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Domenica 6 dicembre 2020 si svolgerà il Trail di Portofino. Si tratta di una delle manifestazioni più panoramiche del genere al Mondo, visto che si sviluppa all'interno del Parco del Monte di Portofino, un gioiello naturalistico sospeso fra mare e natura. I partecipanti possono godere, da una parte, del verde della macchia mediterranea, e dall'altra, della vista del Mar Ligure e delle scogliere a strapiombo. Gli organizzatori dell'Atletica Due Perle, proprio in questi giorni, hanno misurato i percorsi per offrire , con minuziosa cura dei particolari, una magnifica opzione turistica e sportiva ai tanti concorrenti.
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Il genovese Simone Regazzoni, che ama autodefinirsi "filosofo pop" capovolge un pò le separazioni fra cultura umanistica e sportiva. Come? Partendo dalla Filosofia stessa, dai classici come Platone, che sosteneva l'importanza della ginnastica e del movimento dal momento stesso in cui il bambino era nella pancia della madre. "La palestra di Platone-filosofia come allenamento" (Ponte alle Grazie, 2020, 15 euro) è un libro piacevolissimo che offre scoperte come la passione di Friedrich Nietzsche riguardo alle escursioni montane. Oppure l'esperienza di Regazzoni stesso quando corre sull'aspro sentiero in salita che porta sulla sommità del Forte Diamante a Genova. Un libro che si legge tutto di un fiato.
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Una grande Ludovica Cavalli, genovese della Bracco Atletica, vince il settimo Meeting Athletic Elite sabato 26 settembre nei 3000 metri con 9'22"63, tempo che è il record personale per la mezzofondista allenata da Liberato Pellecchia. Un monologo, il suo, culminato in un primo posto con cinque secondi di vantaggio nei confronti di Micol Majori, poi seconda in 9'27"74. Per quanto riguarda le altre liguri, Federica Baldini (Cus Genova), è stata sesta con 9'53"11 e Alice Franceschini (Duferco Spezia), decima con 10'17"80. Nell'analoga gara maschile belle prestazioni di Andrea Del Sarto (Duferco), quarto in 8'28"54, e di Carlo Pogliani (Alpi Apuane), 8'29"31. Vittoria di Omar Bouamer (Alpi Apuane) con 8'20"43.
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Grande affermazione dello junior Matteo Guelfo, che sabato 26 settembre ha vintoi gli 800 metri del settimo Trofeo Athletic Elite a Milano in 1'53"04 davanti a Pietro De Santis , 1'53"29. Una gara appassionante, risoltasi quasi al fotofinish, con il mezzofondista biancoblu davvero in grande condizione. Guelfo, tra l'altro, è giunto a pochi centesimi dal personale (1'52"83), confermando la condizione ideale che l'aveva sorretto in occasione del recente quarto posto agli italiani di Grosseto. Davvero una grande giornata....Da ricordare anche il quinto posto dell'imperiese Riccaro Bado (Atletica Varese), 1'54"64, e il 18° di Lorenzo Corsolini (Trionfo Ligure) con 2'00"56.
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Buone nuove dal Meeting master di Bellinzona (Svizzera), disputato sabato 26 settembre, e interpretato da molti come rifinitura in vista dei prossimi campionati italiani: Fabrizio Pertile del Cus Genova, con un balzo a 6.08 (0.0) , ha vinto nella categoria M40. Per il lunghista di Sanremo un test molto valido . Nei 100 m primo posto di Paolo Macaluso (Cus Genova) nella categoria M45 con 11"98, a conferma della solidità del velocista genova su certi responsi cronometrici. Bene anche Alessandro Letizia (Cus Genova), con 58"42 sui 400, e Raffaela Aulicino (Cambiaso Risso), prima nei 100 F50 con 16"88.
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Giungono solo in questi giorni notizie di uno dei primi cross (un pò fuori stagione) tenutosi negli Usa, esattamente a Baton Rouge, nella Louisiana. Nella "terra del blues" lo spagnolo Mario Garcia Romo ha vinto in 17'23" una gara di 6 km valida come incontro fra stati federali. Al secondo posto il keniano Emmanuel Cheboson (sconfitto in volata) , 17'25", e quindi Jacob Mec Leod, 17'26". Fra le donne, sui cinque chilometri, primo posto di Taylor Evert in 16'53". Come rappresentative, vittoria dell'Arkansas.
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Partecipazione di qualità, sabato 26 settembre a Milano, in occasione del Meeting Athletica Elite che vedrà in gara protagonisti dei recenti campionati italiani giovanili e anche "nomi" consolidati. Negli 800 uomini al via Matteo Guelfo della Trionfo Ligure, approdato al personale di 1'52"83 e quarto agli assoluti promesse di Rieti: con lui il consocio Lorenzo Corsolini. Attesa a una bella prestazione sui 3000 anche Ludovica Cavalli, genovese in forrza alla Bracco Atletica, che ha l'occasione di limare il personale. Con lei Alice Franceschini (Duferco Spezia) e Federica Baldini (Cus Genova). Nei 3000 maschili al via Carlo Pogliani (Alpi Apuane) , Andrea Del Sarto (Duferco) e la vecchia conoscenza Emanuele Repetto (Team Km Sport). Da segnalare, nei 400, il ritorno alle competizioni per Gaia Tarsi, sanremese della Bracco Atletica.
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Se quattro anni prima, a Atlanta, Haile Gebrselassie aveva sconfitto tutto il Kenya coalizzato contri di lui, la sera del 25 settembre 2000, finale dei 10000 m all'Olimpiade di Sydney, il compito sembrva più facile: Haile contro Paul (Tergat). Ma un subdolo male al tendine d'Achille aveva insinuato più di un dubbio nella mente del formidabile (e astuto) etiope. Si vide negli ultimi giri, quando il keniano Paul Tergat sembrò ribellarsi al destino di "uomo record senza medaglie". Dopo il passaggio di 13'45"88 ai primi 5000, il ritmo si impennò. A 600 m dalla fine Tergat sorpassa John Korir, incremente l'andatura. Tergat preme sull'acceleratore: l'ultimo giro verrà percorso in 56"56. Ma Haile non si stacca. Le lunghe leve del campione keniano producono un allungo devastante agli ultimi 250 metri. Il pubblico trattiene il respiro. Sta a vedere che cade il mito dell'imbattibilità di Gebre? E invece, con uno sforzo sovrumano, Haile soprassa Paul negli ultimi dieci metri e vince in 27'18"20 contro 27'18"29 del keniano -. Geb diventa il quarto mezzofondista nella storia a avere vinto due volte consecutive i 25 giri in rassegne olimpiche. Succede nell'ordine a Nurmi, Zatopek, e Viren. Ma che emozioni!
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In allegato potete leggere le regole di ingresso al Campo Scuola di Villa Gentile e le fasce orarie a partire dal 28 settembre 2020
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Nell'aria rarefatta dell'Acrocoro di Addis Abeba (2365 metri di quota) mercoledì 23 settembre si sono svolti i Trials etiopici di mezza maratona con la formula secca "i primi tre si qualificano". In ballo, sei posti per i Mondiali di mezza maratona di Glydnia del prossimo ottobre. Qualche sorpresa c'è stata, anche perchè la prova si è svolta su 15 chilometri. Fra gli uomini vittoria di Hailemaryam Kiros in 42'59" davanti a Adamlak Belihu (43'03") e a Ademework Walelegn ( 43'03"). Escluso Guye Adola , quinto all'arrivo, uno dei più forti esordienti di tutti i tempi sulla distanza della maratona con 2h03'46". Fra le donne il primo posto è andato a Yalemzerf Yemlalaw in 50'15" (ha 1h06'21" di personale sulla mezza), capace di precedere , nell'ordine, Nestanet Gudeta (50'18") e Zeineba Yimer (50'30").
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Ancora notizie interessanti dagli Usa: domenica 20 settembre John Gregorek, che fino a quel momento si era distinto per prove sul miglio, ha vinto i 1500 della riunione di Bethel High, nel Connecticut, in 3'36"11, terza prestazione nazionale, davanti a Sam Prakel, 3'36"54. Indubbiamente gli americani hanno un settore mezzofondo vivace....Fra le donne successo di Megan Mansy in 4'12"56.
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Domenica 20 settembre , in completa solitudine, il campione europeo dei 10000 m Morhad Amdouni (Francia) ha percorso nell'ora su pista 20,772 chilometri migliorando l'annoso record nazionale di Bertrand Itsweire (20,601 del 31 marzo 1990). Una vera e propria impresa, perchè giunta al termine di una gara in perfetta solitudine dal primo all'ultimo giro sul tartan di Lucciana, piccolo centro della Corsica. Si vede proprio che il recente record mondiale di Mo Farah ha mosso le acque di una specialità "quiescente" da molti anni....
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Domenica 20 settembre a Saitama (Guappone ) assolo del campione mondiale Toshikazu Yamanishi sui cinque chilometri di marcia: in grande forma, lo specialista nipponico ha vinto in 18'34"88, migliore prestazione mondiale dell'anno. L'iridato è riuscito a girare a meno di 3'45" al chilometro....Interessanti anche i 10000 , vinti dal keniano Richard Kimunyan in 27'01"42, seconda prestazione del 2020, davanti a Benson Koech, 27'02"39, e a Bedan Karoki, specilista della mezza maratona, 27'02"80. In otto sono scesi sotto i 28'00"00.
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Sembrava di essere a Kuala Lumpur, circa 30 anni fa, visto il tasso di umidità. Domenica 20 settembre 1987, Maratona di Colombo sul percorso (per la gara più lunga) da pizzale Kennedy in centro, quindi sopraelevata , Sampierdarena, Cornigliano, Sestri Ponente, ritorno in piazzale Kennedy, quindi viale Brigata Bisagno, Marassi, Staglieno, Molassana, e ritorno in piazzale Kennedy. Vince Domenico Massari dell'Enervit Varese in 2h26'02" davanti all'inglese Colin Moxsom , 2h27'26", e a Massimo Cugnasco (Aaa Genova) 2h39'14". C'ero anch'io e giunsi quarto dopo una gara rocambolesca: un addetto dell'organizzazione mi fece fare un taglio positivo al percorso e improvvisamente mi ritrovai terzo. Giunsi stremato al traguardo (80 di pressione massima) e , aggiungendo circa sei minuti di taglio a favore, mi classificarono quarto in 2h40'59". Molto qualittaive le prove su distanze inferiori, con vittorie dell'inglese Steve Harris (uomo da 13'30" sui 5000) sui dieci chilometri, e dell'azzurro Gianni De Madonna nella mezza maratona, con terza piazza di Mariano Penone e nono di Rosolino Damele.
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Domenica 20 settembre a Cluj-Napoca (Romania) si sono conclusi i campionati balcanici di atletica su pista, in realtà poi allargati anche a nazioni come Turchia e Armenia. Da notare il primo posto nel giavellotto del moldavo Adrian Mardare con 83.60, forse la misura più interessante della rassegna. Nell'alto affermazione dell'ucraino Andrj Protsenko con 2.25. Doppietta 800/1500 (2'02"32/4'12"95) per la romena Claudia Bobocea.
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ILARIA ACCAME OTTIMA CONFERMA SUI 200 A GROSSETO
E in questa stagione strana ecco anche i Campionati Italiani Individuali Juniores ed Under 23
svoltisi nel weekend in quel di Grosseto.
L’Atletica Arcobaleno Savona è presente con 5 atleti.
Miglior risultato l’ottimo 6° posto conquistato sui 200 Junior da Ilaria Accame, diciannovenne di Arnasco e, come Anabel Vitale (campionessa italiana allieve la scorsa settimana a Rieti sui 100 ostacoli), seguita dal coach Samuele De Varti presso l’impianto ponentino di Boissano.Ilaria conquista la finale correndo in 25.08 e, in finale, centra il suo secondo crono in carriera,25.01, reso ancor più pregevole dal rilevamento del forte vento contrario (- 1.4).Sempre al femminile si migliora nell’occasione più importante dell’anno la junior Irene Cassinelli nel triplo: 11.67 la sua misura, nuovo primato provinciale junior e promesse, per la felicità del su
tecnico, l’esperto Gianni Mazza.Stefania Peduzzi è la terza girl in gara: patisce un po’ l’esordio in un contesto nazionale e chiude in15° posizione il suo eptathlon, con alcune buone gare e altre in cui traspare ancora l’inesperienza.Positivi il 17.21 sui 100 ostacoli, l’1.47 nell’alto ed il 30.01 nel giavellotto. Sergio Cagnati, il coach,crede comunque molto in questa giovane sanremese e non rimane quindi che attenderla per unasicura crescita nelle prossime stagioni.
In campo maschile torna alla ribalta lo sprinter savonese Luca Biancardi. Sui 100 lo rivediamo su
tempi che da un paio di stagione non riusciva a centrare: 10.74 (purtroppo un po’ ventolato, + 2,5)
in batteria. Ottimo 10.76 in semifinale (vento +0,6), buono per un 14° posto non disprezzabile,insufficiente per l’accesso alla finale.
Luca corre quindi anche i 200. Nonostante le energie siano un po’ limitate raggiunge comunque il
primato stagionale in 22.01 (realizzato con vento contrario di 0,6 m/s) e, a conti fatti, pela la finale,realizzando il 9° tempo, primo degli esclusi.
Per il velocista ancora forti motivazioni per un finale di stagione a caccia di record.
Nel salto in lungo in pedana il sanremese Lorenzo Zanona: difficoltà con la pedana e una misura
oggettivamente lontana dalle sue reali possibilità. 6,51 il suo risultato migliore. Un po’ di delusione,
ma forza che ci saranno ulteriori occasioni.
Gife – 20/09/2020
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Risultati interessanti dai Campionati societari giapponesi di domenica 20 settembre: fra le donne vittoria della keniana Rebecca Njeri, che in 14'55"32 ha preceduto di poco Hitomi Niiya, 14'55"83, seconda prestazione nazionale di tutti i tempi. Buoni i riscontri cronometrici anche fra gli uomini, con vittoria del keniano Jonathan Ndiku in 13'10"64 davanti a Bernard Koech, 13'11"10.
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Domenica 20 settembre due sesti posti hanno concluso la positiva tre giorni dell’atletica regionale in occasione dei campionati italiani juniores e promesse su pista a Grosseto: la staffetta 4x400 juniores della Trionfo Ligure ha conquistato la sesta posizione grazie a Vittorio Afferni, Nicolò Reghin, Andrea Scarrone e Matteo Guelfo con 3’28”90 (vittoria del quartetto dell’Atletica Vicentina con 3’17”88); sesta Ilaria Accame (Arcobaleno) con 25”01 nei 200 (primo posto qui del grande talento Dalia Kaddari).
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Ci ha provato fino all'ultimo, fino agli ottocento metri conclusivi. La gara, fra l'altro, allo stadio "Zecchini" di Grosseto, è partita sulle note aggressive di "Highway to hell" degli AC/DC, ma alla fine Sara Chiaratti è stata seconda nei due giri, vinti solo negli ultimi 200 m dalla livornese Marta Giaele Giovannini, che ha vinto anche il titolo dell'eptathlon juniores (primo posto sugli 800 con 2'21"38 con Sara distanziata di circa due secondi). Chiaratti nell'ultima giornata ha scalato una posizione, ha tentato , recuperando ancora, di conquistare il titolo. Ma Marta Giaele Giovannini ha tenuto duro proprio nella gara conclusiva, i temibili 800. Comunque per la trionfina allenata da Angelo Gazzo un'altra soddisfazione e la consapevolezza di essere sempre fra le top della specialità con un belll'argento conclusivo.
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Domenica 20 settembre Giordano Musso (Cus Genova) si è dimostrato all'altezza della finale conquistando il terzo posto, con 15.54, nella finale del peso promesse (under 23) disputata a Grosseto. L'allievo di Cacciuttolo ha dimostrato una grande continuità di rendimento con un lancio che l'ha portato a sfiorare l'rgento. Il secondo posto, infatti, gli è sfuggito per una questione di centimetri, visto che è stato appannaggio di Alessandro Pace (Biotekna) , che ha ottenuto 15.73. Vittoria, invece, del toscano Alessio Mannucci (Atletica Livorno), con 16.70.