- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 327
Una pantera. Felina nelle tre "mosse" del triplo ("hop", "step", "jump"). Il 26 giugno 2004, 16 anni fa, nel corso dei Campionati italiani di Roma, Magdelin Martinez è la prima italiana a superare i 15 metri nella gara più muscolare dei salti in estensione. La prima nella storia dell'atletica azzurra. La ragazza di origini cubane già al primo salto ottiene 15.03. Mette tutte le altre sotto pressione, compresa la forte friulana Barbara Lah. Al secondo salto arriva 14.70 ventoso, quindi 14.78, poi un nullo). Si conclude la fatica. Magdelin è la terza saltatrice dell'anno, e sarà la quattordicesima di tutti i tempi a avere superato i 15 metri. Quell'edizione romana dei campionati italiani le porterà bene, perchè vincerà anche il lungo con 6.57 ventoso.Tanto statuaria, tanto felina, quanto di poche parole, fin troppo dimessa, nei suoi commenti post gara. Verificato di persona in una indoor al Palasport di Genova.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 396
zione ed il Regolamento (si possono richiedere scrivendo a
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
) che verranno pubblicati, a breve, sul sito
www.runrivierarun.it, mentre potrete già scaricare dal sito la Dichiarazione di Responsabilità da compilare obbligatoriamente da tutti i partecipanti, anche quelli in possesso di certificato medico agonistico o non agonistico.
Le novità, come potrete immaginare, saranno tante: la partenza si terrà a griglie di sei, distanziati di 2 mt. gli uni dagli altri e le griglie saranno predisposte in base al tempo sui 5 km. tenuto abitualmente da ogni atleta in modo da scongiurare, il più possibile, i sorpassi. Le iscrizioni si potranno effettuare entro Sabato 11 luglio e non sarà possibile iscriversi il giorno stesso della corsa. Domenica 12 luglio si potrà ritirare, esclusivamente, il pettorale, mantenendo le distanze di sicurezza che verranno accuratamente segnalate.
Saranno obbligatorie le mascherine nella fase pre e post Up&Down, non ci saranno docce, spogliatoi e ristori finali; all'arrivo si ritirerà un sacchettino contenente un gadget e prodotti degli sponsor e si lascerà immediatamente la piazza di arrivo. Tutto questo e molto altro ancora lo troverete sul Regolamento della Up&Down.
La nostra società, l'Asd RunRivieraRun, ha inoltre stretto una collaborazione con l’evento virtuale
#RunForMeyer per sostenere le attività di Play Therapy dei bambini del Meyer di Firenze. I partecipanti alla Up&Down, essendo le due corse percorse sulla stessa distanza di 5 km, parteciperanno, contemporaneamente, nella giornata di Domenica 12 luglio, anche alla
#RunForMeyer, potendo devolvere, al momento delle iscrizioni, oltre alla quota di iscrizione alla Up&Down, la quota che riterranno opportuna al Progetto della Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.
Un'iniziativa unica, due gare in una.
La Up&Down è organizzata dall'Asd RunRivieraRun con la collaborazione del Comune di Pietra Ligure e di ACSI e la partecipazione dell'Associazione Facciamo Centro e la Bale-Bikes di Pietra Ligure.
Per tutte le info scriveteci su
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
o telefonate allo 019.6898607
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 389
A Giugno il Memorial Davoli è sempre stata una riunione molto sentita a Genova. Giugno 2007: Emma Quaglia, impegnata su una distanza per leo inusuale, si impone sugli 800 davanti a Rosella Loiacono. I 5000 uomini vedono il successo del tunisino Ridha Chihaoui . In classifica Campanella e altri...Negli 800 allieve Celestina Malugani, Giuliana Caiti, Marta Ghia...In contemporanea si disputa "Il miglio del Molo" al Porto Antico, con primo posto di Michele Moscino dei Maratoneti Genovesi.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 362
L'estate del 2004 verrà ricordata, atleticamente, come la stagione d'oro per la russa Yelena Isinbayeva. L'ex ginnasta di Volgograd , nel meeting di Gatshead, città culla dello sport in Inghilterra, salta 4.87. E' il nuovo record mondiale, quattro centimetri in più rispetto al salto dell'americana Stacy Dragila del 4 giugno dello stesso anno. La "ragazza che sussurra", sarà artefice di una stagione 2004 memorabile. Neanche un mese dopo, a Birmingham, ecco 4.89, altro record iridato che supera la misura di un'altra russa in forma, Svetlana Feofanova. Yelena libera le energie in quella che sembra una sfida con la misura dei cinque metri, un limite ritenuto invalicabile fino a un decennio prima. A Londra, il 30 luglio 2004: 4.90. All'Olimpiade di Atene Yelena parla all'asta prima di lanciarsi sempre più su: titolo olimpico e nuovo record con 4.91. Non è finita, perchè a Bruxelles, il 3 settembre dello stesso anno, arriva 4.92.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 333
Ma sono anche i ricordi a lacerare, i racconti sulle vittime arrivate al Pronto Soccorso con gli occhi spalancati ancora per il terrore, il vigile del fuoco che vide carrozzerie ridotte a pellicole assottigliate. Molte volte ci si è chiesti: ma che senso ha lo sport in tutto questo? Correre, dopo una catastrofe del genere, è una deviazione, una distrazione dalla compartecipazione delle sofferenze che ci sono ancora (vedi: gli sfollati) o può essere un segnale? Il 14 agosto 2018 ,nella vita di Genova, ha rappresentato uno spartiacque: nulla sarà come prima. Ecco allora le domande che abbiamo fatto a diversi runner del posto. 1) E’ vero che la tua esistenza è cambiata?; 2) E’ cambiato anche il tuo modo di correre?: 3) Che iniziative si possono fare in ambito sportivo(podistico)?
CORRADO PRONZATI (runner Team 42.195): 1) Si è diffuso un pessimismo generalizzato. Molti si sono sentiti abbandonati, hanno ceduto attività imprenditoriali. Se devi andare a Genova,ci pensi due volte per il traffico, le code. 2) E’ cambiato anche il modo di correre, purtroppo. Molti amici di fuori Regione che si allenavano con me nei fine settimana,non vengono per problemi di viabilità. 3) Si possono trovare iniziative , si possono organizzare manifestazioni per beneficenza, ma senza strumentalizzazioni.
CLAUDIO VASSALLO (presidente Maratoneti Genovesi): 1) E’ stato un trauma psicologico. Non riuscivo a accettare l’idea che fosse crollato un ponte. Poi, tutto si è tradotto in un traffico esasperato, quasi invivibile.2) Non è che la tragedia potesse cambiare il modo di correre. Certo, in quanto presidente dei Maratoneti Genovesi, ho chiesto ai miei soci di non prendere parte a corse su strada la settimana dopo la tragedia, per motivi di rispetto nei confronti delle vittime. 3) Le manifestazioni di beneficenza andavano fatte e sono state fatte nel periodo immediatamente successivo. Farle adesso non mi sembra più opportuno. Io vedo le cose in una prospettiva differente: auspico che, nel quadro di una bonifica e del risanamento urbanistico della zona, ci sia spazio anche per lo sport.
EMMA QUAGLIA (runner Cambiaso Risso). 1) E’ stato, è ancora un grosso trauma. Per molti giorni ho pensato a dove fossi, cosa stessi facendo in quel maledetto momento. E’ una ferita. E l’atmosfera in generale è triste. Poi ci sono conseguenze poco simpatiche sulla viabilità.
2) La mia corsa è fatta di cuore e testa. Per molti giorni i pensieri andavano verso il ponte. E’ stato un mulinare continuo verso quel punto preciso.
3) Le manifestazioni di beneficenza possono andare bene nell’immediato, ma non bastano.Per migliorare la qualità della vita nelle città occorre pianificazione, attenzione all’ambiente, interventi precisi e duraturi.
SUSANNA SCARAMUCCI (runner Atletica Varazze). 1) L’atmosfera in città è cambiata un po', in peggio. Ora come mai Genova è divisa in due parti. C’è molto traffico, ci si sposta con difficoltà. All’inizio è stato terribile, poi, a poco a poco, si è trovato il coraggio di andare avanti.
2) La mia corsa non è cambiata. Certo, non sono stata indifferente al dramma.Però io cerco di vedere l’aspetto positivo del correre, per me è sempre stato un momento di ricreazione.
3) Le manifestazioni di solidarietà e beneficenza sono state importanti. Le ho trovate un momento di vicinanza alle vittime.
MARIO CODELLA (dirigente Cambiaso Risso). 1) Nell’immediatezza c’era una grande tristezza. Sembrava quasi che ognuno avesse avuto una vittima. Poi , ci si fatta, anche se dolorosamente, l’abitudine. A poco a poco tanti aspetti , come la viabilità, sono migliorati. 2) No, la mia corsa non è cambiata.La interpreto sempre come una condivisione con altri. 3) Possono servire eccome, le manifestazioni di beneficenza. Danno un senso di unità importante, un segnale.
ROBERTO GIORDANO (runner Delta Spedizioni, testimonial diverse corse)- 1) Ci sono pro e contro. Il “contro” è che ci chiediamo ancora tutti cosa stessimo facendo quel maledetto giorno. Tutti siamo stati colpiti dall’assurdità della vicenda, e ci sentiamo sopravvissuti. Il “pro”, e non vorrei essere retorico, è che a Genova ci si è rimboccati le maniche, si è andati avanti. 2) La sera prima del crollo sono passato sul ponte a mezzanotte. Ne venivo da un trail. Per molti mesi, mentre correvo, sono stato quasi ossessionato dal ricordo. 3) Occorre capire quando la solidarietà è vera. Ci sono state polemiche perché i ricavati da certe manifestazioni non sono andati agli sfollati. Non mi è sembrato rispettoso nei loro confronti.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 382
Saranno i magnifici sentieri della piattaforma carbonatica pugliese , sospesi fra mare e cielo, domenica 28 giugno, a ospitare la ripartenza della corsa in montagna italiana dopo il periodo di lockdown. partenze scaglionate, distanziamento, queste alcune delle norme stabilite dal Protocollo d'intesa Fidal in questi giorno, che scattano alle 17 a Gagliano del Capo, nel leccese. Al via due grandi interpreti come il trentino Cesare Maestri e il lombardo francesco Puppi, vicecampioni mondiali in montagna l'anno scorso. E sarà spettacolo.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 371
Qua e là quaolche buona prova dai test allenamento certificati di Imola (Bologna) e Ancona. A Ancona l'azzurro di mezzofondo veloce Simone Barontini (Fiamme Azzurre) si è imposto sui 400 m con 49"48. A Imola, sempre sulla stessa distanza, 57"56 della junior Alessandra Morandi (La Fratellanza Modena).
http://www.fidal.it/calendario/TEST-ALLENAMENTO-CERTIFICATO/REG23944
http://www.fidal.it/risultati/2020/REG23938/Index.htm
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 368
ITALIA- RESTO DEL MONDO di salto in alto. Vince l'Italia. Ecco il riassunto dell'intensa gara in remoto. Alla quota di 2.18 passano al secondo tentativo il bahamense Wilson Jamal (a Nassau), Stefano Sottile (a Giaveno), Gianmarco Tamberi (a Ancona). Alla terza ci riesce il tedesco Mateusz Przybylko (a Leverkusen). Poi, però, Przybylko viene clamorosamente eliminato a 2.21! Restano a 2.24 Sottile e Tamberi. Alla fine, vincono Stefano Sottile e Marco Tamberi con 2.21. Al terzo tentativo di Tamberi su 2.24 l'asta balla molto, ma poi cade. Siamo ancora in inizio di stagione.... Certo, delude il tedesco Mateusz Przybylko, campione europeo in carica, apparso davvero fuori condizione.http://www.corriliguria.it/
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 358
Le telefonate per sapere in anteprima, da Giorgio Ferrando, i "nomi" al via....Il fascino dei primi tepori estivi e le ombre della sera che si allungavano sulla pista...la sensazione cinestetica del Meeting Arcobaleno quest'anno non ci sarà. 22 anni fa esatti, giovedì 25 giugno, quadra alla perfezione, ecco un esempio di "letteratura grigia", il depliant dell'undicesima edizione del Meeting Arcobaleno di Celle Ligure. Una bella occasione di incontrare campioni come il primatista europeo di lungo Robert Emmyan, il nigeriano Chidi Imoh, il pesista Alessandro Andrei, lo sprinter delle Mauritius Stephane Buckland, Emanuele Abate, insomma, appuntamento al 2021!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 354
Genova, 14 AGOSTO 2018
(“Il dolore è un’elica”- Peter Handke)
Il tempo, come scriveva la Yourcenar, lenisce tutto. Ma il tempo a Genova, dal 14 agosto dell’anno scorso, non è più lo stesso. Cadeva una pioggia battente alle 11.36 della vigilia di Ferragosto, neanche a farlo apposta su quella “ardita opera” che era il ponte Morandi, che sanciva per molti l’esodo vacanziero, la partenza verso scampoli di tranquillità. Già, la tranquillità….e chi si dimentica l’urlo “Mio Dio…”, che diventa subito virale, lo sguardo verso un moncone di cemento, verso il fumo nella pioggia grigia, straniante, devastante? Poi l’urlo delle sirene, il convulso andirivieni dei vigili del fuoco, una scena vista purtroppo tante, troppe volte in occasioni di calamità, quando erano fango e acque limacciose a travolgere case, uomini, tutto, proprio tutto. Ma questa volta la tragedia sembra il simbolo del Male assoluto, di un destino crudele, tragico. Giacomo Leopardi parlava della Natura cattiva, spietata nei confronti dell’Umanità. “Le colpe dei padri ricadono sui figli”, il vecchio adagio dei tragediografi, in realtà sancisce la fine dell’illusione del boom edilizio degli anni sessanta e delle sue opere, della prima ondata di modernizzazione del Bel Paese.E quello che crolla è un corpo sociale in una sorta di gonfiore, di dolore assoluto. Genova è sconvolta, il tempo di qualche ora e televisioni, reti, video scaraventano su tutti immagini di dolore, devastazione, pianti.Genova deve piangere perché piangere significa esorcizzare il dolore. Ma lo shock continua.Continua nella straziante conta delle salme: 43. Continua nei reportage e nelle testimonianze allucinate degli scampati, quelli che sono rimasti intrappolati nella galleria pochi istanti prima. La trappola è stata la loro salvezza.Scene da Seconda Guerra Mondiale, ecco il primo cittadino: “Genova ce la farà”; siamo impietosi se le stesse parole sanno di retorica? (prima parte)
""""
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 400
Da Campomorone la strada sale, si fa spazio scavando gallerie nelle scistosità delle rocce appenniniche. Sempre più su, ora con curve a gomito, ora con tornanti. Lassù, dove il territorio è a metà strada fra Liguria e Piemonte, c'è il cippo di Fausto Coppi. Ricorda una delle tante vittorie del campionissimo. La Scalata (o arrampicata della Bocchetta) conobbe diversi percorsi: la gara alla quale si riferisce la foto (con gli amiconi e rivali Vittorio Medica e Massimo Cugnasco) si riferisce agli anni settanta, esattamente al triplete di vittorie 1974-'75-'76 di Vittorio Medica. Stabilì un record di 37'10" in una giornata caldissima di maggio. Nel terzo millennio la gara fu ripresa, fino a essere annullata circa due anni fa.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 384
Giovedì 26 giugno, tanto per riavvivare l'atmosfera della Fase 2 (o 3?) ecco una sfida in remoto intrigante: Gianmarco Tamberi (da Ancona), Stefano Sottile, l'uomo nuovo dell'alto italiano (2.33) da Giaveno, hinterland torinese, il tedesco Mateusz Przybylko (dalla Germania) e il bahamense Jamal Wilson si sfidano in una gara dell'alto in remoto, che certamente promette scintille e proporrà misure interessanti. Manca, forse, il "dodicesimo uomo", scusate il paragone calcistico, visto che "Gimbo" ama rivolgersi agli spalti e alle tribune, ma cosa si vuole di più? Tutto inizierà alle 19.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 328
27 giugno 1973. Il giorno dei giorni di Marcello Fiasconaro.Si disputa all’Arena di Milano l’incontro Italia-Cecoslovacchia, proprio 34 anni dopo che il tedesco Rudolf Harbig aveva ottenuto un mondiale proprio sulla stessa distanza. A Johannesburg, il 27 (notate la coincidenza) aprile dello stesso anno “March” aveva corso in 1’44”7. L’antagonista è Joszef Plachy, un brutto cliente, dotato di volata. La tattica ? Semplice. Partire subito in testa.Il passaggio ai 600 è eccezionale: 1’16”5. Poi Marcello deve cedere, ma riesce a tagliare il traguardo, nel tripudio generale, in 1’43”7, nuovo record mondiale, meglio di Snell, Doubell e Wottle. Ecco le frazioni ogni 200 metri: 25”0; 26”2; 25”3; 27”2. Le frazioni ogni 400 furono 51”2+52”5. Una gara perfetta.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 393
26 giugno 1975. Nasce a Piove di Sacco (Padova) Andrea Longo. Nasce quasi due anni dopo il record mondiale degli ottocento metri, data che contrassegnerà la carriera sportiva. Sui due giri di pista è campione europeo promesse nel 1997. Conquista titoli nazionali , si migliora sfiorando ripetutamente il record di Fiasconaro: 1’43”86 nel 1998, 1’43”93 nel 1999. Nel 2000 stabilisce la migliore prestazione europea dei 600 m con 1’14”41, ma è sfortunato all’Olimpiade di Sydney, venendo squalificato proprio nell’attesa finale. Qualche settimana prima, a Rieti, aveva uguagliato il record di Fiasconaro vincendo il Meeting di Rieti con 1’43”74. Un grande obiettivo inseguito da tanti anni….
i
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 333
A dispetto di eventi internazionali annullati in questi giorni, la Maratona di Amburgo (Ger) si disputerà regolarmente il prossimo 13 settembre. Gli organizzatori pensano di avere al via 10000 maratoneti e 4000 partenti sulla "mezza". Sempre a detta degli organizzatori, ci saranno partenze separate (alle 9 la maratona, un'ora prima la mezza). Le partenze saranno gestite con "onde" di mille partecipanti per volta. Veranno obbligatoriamente osservate misure di sicurezza anti Coronavirus come, ad esempio, mascherine obbligatorie prima della partenza, gel igienizzanti e quant'altro assicuri il distanziamento.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 376
Non molto da dire, mercoledì 24 giugno, in occasione del test di allenamento certificato di Parma. Al Lauro Grossi da notare 11"02 sui 100 (-0.6) di Michael Dwabena Kyereme (Self Reggio Emilia). Quindi Matteo Bifulco (La Fratellanza), 11"33 e, in un'altra serie, l'azzurro Mattia Bocchi (Carabinieri) 11"50. Nel disco 44.00 dello junior (classe 2001) Simon Zeudjio Tchofo (Cus Parma).
http://www.fidal.it/risultati/2020/REG23950/Index.htm
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 405
Potrebbe fare cose interessanti il giovane americano Nico Young, che martedì 23 giugno a Portland, nell'Oregon, ha corso i 5000 m in un test in 13'50". Il giovane mezzofondista (è junior) in pratica ha fatto tutto da solo. Era passato molto forte ai 1600 m (4'33"), poi ha ceduto, complice la solitudine, e ha sofferto molto negli ultimi giri realizzando comunque la quarta prestazione americana sulla distanza. Il record appartiene ancora al forte maratoneta Galen Rupp (13'37"). Certamente Nico ha dimostrato una bella condizione fisica...
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 388
Circa un anno fa ci ha lasciati Roberto Quercetani. L'insigne statistico di atletica leggera nel 1992 diede alle stampe un'altra sua bella opera come "Mezzofondo. La magica storia degli 800 metri e dintorni" (Vallardi). Gli inizi della specialità, gli anni d'oro con grandissimi come il neozelandese Peter Snell, il keniano Wilson Kiprugut, l'inglese Sebastian Coe , Marcello Fiasconaro. Davvero una lettura appassionante.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 378
............vi raccontiamo subito l’acronimo: Concorso Percorsi Noti. Ci è venuto in mente di studiare e di proporre a tutti i runners alcune sfide virtuali sui percorsi di 6 gare tra le più belle nel novero di quelle del nostro circondario: e alcune di esse hanno fatto la piccola storia del podismo delle nostre parti. Un concorso che vuole soprattutto tenerci ”vivi” in questa particolarissima estate in cui , ovviamente, le gare vere sono ancora tutte da definire. Il regolamento che trovate allegato racconta quasi tutto e a breve vi forniremo le tracce dei percorsi e qualche foto degli stessi. Provvederemo anche a porre sulla sede stradale qualche indicazione allo scopo di facilitare chi si vorrà misurare in questa sfida. Siamo ovviamente pronti ad “assistere” gli atleti che non abbiano conoscenza dei tracciati di gara e gli aggiornamenti li troverete su queste pagine. Si parte il 1° luglio e ci saranno 3 mesi di tempo per dare il meglio….. www.atleticanovese.it
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 387
Correva in maniera tutta particolare: passetti corti, impettito. Ma quelle frequenze corte, ben presto, spazzarono via la concorrenza sui 200 e 400 m. Il 23 giugno 1996 a Atlanta (prove generali prima dell'Olimpiade in Georgia), Michael finalmente "sente" qualcosa di nuovo in prossimità del traguardo dei 200 m. Vince in 19"66 con vento nella norma (+1.7): record mondiale. Michael migliora quel 19"72 ottenuto da Pietro Mennea a Città del Messico il 12 settembre 1979. La "folgore" di Dallas si commuove , pochi metri dopo. La caratteristica impassibilità, quasi seriosità vengono meno. Diciassette anni nei quali il record del grande velocista pugliese era resistito agli attacchi di Carl Lewis, di Mike Marsh (19"73 a Barcellona), di Ato Boldon....Ma i record sono destinati a essere superati, è la legge crudele dello sport.All'epoica del record Michael aveva 17 prestazioni sotto i 20 secondi nei 200 m e nove sotto i 44 secondi nei 400. Chapeau