- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 331
Mai gara fu più combattuta sui fatidici tre giri e trecento metri, mai confronto venne caricato da significati extrasportivi( L'Africa che corre contro l'Inghilterra della nobiltà atletica). Forse stamo esagerando, ma sulla pista di Nizza, in occasione del Meeting Iaaf, Said Aouita e Steve cram diedero vita a un duello mai così apro. L'allora venticinquenne Steve Cram, alla campana dell'ultimo giro, prese un piccolo vantaggio su tutti gli altri e lo difese dall'attacco in recupero di Said, aiutato in questo dalla vecchia vole Josè Luis Gonzales: alla fine, 3'29"67 di Cram contro 3'29"71 di Aouita, entrambi sotto il mondiale di Ovett del 1983: 3'30"77. Un'impresa, una gara che riconciliò il mondo con il mezzofondo veloce....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 357
Sussurra, parla, dice magari dolci parole, ma Yelena Isinbayeva continua a volare: il 16 luglio 2005, esattamente 15 anni fa, nell'infuocata pista di Madrid, la zarina vola ancora nell'asta fino a 4.95 metri, iniziando così a sentire il profumo, nell'aria di quei cinque metri che segnano le Colonne d'Ercole della specialità....Il bello che la fuoriclasse russa inizia con 4.65 metri passati alla seconda. Poi la gara decolla: l'islandese Elisdottir si è fermata a 4.45. Il pubblico è tutto per lei. Yelena supera 4.94 uguagliando il limite precedente, quindi eccola valicare 4.95. "Oggi le condizioni non erano proprio ideali- dice a fine gara- perchè il vento soffiava contro e c'era molto caldo . A un certo punto il vento si è fermato, E' andata bene...". Per lei è il secondo record a Madrid.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 350
Mercoledì 15 luglio a Abashiri (Giappone) la keniana Rosemarie Monica Wanjiru ha stabilito il mondiale stagionale sui 10000 m in pista con 30'38"18. La gara della forte mezzofondista africana è stata molto regolare, con un passaggio a metà di 15'24". Da quel punto in poi, con passaggi di 3'04" ogni mille, Rosemarie ha stroncato la resistenza della giapponese Mao Ichiyawa, maratoneta di buon livello, alla fine staccata di 45 secondi: 31'23"30. Buoni responsi anche dalla gara maschile, vinta dal keniano Jonathan Ndiku in 27'23"47 davanti al connazionale Alexander Mutiso, 27'44"37, e a Richard Kimuryan Yator, 27'49"35. Nei 5000 donne affermazione di Nozomi Tanaka in 15'02"62.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 354
L'azzurro Andrea Della Valle, al rientro agonistico, è stato secondo mercoledì 15 luglio con la misura di 15.97 nel triplo di Lahti (Finlandia). Nei 100 hs da segnalare 12"96 della finnica Annemari Korte (0.1). Topi Raitanen ha vinto i 3000 siepi in un buon crono di 8'30"53. Nei 400 donne affermazione di Mette Baas con 54"80. Nei 100 uomini primo posto di Samuelsson con 10"40 (+0.1).
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 355
Buona prova, mercoledì 15 luglio, di Stefania Biscuola (Atletica Arcobaleno), quarta in una riuinione a Losanna (Svizzera) con 2'09"22 sugli 800 m, che è il personale stagionale. La tenace biellese ha tallonato da vicino il gruppetto di testa, poi nel finale è emersa la francese Beatrice Cleyet Merle in 2'07"30 davanti a Sina Sprenger, 2'08"02. Nell'analoga gara maschile Matteo Geninazza è giunto ottavo con 1'56"32. Nei 5000 uomini ottimo terzo posto di Andrea Soffientini (Azzurra Garbagnate), 14'11"63, mentre il primo posto è andato al francese Dorin Coninx con 13'49"64. Quarto il campione italiano di maratona Renè Cuneaz (Pro Patria), 14'14"87.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 382
Alcune doppiette 100/200 di buon valore hanno caratterizzato, mercoledì 15 luglio, il Tac di Piacenza al "Pino Dordoni". Francisco Molinari (La Fratellanza) ha vinto i 100 in 10"82 davanti a Mustapha Manga (Cus Parma), 10"96 (+1.2). poi lo stesso Molinari si è affermato sui 200 in 22"13 (+1.4). Eleonora Nervetti (junior dell'Atletica locale) ha vinto 100/200 in 12"21 (+0.3)/25"11 (+2.1). Nel martello donne la misura migliore è stata di Agata Gremi (Metallurgica San Marco) con 53.65
http://www.fidal.it/risultati/2020/REG24054/risultat.htm
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 342
Il 15 luglio del 1939, Rudolf HARBIG migliora ( di quasi 2 secondi) il record mondiale( resisterà per ben 16 anni) sugli 800 all'Arena di Milano, correndo in 1'46"6. Numerosi i duelli con il nostro Mario Lanzi. Il mese dopo batte anche quello sui 400 (46"0); mai nessun atleta era riuscito nell'impresa di detenere il primato sui 400 e 800 metri. Purtroppo, come tanti campioni, soprattutto tedeschi, non tornerà più dalla guerra, in Unione Sovietica; aveva solo 31 anni. "
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 347
Dopo un lunghissimo periodo di assenza dalle gare per infortunio( in pratica dallo scorso settembre) mercoledì 15 giugno l'azzurra Isabel Mattuzzi (Fiamme Gialle) è giunta seconda in 10'06"13 sui tremila siepi del Meeting di Lahti (Finlandia). Per la siepista trentina la cosa più importante era riprendere dimestichezza con il clima agonistico, anche dopo il periodo di lockdown. Il primo posto è andato all'olandese Jasmjin Bakker in 10'01"21. La Mattuzzi ha preceduto la norvegese Andrea Engeseth Modin, 10'16"46.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 367
Il 15 luglio 2016 resterà una data indelebile nella memoria dell'atletica italiana. Il grande pubblico scopre il marchigiano Gianmarco Tamberi, classe 1992, che sulla pista dello Stadio Louis II del Principato di Monaco supera quota 2.39, nuovo record italiano nell'alto. Gianmarco, diventando uomo immagine dello sport italiano, chiede quote superiori. Nel contempo chiede l'applauso e l'incitamento degli spettatori, che non si risparmiano in quanto a incitamenti. Tenta quota 2.41, cercando di entrare nell'èlite mondiale. E purtroppo, durante uno di questi tentativi, si infortuna gravemente alla caviglia, cosa che ne limiterà il rendimento per qualche anno. Campione mondiale indoor a Portland nel 2016, campione europeo all'aperto a Amsterdam lo stesso anno, è stato l'unico italiano, dopo Gibilisco, a vincere un titolo mondiale di atletica. E Gimbo, questa è la cosa più importante, ha ripreso a volare....
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 375
Domani, giovedì 16 luglio 2020, l'ex tedesco est Gerd Wessig compie 61 anni. Scopertosi tardi allo sport, Gerd fu spinto all'attività motoria dai genitori, entrambi insegnanti. Lo sport non lo attirava più di tanto: iniziò solo a sedici anni. Però palesò subito grandi qualità. Infatti, tempo qualche mese, valicò quota 2.06. Con l'adozione del fosbury flop, Gerd passò da 2.13 nel 1977 a 2.19 nel 1978 e a 2.21 nel 1979. Sempre più su: il giorno dei giorni il 1 agosto 1980 a Mosca, quando accoppiò vittoria con il record mondiale proprio in occasione dell'Olimpiade sovietica. Fu artefice di uno strepitoso 2.36 che lo rese celebre.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 353
Davide Re: "King" ormai lo chiamano, per avere preso la leadership della "gara che uccide" in Italia. E non solo. Memorabile la gara di La Chaux de Fonds , in Svizzera, portò il record italiano a 44"77, primo azzurro a scendere sotto il limite dei 45 secondi! Meglio di Marcello Fiasconaro, di Mauro Zuliani...roba da brividi. Il ragazzo nato a Milano, ma poi trasferitosi presto a Imperia, e cresciuto nella Maurina, già da giovanissimo aveva mostrato il talento, realizzando la migliore prestazione italiana nei 300 cadetti. Dopo qualche problema fisico, ecco Re approdare alla "corte" di Chiara Milardi, eccolo realizzare 45"40 nei 400 sulla pista laziale tre anni fa. Da quel momento, un'escalation vera e propria con il titolo ai Giochi del Mediterraneo e il record italiano migliorato la prima volta a Ginevra il 15 giugno 2019: 45"01. Solo per un soffio Davide non è entrato in finale ai Mondiali di Doha.....giovedì 16 luglio lo vedremo gareggiare con i campioni europei under 20 Edoardo Scotti e Vladimir Aceti. Ecco tutte le prestazioni sotto 45"50:
44"77 La Chaux de Fonds (Svizzera) 30.06.19
44"85 Doha 02.10.19
45"01 Ginevra 15.06.19
45"08 Doha 01.10.19
45"26 Tarragona (Spagna) 22.06.18
45"31 Ginevra 09.06.18
45"35 Bydgoscz (Polonia) 09.08.19
45"40 Rieti 20.07.17
45"49 Roma 31.05.18
"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 351
Un ragazzo corre scatenato, forte della sua gioventù e voglia di vivere, in un parco di Blackrock, vicino a Dublino. Il nome "roccia nera" viene dal fatto che il suolo d'Irlanda, l'isola verde lassù, nell'Atlantico, è proprio del colore, simbolo del mistero e del buio, che appartiene al "bog", il fango ricco di idrocarburi e rifiuti organici che appesantisce i campi. Eppure, in quelle radure ricche di arbusti, si sono allenati fior di campioni che nel cross hanno fatto conoscere le virtù e gli ideali di un popolo generoso, quasi sanguigno, lontano dalla freddezza stereotipata dei nordici.C'è una sorta di "connection familiare" che fa correre Stephen nella piccola oasi del sobborgo dublinese, lo zio Charles, pieno di salute, con una pelle ben abbronzata e fattezze scabre (insomma: un vigoroso master) lo affida alle cure dell'allenatore: " I due andavano nel parco dove si trovava ad aspettarli, seduto su una panca, un vecchio amico del padre di Stephen, Mike Flynn. Allora cominciava la corsa di Stephen intorno al parco.Mike Flynn stava al cancello vicino alla stazione ferroviaria, orologio alla mano, mentre Stephen correva per il sentiero nel modo approvato da Mike Flynn: la testa alta, le ginocchia ben sollevate e le mani dritte lungo i fianchi. Quando l'esercizio mattutino era finito, l'allenatore faceva i suoi commenti e qualche volta li illustrava stropicciando comicamente il terreno per un metro o due col suo vecchio paio di scarpe in tela turchina.Un piccolo cerchio di bambini e balie stupefatte si raccoglieva a guardarlo e restava anche quando quell'uomo e lo zio Charles si erano di nuovo seduti e parlavano di atletica e di politica.Benchè avesse sentito dire da suo padre che Mike Flynn aveva avuto tra le mani qualcuno fra i migliori corridori dei tempi moderni, sovente Stephen dava uno sguardo alla faccia floscia e coperta di stoppia dell'allenatore, che si curvava sulle lunghe dita macchiate con cui faceva la sigaretta, e fissava con pietà i mansueti occhi azzurro spento che si alzavano d'un tratto dal lavoro e si perdevano nella lonrananza azzurra..".Stephen non è altro che James Joyce, uno dei più grandi scrittori del Novecento, che così si autodescrive nel libro- biografia "Dedalus". Pare proprio che il vissuto magmatico del grande narratore (1882-1941), il delirio raffigurato in "Ulisse", l'irrequietezza infinita che trova sfogo sulla carta stampata, trovassero poi un'estrinsecazione fisica, una sublimazione, nell'atletica leggera. James aveva scoperto la Regina delle discipline al "Clongowes Wood College", e, proseguendo gli studi nel famoso istituto gesuitico "Belvedere", divenne ostacolista di discreto livello, facendosi notare da Pat Harding, che si offrì di allenarlo. IL padre, John Joyce, era stato un valido atleta. Studente di medicina al "Queen's College" di Cork, aveva praticato la corsa campestre e il salto triplo.Sicuramente la passione per gli esercizi fisici , per il culto della fitness aveva motivi genetici. Chi poi non si è sentito almeno una volta nella vita Leopold Bloom, il formidabile camminatore protagonista di "Ulisse", metafora della condizione umana, ricercatore di un filo conduttore che tenga unite insieme avventure, conoscenza e memoria? Nello spietato flusso narrativo c'è spazio, incredibilmente, anche per un richiamo alla storia dell'atletica irish. Nel 1886 era stata fondata, in contrapposizione con l'Inghilterra, l'Associazione Atletica Gaelica, in memoria degli antichissimi giochi e ludi nazionali. Addirittura il "Book of Leinster" del 1150 fa risalire all'809 a.C., e quindi addirittura prima delle prime Olimpiadi (776 a.C. in Grecia), l'istituzione di manifestazioni sportivr quali corse podistiche e getti rudimentali del peso (anzi, della pietra). L'associazione era stata fondata da Michael Cusack, ma, dopo la sollevazione popolare irlandese della Pasqua del 1916 contro gli inglesi, furono proibiti i giochi popolari a Phoenix Park, Dublino. Nel libro XI dell'Ulisse Bloom finge di incontrare l'eroe nazionale: "Ecco l'uomo che ha portato alla rinascita lo sport gaelico.Campione assoluto d'Irlanda nel getto del peso di sedici libbre. Qua la zampa, cittadino.Non c'era nessuno e eri un fottìo meglio di tutti.Così giù a parlare di sport irlandese e di quelli anglofili come il lawn tennis e dell'hockey e il gusto della terra e ricostruire una nazione e tutto quello che viene dopo..Un dibattito di estremo interesse ebbe luogo nell'antica sala di Brian O'Ciarnain's sulla rinascenza degli antichi sport gaelici e l'importanza dell'educazione fisica, come la si intendeva nell'antica Grecia e nell'antica Roma e nell'antica Irlanda , per il miglioramento della razza".
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 329
Da "alassina" Luminosa non poteva mancare al Meeting Città di Savona in programma giovedì 16 giugno alla Fontanassa. Ricordiamo ancora, due anni fa, il sorriso quando tagliò il traguardo dei 100 ostacoli sul magico tartan bluceleste in 12"99 : da tempo in Italia non si assisteva a una prestazione sotto i tredici secondi...Fu l'inizio di un'ascesa prepotente di un talento nato sotto la guida del povero Pietro Astengo con la maglia del Cus Genova, e poi sboccato con la casacca granata delle prestigiose Fiamme Oro con il binomio Madonìa-Dotti. Magnifico il 2019, con il titolo mondiale universitario a Napoli, la presenza nella semifinale ai Mondiali di Doha, la vittoria in Coppa Europa, la seconda prestazione italiana di tutti i tempi con 12"78, a soli due centesimi di quel record italiano ancora in possesso di Veronica Borsi. A proposito: arriverà giovedì? Forse sarebbe pretendere troppo alla prima uscita dopo il lockdown....Comunque "Lumi" ne viene dal record personale sui 100 a Rieti una settimana fa (11"74) e ha lavorato molto sulla velocità. Record o non record, sicuramente farà una bella gara. A proposito, abbiamo raccolto le sue migliori prestazioni all time al limite dei tredici secondi.
12"78 La Chaux de Fonds (Svizzera) 30.06.19
12"79 Napoli 11.07.19
12"80 Doha 05.10.19
12"83 Bydgoscz (Pol) 09.08.19
12"84 Chorzow (Pol) 14.09.19
12"85 Bressanone 27.07.19
12"86 Napoli 11.07.19
12"87 Bydgoscz 11.08.19
12"89 Nancy 22.06.19
12"99 Savona 23.05.18
"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 315
C'è sempre stato feeling fra il Cremlino e il salto con l'asta: così, circa diciotto anni fa (era il 16 luglio 2002) a Stoccolma Svetlana Feofanova fa suo il record europeo dell'asta con la misura di 4.78, superando nettamente, nella stessa gara, la primatista mondiale Stacy Dragila, che si deve fermare a quota 4.42, decisamente in giornata no.La pallida ex sovietica invece, è in giornata sì: azzecca una dietro l'altro tutti i tentativi alla prima: 4.42; 4.52; 4.62; 4.73; 4.78 e poi fallisce non di molto la misura di 4.82 che l'avrebbe riportata sul tetto del mondo. Svetlana si riprende il record continentale, strappandolo alla tedesca Annita Becker, che l'aveva stabilito solo nove giorni prima!
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 380
Nel Tac (test di allenamento certificato) di Cattolica martedì 14 luglio in evidenza la junior Ludovica Polini (Atletica Fermo), prima nell'asta con 3.50. Seconda Martina Muraccini (Olimpus San Marino) con 3.40, stessa misura di Elena Ranocchi (Atletica Cattolica).
http://www.fidal.it/risultati/2020/REG24057/Index.htm
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 349
Anche in Portogallo dilagano le sfide in remoto, e specificatamente nella marcia. Sabato 11 luglio marciatori e marciatrici si sono sfidate nel confronto ("desafio" in lingua lusitana) su tre chilometri su strada a Lousada, Pombal e Faro. Raagguardevole il tempo del primo uomo: Jao Vieira dello Sporting Lisbona ha fatto segnare 11'33"61 a Pombal. Secondo Pedro Dias (13'20"12 a Faro). Fra le donne prima un'atleta di livello mondiale come Ana Cabecinha (quarta ai Mondiali del 2015), che a Faro ha concluso in 12'48"47 davanti a Edna Barros (12'59"36) e Joana Ponte (13'36"65 a Pombal)
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 402
Domenica 12 luglio si è disputata a Tradate (Varese) una riunione regionale no open su pista con discreti risultati. L'allievo Emmanuel Musumary (Cento Torri Pavia) ha lanciato il peso a 17.98. Eleonora Alberti (Nuova Atletica Varese) si è imposta sui 100 con 12"07 entro i limiti. Marta Pileggi (Atletuca Bergamo) ha colto il primo posto nei 400 con 57"14. Buono il crono di Luca Aliprandi (Atletica Vedano) nei 400 hs con 54"93. Nel triplo affermazione di Gabriele Tosti (Bergamo Stars) con 14.94 (+0.4).
http://www.fidal.it/calendario/RIUNIONE-REGIONALE-NO-OPEN/REG23977
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 359
Subito una sorpresa domenica 12 luglio nella Dieci chilometri di Karlovac (Croazia), la prima gara su strada del circuito World Athletics Label dopo la pandemia: il campione nazionale tedesco Sebastian Hendel è riuscito a precedere il keniano Joash Koech Kipruto, africano residente da tempo in Italia, apparso lontano dalla forma migliore (30'50") e il burundiano Jean Marie Niyokomiza , 31'07". Fra le donne ha suscitato grande entusiasmo Matea Parlov, prima in 33'57" davanti a Kristina Hendel, moglie di Sebastian (34'07") e alla ruandese Clementine Mukandanga (35'10"), di casa da noi.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 360
Nonostante il caldo e la solitudine in gara, il francese David Kuster domenica 12 luglio ha ottenuto un grande risultato nel meeting di Thaon les Vosges, a 400 chilometri da Parigi. Il nazionale 21enne , originario di Remis, ha chiuso i cinque chilometri su pista in 19'32"11, record personale nonchè, sinora, seconda migliore prestazione mondiale del 2020. Il tutto dopo un assolo (il secondo è finito a quattro minuti!). In campo femminile (tre chilometri) Laure Thibaut ha vinto con 15'35"05.
- Dettagli
-
Categoria: Non categorizzato
-
Visite: 346
COMUNICATO STAMPA N°4/2020
Mancano due giorni all’evento che aprirà l’estate al top dell’atletica italiana, l’appuntamento numero uno del circuito FIDAL Top: il Meeting internazionale Città di Savona-Memorial Giulio Ottolia giovedì 16 luglio godrà dell’eccezionale vetrina della diretta su Rai Sport+HD dalle ore 17:30 alle ore 19:20.
Il cast della rassegna organizzata alla Fontanassa da CUS Savona e CUS Genova, come sempre allestito con grande passione dal direttore organizzativo Marco Mura, proporrà il meglio che l’atletica azzurra oggi può offrire tra le gare veloci. Il “match” clou è la sfida tra Filippo Tortu e Marcell Jacobs nei 100 uomini, ma non possono essere trascurati un 400 uomini con il primatista italiano Davide Re contro i connazionali giovani e rampanti come Edoardo Scotti e Vladimir Aceti, la stella bulgara Ivet Lalova nei 200 donne e la campionessa d’Europa Under 20 Vittoria Fontana sui 100 contro due primatiste italiane della 4x100 quali Anna Bongiorni e Irene Siragusa.
Anche ostacoli, salti e lanci sono piatti prelibati, con due campioni del mondo indoor come il britannico Andrew Pozzi e la francese Eloyse Leseur su 110 ostacoli e lungo, l’oro europeo Under 20 del lungo Larissa Iapichino, il volto da copertina dell’atletica ligure (e non solo) Luminosa Bogliolo sui 100 ostacoli, le “duemetriste” Elena Vallortigara e Alessia Trost nell’alto e un pesista assurto a dimensione internazionale nel getto del peso come Leonardo Fabbri.
LE CIFRE – Sono addirittura 64 le medaglie internazionali (tra Mondiali e campionati continentali) finite al collo degli atleti al via del nono Meeting Città di Savona: tra 2 ori e 1 bronzo ai Campionati Mondiali indoor; 3 ori, 2 argenti e 1 bronzo ai Campionati Europei; 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo ai Campionati Europei indoor; 2 ori, 1 argento e 1 bronzo ai Campionati Mondiali Under 20; 1 oro, 2 argenti e 1 bronzo ai Mondiali Under 18; 13 ori, 14 argenti e 15 bronzi nelle varie rassegne europee giovanili (Under 23, Under 20 e Under 18).
Nel cast dei soli italiani in gara a Savona compaiono ben 20 campioni nazionali Assoluti in carica e 8 detentori di primati italiani Assoluti (tra outdoor e indoor).