Il 21 aprile torna la Rapidissima
Qualche nome nuovo, ma anche tanta Africa, come di consueto, per quanto riguarda i favoriti, sabato 30 marzo, dei CAmpionati mondiali di cross in programma a Belgrado, Serbia. IL favorito sembra l'eterno ragazzo prodigio Jacob Kiplimo, campione uscente. Freschezza e classe non gli mancano: se la vedrà con il connazionale Joshua Cheptegei, primatista mondiale di 5000 e 10000 e molto forte nelle campestri.Attenzione a un uomo molto in forma in questo periodo come l'etiope Berihu Aregawi, uno specialista dei cinquemila, che ha fatto rodaggio in molte gare su strada. Dalla strada ai cross: il keniano Sabastian Sawe, uno dei migliori sulla distanza di mezza maratona, si schiera al via. Con lui mezzofondisti emergenti come i keniani Martin Kiprotich, Dan Kibet, e il nuovo etiope Dinkesham Ayere. Pronostico aperto, quindi.
Pierfranco Morando lo si potrebbe definire un erudito , un curioso di storia locale. Innumerevoli le sue "incursioni" nella storia locale di Struppa, di località come Ligorna e altri paesi della Valbisagno. Oltre che podista a suo tempo, da tempo immemore è impegnato nell'organizzazione della mitica Traversata. Ebbene, Morando ha dedicato anima e corpo, verrebbe da dire, allo studio dell'opera del poeta livornese Giorgio Caproni, famoso anche per avere dedicato molte poesie a Genova e alle sue colline. Venerdì 29 marzo terrà una conferenza sull'argomento a Palazzo Ducale, con inizio alle 18.
La Stramilano e il suo fascino indubbio....chi vi prende parte, indubbiamente, si confronta con grandi campioni italiani e africani. E così è stato anche domenica 24 marzo, quando Carlo Cangiano, che ricordiamo campione europeo M40, si è presentato al via della classica meneghina. Un inciampo iniziale ha un pò disturbato l'assetto di corsa, però il runner ingauno della Cambiaso Risso si è rialzato e ha comunque concluso in 1h12'19" che è sempre un bel crono per un atleta quarantenne. E infatti per Cangiano si è trattato del settimo posto di categoria quarantenni...
Evgeniia Taubert continua a migliorarsi. Domenica 24 marzo solo l'azzurra dell'Esercito Elisa Bortoli è stata capace di fare meglio di lei sui dieci chilometri della Talenti run di Roma. Bortoli prima in 34'01", seconda Evgeniia in 34'51". Ricercatrice universitaria da anni a Genova, la Taubert si trova a suo agio su percorsi di diecimila metri, e l'ha confermato anche oggi, sotto lo sguardo gongolante di coach Ferrarini, che se ne sta prendendo cura da qualche tempo. Una mezzofondista in progress, indubbiamente.
Lotta fra specialisti di duathlon e triathlon, sabato 23 marzo a Arenzano, in occasione de "La rosa dei venti", cinque chilometri con finalità benefiche sotto l'ègida organizzativa della locale Polisportiva. Alla fine ha prevalso l'alessandrino Davide Cane, precedendo Luca Schiasselloni del Team 42.195 e Alessandro Castagnino della Foce Sanremo. Fra le donne affermazione senza problemi per Laura Scarafone, idolo locale della Cambiaso Risso, davanti a Ilaria Perassolo dell'Atletica Vallescrivia, abbonata ai secondi posti, e a Arianna Tagliafico dell'Arcobaleno Savona, giovane mezzofondista. Cento al via.
Il Cai ligure è partner di Alvi Trail. Si ha sempre una certa soggezione (sarà una mia idea), un che di reverenza accademica a parlare di Cai, dei "veci" con il classico berretto da alpino, vengono in mente figure carismatiche come Quintino Sella, Messner:"Il Cai deve essere al passo con i tempi- dice il presidente ligure Roberto Manfredi, 63 anni- so perfettamente che molti ancora adesso pensano alla montagna come una cosa sacra, che deve conservare la purezza e non farsi toccare dall'agonismo, ma sono visioni vecchie, antiquate. La montagna può essere anche corsa in montagna, trail, chilometro verticale, nel rispetto della Natura. E le cifre degli iscritti sono a nostro favore:252.000 iscritti in tutta Italia". Il Cai e Alvi Trail: "Diamo volentieri l'appoggio alla manifestazione. La Liguria, per il 74%, è boschiva. Pensiamo a questo. Quindi, riempie di entusiasmo una manifestazione che attraversi la Liguria sull'Alta Via". Ma c'è di più:"Abbiamo palinato tutta l'Alta Via. Le paline sono punti georeferenziati che ne caratterizzano il tracciato. Chi si perdesse, può comunicare al Soccorso Alpino il numero di palina. In tal modo, viene rintracciato. Non è poca cosa, visto che le chiamate di soccorso riguardano proprio smarrimenti in montagna". Le idee non mancano a Manfredi:"Abbiamo lanciato la campagna "Io cammino sicuro", per rispettare la montagna e e stessi". I giovani e l'alpinismo: sembra un binomio difficile:"Si perdono i giovani nella fascia fra i 18 e i 35 anni. A tal fine abbiamo creato il Gruppo Giovani, dove esiste un responsabile, e Eagle Team, una struttura competitiva.E basta con il dualismo con l'arrampicata sportiva". Un'ultima considerazione su Alvi Trail:"E' una proposta nuova, che mi riempie d'entusiasmo. La montagna va interpretata in maniera al passo con i tempi, rispettando il passato e la Natura". Manfredi non vede l'ora che inizi la manifestazione:"Ho sempre collaborato con Luciano Bongiovanni e lo staff. L'Alta Via è un gioello da valorizzare".