Trials Usa 2024-Record mondiale sui 400 hs della Mc Laughlin
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C'era addirittura un pò di foschia, domenica 30 giugno, a avvolgere stranamente (per la stagione) i 115 concorrenti impegnati nell'ottavo Memorial Queirolo, poco più di cinque chilometri sui tornanti che portano verso Monte Moro , classiche alture di Nervi. La manifestazione, organizzata dalla Cambiaso Risso, ogni anno ricorda Federico Queirolo, atleta e mezzofondista simbolo di generosità e classe non comuni. Si è ripetuto un pò il confronto visto alla Gaiazza di Ceranesi: ancora una volta Emilio Elena del Cus Genova ha superato per il primo posto il friulano Gabriele Fantasia (Hrobert Running), e Pastorino del Città di Genova. La presenza della skyrunner piemontese Iris Baretto (ex Trionfo Ligure) ha subito fatto pensare a un primo posto annunciato, e così è stato Poco spazio alle altre, comprese Laura Scarafone della Cambiaso Risso e la rivelazione Martina Bubbia degli Zena Runners.
Conclusione assai positiva degli Assoluti di atletica disputati presso l’impianto Alessandro Montagna di La Spezia. Sono stati una passerella per diversi azzurri, e in molti casi, nonostante le fatiche trionfali di Roma, sono arrivati risultati interessanti. Ad esempio Leonardo Fabbri ha superato 22 metri nel peso con 22.11. Un’altra campionessa europea, Sara Fantini, vince nel martello con 71.32. In alcuni casi le gare rilanciano atleti di grande valore come Federica Del Buono, che vince i 1500 in 4’05”16. Edoardo Scotti dei Carabinieri vince i 400 in 45”28, ed erano anni che non si leggeva crono del genere agli Italiani. Matteo Melluzzo vince i 100 in 10”12. Giada Carmassi fa suoi i 100 hs in 12287, quarta italiana di sempre.
Domenica 30 giugno la giornata si apre con la prova di marcia cittadina. Significativa la gara femminile, dedicata alla memoria di Annarita Sidoti e vinta dall’azzurra Valentina Trapletti, argento nella venti chilometri degli Europei. Fra gli uomini è primo Andrea Agrusti. Mattia Braggio della Duferco Spezia è dodicesimo in 46’18”, personale stagionale, il consocio Alessio Ciriotti 14° con 46’52”, record personale.Ilaria Marasso del Cus Genova è ottava nel lancio del martello con 53.70. La campionessa italiana universitaria chiude la prima parte di stagione con un piazzamento positivo nella gara vinta da un’altra medaglia d’oro, europea, Sara Fantini, che lancia l’attrezzo a 71.32. Riccardo Berrino del Cus Genova è quarto nella finale dei 400 hs. All’ultimo momento rinuncia per infortunio l’argento di Roma Alessandro Sibilio. Parte molto forte il veronese Bertoncelli, seguito dall’azzurro Mario Lambrughi. Riccardo si batte bene, e sfiora il podio con 51”40, indubbiamente con più di una tossina nelle gambe dopo il nuovo limite regionale del giorno prima. La gara è stata assai veloce, perché Bertoncelli si impone con 49”80. Qualche minuto dopo Ilaria Accame , savonese della Libertas Unicusano Livorno, è terza nei 400. Parte molto forte la siciliana Alice Mangione e vincerà in 51”59. Con un ultimo rettilineo rabbioso Ilaria coglie il terzo posto in 52”16, preceduta solo millimetricamente da Giancarla Trevisan della Bracco Atletica, 52”09. Terza anche la genovese dell’Aeronautica Ludovica Cavalli sui 1500. Federica Del Buono attacca decisamente a 600 metri dalla conclusione, prende un vantaggio decisivo e vince in 4’05”16.Ludovica riesce a cogliere il terzo posto in 4’06”79, dimostrando pieno recupero dopo gli Europei. Una citazione doverosa se la merita Sara Chiaratti, cresciuta nella Trionfo Ligure e approdata da diversi anni alla Liberta Unicusano Livorno. Si aggiudica il titolo italiano delle prove multiple (eptathlon) con 5587 punti davanti all’eterna amica- rivale toscana Marta Giaele Giovannini. Un titolo italiano splendido.L’imperiese Davide Re , dopo essersi qualificato per la finale il giorno prima, rinuncia alla finale. Ianko Lattarulo della Duferco Spezia, con una gara gagliarda, è stato terzo nella terza batteria dei 200 con 21”55. Le attenzioni andavano, domenica 30 giugno, a uno dei “re” azzurri, ossia al campione europeo del peso Leonardo Fabbri, che , pur un po’ scarico, non delude con l’ultimo lancio oltre i 22 metri: 22.11. Giordano Musso del Cus è settimo con 16.41. Settima anche Chiara Smeraldo del Cus Genova nel lungo con 5.92. Terzo nell’asta l’imperiese dei Carabinieri Bologna Matteo OLiveri con 5.10. Il campione italiano indoor , pur in una gara con pochi contenuti tecnici, ha dimostrato solidità.Ecco il commento finale di Stefano Mei, spezzino e presidente della Fidal nazionale: “La città ha risposto splendidamente. Le gare sono state molto combattute e , in certi casi, hanno offerto spunti tecnici molto interessanti. Ringrazio l’amministrazione comunale per la collaborazione. L’impianto Alessandro Montagna ha grandi potenzialità”.
https://www.fidal.it/risultati/2024/COD11552/Index.htm</a></p>"</a></p>"
Grande gara , nelle batterie dei 400 ostacoli, sabato 29 giugno, di Riccardo Berrino: l’atleta di Alassio si è veramente superato in batteria chiudendo in 50”74 , primo ligure nella storia della specialità a correre sotto i 51 secondi. Recupero alla Fabrizio Mori, nell’ultimo rettilineo, con il quale il pupillo di Ezio Madonia è riuscito a precedere l’azzurro Mario Lambrughi e a vincere suscitando l’entusiasmo degli spettatori.Addirittura il tempo di Riccardo è il migliore della giornata sui 400 hs.Basti pensare che l’argento europeo dei 400 hs Alessandro Sibilio, impegnato nella prima batteria, vince con 50”81. Davide Costa, pupillo di Valter Superina, ha colto il bronzo nel martello. Il millennial genovese delle Fiamme Azzurre ha lanciato l’attrezzo a 69.33, ottenendo proprio all'ultimo respiro il terzo posto. Gara che si anima a partire dal terzo lancio: a quel punto Davide è secondo con 68.66, preceduto al primo dall'eterno rivale Giorgio Olivieri dei Carabinieri Bologna con 69.62. Nelle ultime battute Marco Lingua, veterano di mille battaglie (è M45) sfodera "il veleno nella coda". Il piemontese, con una bordata a 69.66, balza in testa. Ma si risveglia anche Costa, che mette nell'ultimo round rabbia e agonismo e approda a 69.33. Ottimo terzo, a dimostrazione di maturità e freddezza. Ecco la serie del genovese: 65.95; 66.52; 68.66; nullo; 66.79; 69.33. Dopo diverse maglie azzurre , l'atleta nato sportivamente a Villa Gentile ha dimostrato di esserci, quando il gioco si è fatto duro. Chiara Smeraldo del Cus Genova ha mancato per un soffio il podio del triplo con 13.01, con il quarto posto al cospetto delle migliori specialiste italiane. La cussina ha colto un piazzamento prestigioso con 13.01. La sua serie è stata 12.05, 13.01, 12.64, nullo, 12.81, nullo e 13.01. La saltatrice figlia d’arte ha dimostrato tempra agonistica e carattere, visto che ha lottato fino all’ultimo centimetro. E il quarto posto non deve avere il sapore d’amaro per la ragazza seguita da Eugenio Paolino, perché chi conosce l’atletica capisce come sia difficile piazzarsi a tali livelli. Oliver Mulas, l’azzurrino junior della Maurina Olio Carli, è molto bravo nel giungere terzo nella batteria dei 110 hs in 14”23, crono che lo porta alla finale.In finale Oliver stupisce con il quinto posto in 13”99 nella gara vinta dal campione europeo Lorenzo Simonelli con 13”18. Un quinto posto nella finale vinta da un campione di livello mondiale può fungere da grande motivazione per il talento imperiese, che è della categoria promesse. Poi, due qualificazioni eccellenti: parliamo di Ilaria Accame , savonese dell’Unicusano Livorno, prima in batteria con 52”32, e l’ex primatista italiano Davide Re, Fiamme Gialle, che con 47”00 è riuscito a qualificarsi per la finale di domenica 30 giugno dopo un periodo tribolato per infortuni. Un importante segnale di rinascita. Nella seconda batteria degli 800 è settima con 2’08”02 la promettente allieva Elena Irbetti della Duferco Spezia. La campionessa europea Nadia Battocletti si rivela in pieno controllo dei 5000: va in fuga con Elisa Palmero e Micol Majori, parte in volata lunga a 800 metri dalla fine, e vince in 15’24”69. Nell’analoga prova maschile la curiosità è vedere all’opera il bronzo europeo dei 1500 nonché recordman italiano Pietro Arese con l’argento di mezza maratona Pietro Riva: entrambi piemontesi. Lotta davvero dura, con Arese che fa prevalere la velocità di base ma proprio di poco. Infatti vince il Pietro dei 1500 con 13’35”97 e cinque secondi di distacco nei confronti del Pietro di Alba. Nei 100 uomini prevale Matteo Melluzzo, oro europeo a Roma nella staffetta 4x100, con 10”12 , crono pregevole, che uguaglia al centesimo la prova sfortunata degli Europei.Ed è bello vedere rientrare in clima agonistico Samuele Ceccarelli. Il toscano, mettendosi alle spalle un periodo diffi cile, arriva secondo in 10”21. Zaynab Dosso, bronzo europeo dei 100, non pecca di generosità e vince il titolo tricolore più breve dello sprint con 11”20, alla quinta vittoria negli ultimi sei anni.
Sabato 29 giugno Davide Costa, pupillo di Valter Superina, ha colto il bronzo in occasione degli Assoluti su pista di La Spezia. Il millennial delle Fiamme Azzurre ha lanciato il martello a 69.33, ottenendo proprio all'ultimo respiro il terzo posto. Gara che si anima a partire dal terzo lancio: a quel punto Davide è secondo con 68.66, preceduto al primo dall'eterno rivale Giorgio Olivieri dei Carabinieri Bologna con 69.62. Nelle ultime battute Marco Lingua, veterano di mille battaglie (è M45) sfodera "il veleno nella coda". Il piemontese, con una bordata a 69.66, balza in testa. Ma si risveglia anche Costa, che mette nell'ultimo round rabbia e agonismo e approda a 69.33. Ottimo terzo, a dimostrazione di maturità e freddezza. Ecco la serie del genovese: 65.95; 66.52; 68.66; nullo; 66.79; 69.33. Dopo diverse maglie azzurre , l'atleta nato sportivamente a Villa Gentile ha dimostrato di esserci, quando il gioco si è fatto duro.
Nel giro di un chilometro e seicento metri si scala di 400 metri: una sorta di Chilometro verticale, adatto a gambe forti e a skyrunner, ma anche una camminata che consente di ammirare, giunti al traguardo, una visione panoramica della città. Scoprire una Genova verticale, dopo una salita che si sviluppa da Quinto sempre più in alto, fino a Monte Moro, località nota ai genovesi per la bellezza aspra che evoca, dopo un arduo sentiero che passa vicino ai bunker e costruzioni militari della zona.Lo speaker e runner Roberto Giordano organizza "Dal Mare al Moro" con l'aiuto dell'associazione Via del mare venerdì 19 luglio. Partenza alle 20 da piazza Beata Frassinetti.
QUANTE MEDAGLIE EUROPEE. Molti atleti che, a Roma, hanno occupato gli altri gradini dei podi hanno garantito la loro presenza.Alessandro Sibilio è stato l’uomo rivelazione dei 400 ostacoli con l’argento alle spalle dell’alieno norvegese Warlhom con un 47”50 che è il nuovo limite italiano, migliore addirittura del mitico Fabrizio Mori....nei 1500 uomini occhio a Pietro Arese, terzo agli Europei dopo gara palpitante , diciamo quasi commovente perché intensa fino all’ultimo metro: che spirito di abnegazione!Quest’anno con 3’32”13 Pietro ha stabilito il nuovo record nazionale spodestando un certo Gennaro Di Napoli. Zaynab Dosso è stata un’altra rivelazione dei 100: la “folgore di Rubiera” ha stabilito a Roma il nuovo record italiano sulla distanza più breve dello sprint sprigionando una potenza incredibile. Chissà che non ci regali un tempo sotto gli undici secondi che sembra alla sua portata….Valentina Trapletti, argento nella venti chilometri di marcia europea, sarà al via del circuito cittadino che promette spettacolo.
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Un pizzico di goliardia e ovviamente agonismo nella Staffetta 3x1000 che, mercoledì 26 giugno, si è disputata nella bella location di Villa Serra di Manesseno. Anche qualità, visto che i primi arrivati possono vantare trascorsi pistaioli di buon valore. Parliamo della squadra “Non più Sgiuniorez”, che allineava Emilio Elena e Andrea Ghia, cussini di vecchia data, e il friulano Enrico Fantasia, anni fa buon siepista. I tre, in 15’57”, hanno preceduto di non molto il Team 42.195, chiamato anche “L’etiope, il toscano e il genovese”, ossia Ghebrehanna Savio, Nicola Vanni e la novità Marco Messori. In campo femminile prima la formazione Delta Pink 2 con Marika Gili,Martina Campora e Paola Noli, 21’27”. Prima formazione mista (Città di Genova e Maratoneti Genovesi) quella composta da Simone Gualdi, Enrico Lanfranconi e Paola Frezza. Primi dei veterani A i Maratoneti Genovesi con Giuseppe Lombardo, Francesco Passadore e Fabio Marante. Non male la partecipazione, con un buon numero di società al via nonostante il giorno feriale.
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LIGURI AL VIA. Spezia è sempre stato terreno fertile per pochi, ma grandi mezzofondisti e atleti di altre specialità come Stefano Mei, Paolo Lama, il, decathleta Brogini . La pattuglia dei liguri è numerosa. Su tutti la genovese dell’Aeronautica Ludovica Cavalli, che dopo la sfortuna della finale europea dei 1500 si è prontamente riscattata nel meeting polacco di Bydgoscz quasi uguagliando il personale e parte con il migliore tempo di accredito…Forza Ludo, giochi in casa…Può aspirare al podio Ilaria Elvira Accame, ex Arcobaleno Savona, attualmente tesserata per la Libertas Livorno, che ha il terzo tempo di accredito sui 400 e è reduce dall’adrenalina del quarto posto con la 4x400 degli Europei. L’imperiese delle Fiamme Gialle Davide Re torna sui 400 dopo un infortunio muscolare e sicuramente se la vedrà con l’emergente Luca Sito. Matteo Oliveri , ex Maurina Imperia, adesso Carabinieri Bologna, può aspirare a un piazzamento che si aggira attorno al podio. Davide Costa delle Fiamme Azzurre nel martello quest’anno è quarto con 69.29 e certamente saprà cogliere un piazzamento importante.Poi passiamo ai liguri tesserati per società liguri: Riccardo Berrino del Cus Genova recentemente ha corso i 400 hs in 51”23 e certamente può accedere a un piazzamento di buon valore.Negli 800 sarà interessante vedere all’opera la grande speranza Elena Irbetti della Duferco Spezia, così come l’azzurrina Chiara Smeraldo del Cus Genova (triplo e lungo), l’ostacolista della Maurina Imperia Oliver Mulas,e la martellista del Cus Ilaria Marasso. Completano la lista il pesista del Cus Giordano Musso, il velocista della Duferco Ianko Lattarulo, la 4x400 dell’Alba Docilia (Martina Stranieri, Francesca Ferro, Martina Rosati e Giuditta Ponsicchi), e i marciatori della Duferco Mattia Braggio e Alessio Ciriotti.
La Spezia trait d’union importante, strategico, fra i magnifici Campionati Europei di Roma e l’Olimpiade di Parigi, favolosa , unica e irripetibile vetrina di sport. Da sabato 29 a domenica 30 giugno è la bella città sul Golfo dei poeti a ospitare gli Assoluti su pista nell’impianto Montagna, che veste l’abito delle occasioni di gala proponendo la presenza prestigiosa di diversi campioni europei che hanno fatto emozionare l’Italia tutta con imprese mirabolanti. Scusate l’abbondanza di aggettivi, ma non ci sono parole per descrivere lo spettacolo che ci sarà, voluto fortemente dal presidente nazionale Stefano Mei, ex campione europeo dei diecimila metri, che proprio sulla pista spezzina, seguito da Federico Leporati, costruì i suoi successi. Per Mei, per il territorio, per il Comitato Regionale , che da subito ha collaborato fattivamente con i dirigenti nazionali, un successo costruito con tenacia tipicamente ligure.
CAMPIONI EUROPEI . Leonardo Fabbri ha riportato una vittoria europea nel peso dimostrando superiorità schiacciante, proponendosi , al mondo, come alternativa seria al gigante Usa Ryan Crouser. A Parigi il fuoriclasse americano inizierà a guardarlo con occhi e postura più rispettosi, perché in questa parte di stagione Leo , qualche chilometro più distante, ma sempre nella ligure Savona, ottenne il nuovo record italiano del peso , cancellando dal libro dei primati Alessandro Andrei, con 22.95, misura che attualmente è la seconda al mondo dell’anno . Quindi la nostra regione sembra portargli bene…. Dopo Savona ecco Fabbri ottenere il primo posto continentale di Roma con un 22.45 altrettanto valido e significativo. Inutile dire che si spera che il peso scagliato dal gigante fiorentino voli sempre di più… Se Leonardo ha confermato la “potenza di fuoco” nel peso, cosa dire della grandissima sorpresa Lorenzo Simonelli? Resterà per sempre impressa nella memoria la vittoria di Roma nei 110 ostacoli, quel 13”05 che , anche in questo caso, è crono secondo al mondo e pensiamo proprio che ci vorrà un ostacolista americano al massimo della forma per batterlo.La Spezia sarà per lo specialista romano punto di passaggio decisivo per rifinire la forma. Sara Fantini ha fatto scoprire agli italiani quale sia bella la parabola del martello con una medaglia d’oro che l’ha portata a superare un personaggio storico dell’atletica di tutti i tempi come la polacca Wlodarczyk….Speriamo che la pedana ligure sia di buono auspicio.Agli Europei Nadia Battocletti ci ha regalato una doppietta 5000-10000, in entrambi i casi con record nazionali, che mai era stata realizzata da mezzofondista italiana. Sembrava di rivivere le emozioni di Salvatore Antibo a Spalato 1990…A La Spezia farà i 5000. Da vedere all’opera nei 100 Matteo Melluzzo e Roberto Rigali, che hanno fatto parte della 4x100 azzurra.