"Dio di Maratona", intitola la Rosea il giorno dopo. Perchè Stefano (una curiosità, nome di origine greca, significa "incoronato") Baldini quel giorno vince la Maratona più mitica che ci sia, quella del messaggero Filippide che annuncia agli ateniesi la vittoria sull'esercito persiano. E quel giorno il campione emiliano vince la guerra metaforica con Paul Tergat, con il campione mondiale Jaouad Gharib, con le asperità del percorso, con l'imprevedibilità rappresentata dalla fuga del brasiliano Vanderlei de Lima. Non proprio uno sconosciuto (2h08' sulla distanza), il mezzofondista sudamericano si stacca dal plotoncino di testa attorno a metà gara (1h07'23"), e inizia a accumulare un vantaggio che si fa consistente attorno al trentesimo chilometro: 46 secondi nei confronti di Baldini, Tergat, Gharib, dello stagionato keniano Eric Wainaina (terzo a Atlanta e a Sydney) e dell'americano Mebrahtom Keflezighi. Di lì a poco Stefano inizia un recupero prodigioso: ci si mette di mezzo uno squilibrato irlandese che cerca di bloccare De Lima, facendogli perdere secondi preziosi, ma , con un 5000 in 14'13" tremendo, Baldini raggiunge il brasiliano dopo circa due ore. Con una determinazione feroce, con gli ultimi due chilometri e 195 metri in 6'06", l'azzurro entra da solo nello stadio Panathinaiko. Campione olimpico in 2h10'55". Ancora adesso vengono i brividi....
Iniziano oggi, venerdì 28 agosto,con le prove multiple, gli Italiani assoluti di atletica su pista sulla pista del Colbachini di Padova. E iniziano subito con due atlete liguri che si sono sempre fatte valere nelle ultime edizioni, fino a vestire maglie azzurre e a conquistare titoli italiani nella specialità da Sette fatiche d'Ercole: si tratta di Eleonora Ferrero del Cus Genova e di Sara Chiaratti, junior della Trionfo Ligure. Sabato si inizia con i 100 ostacoli e si prosegue con alto, peso, e 200. Sabato 29 ecco lungo, giavellotto e 800 metri, la ciliegina sulla torta di una due giorni intensissima.![](images/chiaratti sara.jpg)