ancora adesso, è la seconda migliore prestazione di tutti i tempi. Ecco i passaggi: 2'30"38 il primo mille, 5'02"52 i duemila). Ed ecco l'ordine d'arrivo: 1° El Guerrouj (Mar) 7'30"23; 2° Mucheru (Ken) 7'41"55; 3° Berioui (Mar) 7'41"83. Nel triplo donne grande gara di Magdelin Martinez, al record italiano nel triplo con 14.77.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 391
Oggi, venerdì 5 giugno 2020, l'ex velocista di livello mondiale John Carlos, americano di origini cubane nato nel quartiere di Harlem a New York, compie 75 anni. Diventò un'icona della protesta per i diritti dei neri e contro il razzismo la famosa foto del podio dei 200 m di Città del Messico, con i pugni guantati alzati al cielo.Oggi come non mai tali gesti sono attuali, dopo il terribile episodio a sfondo razzista di Minneapolis. Carlos si è sempre battuto per i diritti civili , al pari di Smith. A proposito, domani Tommie ne compie 76....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 400
Qualcuno mi aveva consigliato di aumentare l'andatura vicino allo stabilimento del Colorificio Boero, laddove una strettoia con piccolo saliscendi sembrava una rampa verso il traguardo. Ma c'erano ancora due chilometri....Ero insieme a quella roccia di Vittorio Medica, scalatore indomito e divoratore di chilometri, autore di allenamenti massacranti.In mezzo alla folla che si assiepava, aumentai. Settembre 1985, un sabato sera. La sera della tredicesima Traversata della Valbisagno. Una specie di boomerang fra le luci dei quartieri popolari e la freddezza e il buio dei lungobisagno, avanti verso Struppa, verso la periferia.Eravamo passati in mezzo ai punti caldi, agli "hot spot" di via Canevari, San Gottardo, strade intrise di calca, sudore, urla. Adesso qualcuno mi aveva detto che ero solo. In testa. Bisognava insistere con la cocciutaggine delle tre ore estive di allenamento sulla strada del Fasce, quasi a volere annullarsi nella fatica. Ancora buio dopo il Giro del Fullo. A un miglio dal traguardo. "Tranquillo", mi urla un tizio da un motorino. Ora riesco a vedere il traguardo illuminato a festa. Si inizia a sentire la voce dello speaker. E vai avanti, corridore di mezza classifica, con il tuo mondo dorato, la tua torre d'avorio di ripetute rassicuranti. Quante volte? Adesso, a duecento metri dalla fine, il rumore si fa assordante. Giri di valzer da ballo liscio, gente che urla, Pierfranco Morando con il megafono che grida il nome del primo arrivato. Che sono io. Ce l'ho fatta. L'abbraccio di mia madre.
Uomini (10.3 km): 1° Danilo Mazzone (Trionfo Ligure) 32'20"; 2° Vittorio Medica (Trionfo Ligure) 32'45"; 3° Michele Trenti (Cus Genova); 4° Alberto Azzarini (Trionfo Ligure); 5° Giulio Onofri (Cus Genova); 6° Alberto Moscatelli (Vigorelli Rapallo); 7° Antonio Roselli (Alpini Genova); 8° Carmelo Cambria (Aaa Genova); 9° Massimo Fiaschi (Cus Genova); 10° Antonio Sollazzo (Cus Genova).
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 371
"Il 25 maggio, quando ha riaperto la Sciorba- dice il responsabile tecnico Emidio Orfanelli- ho visto i ragazzi desiderosi di ricominciare. E' stato bello". Dopo il terribile primo periodo di lockdown, dopo la seconda fase durante la quale si poteva correre su strada, ecco le prime aperture delle piste in Liguria. Un segnale bello per il gruppo Città di Genova: "Nel periodo più limitativo abbiamo sempre cercato di alimentare spirito di gruppo con programmi personalizzati anche casalinghi. Cyclette, tapis rulant, esercizi a corpo libero". Anche l'Informatica è venuta in soccorso: "Abbiamo fatto video conferenze nelle quali si è parlato di alimentazione, di motivazioni. Il nostro marciatore di punta, Mattia Braggio, ha illustrato un power point con i programmi di allenamento". E adesso, la cauta ripresa: "Speriamo in qualche meeting a luglio, nel rispetto delle distanze del coronavirus. Sarebbe bello anche dopo la campagna ingiusta nei confronti di chi correva. L'idea degli 800 metri da correre in maniera diversa, secondo la Fidal , mi trova concorde". Speriamo che tornino i centesimi, i secondi, i tempi. E che finisca il tempo del coronavirus...
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 418
Colson Whitehead è uno degli autori giovani più apprezzati della letteratura americana. Ne "Il colosso di New York" (Mondadori, 2004) fotografa in maniera sorprendente, con uno stile minimalista, la realtà tentacolare della Grande Mela. Nel capitolo "Central Park" Colson ritrae con penna felice il jogging nel luogo per eccellenza della metropoli americana: "C'è tanta gente che corre. Qualcosa li insegue, forse.Si, qualcosa di diverso insegue ciascuno di loro e guadagna a poco a poco terreno.Lei si sente magra, in forma. Man mano che si addentra nel parco la gente si toglie gli strati. I maglioni continuano a cadere dalla cintola anche se li legano stretti". Sorprendente.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 404
In confronti fanno bene all'atletica. E' la legge della concorrenza....Così Il siepista Moses Kiptanui, dall'alto della sua classe, toglie l'otto giugno 1995 lo scettro di "re" dei 5000 a Gebre in occasione del Golden Gala. Obiettivo del formidabile keniano? Fare meglio del 12'56"96 ottenuto circa l'anno prima dall'etiope.Il pacemaker è Diomede Cishahayo, che sul tartan romano segna 5'11"8, due secondi in meno di Haile. Ai 4000 m si inizia a concretizzare il sogno: 10'23"2 contro 10'28"3. Moses si tuffa sul traguardo e, con 12'55"30 sigla il mondiale guardandosi fino all'ultimo dalla novità Daniel Komen, che , da junior, chiude in 12'56"15, mondiale di categoria. Per la terza volta (dopo Kuts, Aouita, e Kiptanui) Roma vede il record all time sui dodici giri e mezzo...Ma la gioia di Kiptanui durerà solo due mesi: il 16 agosto dello stesso anno, a Zurigo, Geb si riprenderà il titolo di re con 12'44"39. Favoloso...
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 380
Il 5 giugno 1995, 25 anni fa, l'etiope Haile Gebrselassie inizia a demolire record su record. A Hengelo (Olanda) fa suo quello sui 25 giri di pista migliorando il crono di William Sigei (26'52"23 di due anni prima). Lo aiutano l'irlandese Paul Donovan e l'etiope Worku Bikila. Haile è davvero grande con un primo tremila in 8'01"2 (già con tre secondi di vantaggio su Sigei). Copre i primi 5000 m in 13'21"4, il secondo in 13'22"2, diventando, dopo Henry Rono, l'unico a detenere contemporaneamente i record di 5000 e 10000m. Ecco i passaggi comparativi di Sigei e Gebrselassie
Sigei Gebrselassie
1000 m 2'41"4 2'42"3
2000 5'23"8 5'22"3
3000 8'05"5 8'01"2
4000 10'50"6 10'39"4
5000 13'32"8 13'21"4
6000 16'14"1 16'03"3
7000 18'53"8 18'43"2
8000 21'36"0 21'26"2
9000 24'18"5 24'08"8
10000 26'52"23 26'43"53
""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 431
Se lo scrittore Roland Barthes fosse ancora vive, dedicherebbe molte righe alla Corsa del Monte Faudo. "Quasi " 25 chilometri dal Mar Ligure sulla vetta delle Alpi Marittime, dove si sono esaltati gli assi della corsa in montagna azzurra come Simi, Allegranza, Paolinelli, Pilot fino al keniano Kipkiekogo, detentore del record con un fantastico 1h29'15 " nel 2007. Sono fiorite leggende metropolitane come i crolli nell'ultimo, durissimo chilometro, un Calvario di tornanti. Pare che una Cinquecento in prima marcia fatichi....Laddove si schiantò la resistenza dell'ex jugoslavo Stanko Okolis, dove arrivò in lacrome il portoghese Bernardino Silva...La creatura della Maurina Imperia e di Luciano Acquarone è stata condensata nel bel libro "La Storia del Monte Faudo". Peccato che la storia si sia interrotta nel giugno 2020 per Covid... Ecco i migliori liguri di tutti i tempi nella gara:
1h34'46" Rosolino Damele Virtus Tai Asti 1986
1h35'00" Corrado Bado Maurina Imperia 1995
1h37'50" Tommaso Vaccina Cambiaso Risso 2013
1h38'02" Roberto Porro Aaa Genova 1997
1h38'31" Valerio Brignone Atletica Cairo 2004
1h38'58" Gianpaolo Casula Cus Genova 1977